[Baia] Lisirya, Valstaf °° Se non riesco a vincere, sarò io a lasciarti andare°°

Valstaf
00giovedì 8 settembre 2016 21:03
Riassunto: Una missiva porta Lisirya a confronto nuovamente con il mannaro. L'argomento è lo stesso degli ultimi periodi, prima che lei tornasse alla sua terra natia.La natura di Lui. Lisirya è incerta, divisa tra accettarlo per l'amore che prova, e la paura, e il terrore che ha della sua natura e della razza. Non riesce a far collimare le due cose, non accetta che la Luna lo vinca. Sa poco dei mannari, Lisirya, e quel che sa basta a fargli avere timore. Ma nonostante questo, non ce la fa. E chiede a lui di lasciarla andare. Valstaf a malincuore lo fa pur lasciando un ultima provocazione alla quale Lisirya reagisce come non ci si aspetta : chiede al mannaro di continuare a combattere dandosi un ultima possibilità. E Così sia.



commento: una role imprevedibile, sul filo del rasoio come tutte con la player .. che dire se non GRAZIE ! [SM=g27811] [SM=g27811]




LISIRYA [Baia] era ancora l'alba quando Lis aveva preso una chiatta per raggiungere l'altra parte dell'isola, la terraferma. Ed era giunta in mattinata per stare un po' per conto suo su quella spiaggia al di là del lago. Il sole è alto adesso ed è quasi da più di un'ora che di tanto in tanto muove a ridosso di quel bosco che lei odia tanto ma che continua a cercare per vedere lui,lui soltanto. Il passo è lento e leggero, nemmeno un singolo sussurro di una foglia muove al suo passaggio ( pass felp +3). Veste le stesse vesti da viaggio che l'ha rivestita la sera prima quindi una casacca larga su di una canotta chiara,pantaloni di canapa e stivali leggeri. I lunghi capelli sono legati in una severa treccia. È semplicemente una viandante comune dall'aspetto baciato da un retaggio chiaramente orientale. Sospira cercando qualcosa in quegli anfratti ma a dispetto della volta pretendere non vi si addentra...

VALSTAF[ Baia.- margine bosco oscuro- Homid- ] Che se lo porti! dannato sia lui e il giorno in cui l'ha incontrato! Sul margine di un abisso di interferenza, sul ciglio di un baratro tra il sole del pomeriggio e le tenebre di morte del bosco.. ( della sua vita?) E' un mondo arcano quel limite, basta un pasos per farminghiottire l'anima nell'abisso dei dannati, nel rifugio dei reietti, dei maledetti dove ladri e assassini giocano a carte i destini altri. In bilico. Tra l'essere e l'avere. quel ciglio che un passo col desiderio di buttarvisi, seguire il richiamo e cadere.. cedere alla melma calda e accogliente dlel'oblio ( della bestia? come quella notte?) Oppure volgersi e tornare indietro. resistendo al'abbraccio della perdizione, a quel reflusso acido e freddo che corre col sangue caldo nelle vene lasciando ribollire il magma delle emozioni a portata di brivido, sottopelle.. La missiva di Lisirya è giunta come balsamo a placare lo spirito ribollente del mannaro, e ora si appresta a raggiungerla lasciandosi momentaneamente il bosco varineil e il branco alle spalle, per andare dalla sola donna capace di riempirgli il cuore e la vita. Nero. di vesti e di anima, il lycan ha percorso gli ultimi metri che fanno spoalancare il sentiero verso il bosco oscuro alla sabbia assolata della baia.. Lo sguardo del kazako la cerca, tra le dune( deserto di esistenza? approdo di certezza? o porto senza speranza ?) a cercare l'egiziana.. ( sensi sviluppati. vista ) non fatica a vederla.. ma si ferma nel folto a meno di 8 mt alla sua sinistra e tra le fronde torna a fischiettare quella melodia che ormai conosce bene.. come richiamo per avvisare dlela sua presenza [ lisy ] sussurra ala sua direzione.. poi una volta che l'avrà visto uscirà riparandosi dal sole col cappuccio sul viso. pèer nasconder le rughe della notte insonne in preda a se stesso. Dietro un ampio sorriso, di quelli che solo lei è capace di tirargli fuori.

LISIRYA [Limite Bosco ] Sospira quando il suo sguardo si ferma su quella massa informe di alberi e cespugli. Sospira e sposta gli occhi in direzione del lago quasi cercando,istintivamente l'isola nascosta dalle nebbie. Quindi per qualche istante l'attenzione verte altrove, proprio nel momento stesso in cui sente il fischietto di Valstaf poco lontano e nonostante lo conosco fin troppo bene quel motivetto,Sobbalza in preda alla paura indietreggiando ma quindo gli occhi lo inquadrano tutto pare tornare tranquillo e rilassato come prima, come quando era all'isola. Ci vuole giusto una manciata di minuti perché accenni un sorriso nell'attesa che lui le si avvicini ancora. Non parla, nessuna parola, ultimamente ha fatto del silenzio il suo scrigno, il suo rifugio....
VALSTAF [Baia.- margine bosco oscuro- Homid- ] Esce dal folto, aggirando i cespugli il mannaro si abbassa il cappuccio mostrando gli occhi neri come la pece dal chiaro segno di sangue orientale, quel lieve taglio allungato marchio di fabbrica e d'infamia dei kazaki , dei guerrieri delle steppe a cui appartiene strappato a morsi dalla Luna una notte di tempesta. Dilaniato dalla notte, squarciato e reso brandelli di carne e sangue dalla furia e per la Furia. Marchiato a fuoco con l'argenteo vizio della rabbia di una rabbia che è al di la di ogni umana comprensione. Chiuso nel suo manto di abbandono il lycan si muove agile sulla sabbia raggiungendo la rangers [ lisy] ripete come un mantra [ ho avuto la tua missiva. sei tornata ]. probabilmente non potrebbe sfuggire al mannaro quel lieve sobbalzo che lisirya fa guardando il folto del bosco( empatia +2) segno tangibile di un perdono che manca. di un terrore troppo trattenuto. neanche tanto celato.. [ calma. sono io.] quasi volesse rassicurarla ma forse è quello il problema è quel che è. E ancora la donna non ci ha del tutto fatto i conti. o forse ce li ha fatti anche troppo

LISIRYA [Margine Bosco ] il sole è alto nel cielo, nessuna nube pare oscurare l'ascesa dei suoi raggi. il fischio di Valstaf è nenia e dannazione, percezione di lui e Negazione. non stacca gli occhi da lui,le labbra si schiudono, il vento soffia e quei fili neri burrascosi finiscono per rigarle i tratti del viso. è stanca, terribilmente stanca del viaggio e dei suoi dubbi.[Valstaf ] allunga debolmente la mano destra verso di lui cercandone il contatto dolcemente e palesemente. [ si...] inspira, [ sono tranquilla. ... ] dice in parte la verità ma cerca di tenere a freno la sensazione di terrore che non riesce a lasciarsi alle spalle... [ come stai?] sibila quasi or che gli occhi suoi oscurati dai capelli che le erano ricaduti portato dal vento, cerca con insistenza quei pozzi profondi di mistero.

VALSTAF [Baia.- margine bosco oscuro- Homid- ] Gli si avvicina, dal suo antro in cui si è rifugiata lisirya pare osservare il lycan come un cucciolo smarrito e spaventato. Il viso della rangers e palesemente tirato agli occhi del lycan ( empatia +2) e nonostante non lo lasci intravedere per il suo solito orgolgio è spaventata.. lascia sfumare le parole e il mannaro prende la mano destra di lei per tirarla verso di se e stringerla in un abbraccio. [ sto bene. sono solo stanco] accantona i suoi di dubbi per prendere dolcemente di mandritta il mento di lei[ lisy che hai? è successo qualcosa? ] la osserva [ non avrei mai voluto vedere quello sguardo. con me. ] direbbe a voce bassa ..[ hai ancora paura di me vero? ] sorride ma è un sorriso fine..[ parliamo, vuoi? sono felice che sei tornata. mi sei mancata ] termina a tono il piu possibile dolce. non vuole spaventarla.. è terrorizzata lo vede. e anche se questo ferisce nel profondo il lycan in fondo se lo doveva aspettare. La notte dell'attacco è ancora tropo viva nello sguardo e nel corpo di lisirya

LISIRYA [Margine Bosco ] Valstaf si avvicina, lei lo cerca con lo sguardo ma quando lui le prende la mano si lascia avvolgere in quell'abbraccio che le dona. Inspira la sua essenza or che il viso è perso al centro del suo petto. Quell'odore peculiare che sa di uomo e bestia, un'anima divisa a metà. Aggrotta la fronte alle sue parole [ è difficile Val,è difficile...] deglutisce or che distaccandosi da lui e nel tentativo di prendergli la mano tenterebbe di avvicinarlo al lago ed allontanarlo dal bosco oscuro. Quando troppo vicino ha sempre la sensazione che qualcuno la guardi o peggio la stia cacciando e la veda come preda. [ parlare? Di cosa tu sai già tutto e la cosa triste di tutto ciò è che non puoi farci nulla ma d'altronde, io] quindi siede su di un masso poco lontano dalle acque. [ nemmeno, mi chiedo se deve andare sempre e per forza così . ] termina nel perdere lo sguardo al lago....

VALSTAF [[Baia.- margine bosco oscuro- Homid- ] Tenendola per mano si scioglie giusto quei secondi dal suo abbraccio per portare la rangers, verso il lago lasciando dietro di se il bosco e le sue ombre [ lo so lisirya .credimi . ti capisco e non vorrei mai sottoporti a una simile situazione. ] sospira sedendosi di fianco a lei guarda il lago.[ parlare di noi lisy. Io ti amo. vivo per te. sei il mio branco. la mia ragione di vita e non solo..] si volge. e per la prima volta scorgerebbe un velo negli occhi della rangers [ tu sei l'ago che tiene in equilibrio l'uomo e la bestia ] scuote la testa [ so che detto così è difficile da capire ma credimi, sei vitale per me. ciononostante non voglio e non posso obbligarti a scegliere di rimanere con me. ti ho fatto una domanda la volta scorsa, ti ho chiesto se avresti preferito che io fossi morto o rimasto un uomo comune . tu mi hai detto che avresti accettato il lupo e l'uomo. Non ti chiedo di accettare la bestia, non sarebbe logico. Chiunque mi direbbe maledetto chiunque mi direbbe un assassinio spietato, un sanguinario, sapendolo. e peggio ancora una fiera feroce solo da togliere di mezzo. sono secoli che i mannari hanno queste nomee e tengono il peso dell'emarginazione per il potere che abbiamo.] la voce continua. bassa calda. [ ora tu puoi fare due cose.. puoi tornare alla foresta e dirmi addio, facendomi perdere l'ultima cosa che mi ricorda cosa e come sono. che non c'è solo la bestia che c'era il russo. il kazako e c'è ancora. e ci sarà sempre. tu me lo ricordi. Tu stessa lo hai detto.]sospira [ ricordi? quella volta con gashim? ero combattuto tra farlo a pezzi e no. lo ammetto. il persiano aveva la tendenza a farmi perdere le staffe con la sua irriverenza.E avrei ceduto, allora. Ma tu hai detto una cosa.. hai detto che non sono solo una bestia che sono un uomo e che devo farmi conoscere. dimmi lis. la pensi ancora così? ] la guarda di 3 / 4 volgendosi [ dimmi cosa senti, dimmi cosa provi ora. ] occhi di nuovo al lago [ non ho ceduto allora e non cedo adesso. sto combattendo ancora lis. sto combattendo anche per te. ] ( anche col padre? )

LISIRYA [Limite Bosco ] Lui acconsente, si avvicina al lago allontanandosi dal bosco Oscuro. Quando saranno giunti nei pressi della spiaggia a ridosso de ha scritto Lui acconsente, si avvicina al lago allontanandosi dal bosco Oscuro. Quando saranno giunti nei pressi della spiaggia a ridosso delle acque. Ascolta. Ascolta ogni sua parola rimanendo nell'assoluto silenzio. Come sta succedendo ultimamente Lis si chiude sempre più spesso in Silenzi profondi, richiudendosi in sé stessa. Quindi si volta, lo guarda giusto un attimo per poi replicare, pacata ma allo stesso tempo decisa perché sta per dire finalmente la semplice verità, quelli che a volte fa male. [ non devo essere io la tua forza Valstaf, come tu non devi essere la mia Debolezza ] stempera facendo una pausa voluta.. [ cosa vuoi che ti dica? Io non voglio sapere nulla della tua nuova famiglia....] deglutisce poi riprende il suo sguardo allargando leggermente le palpebre [ poteri? È una Maledizione ciò che ti ha fatto diventare mezzo uomo e mezzo bestia... ] le ultime parole le sussurra quasi come se avesse paura di essere sentita da qualcuno, perché un lato è la non Accettazione altro è invece un tradimento [ sentiamo quei mostri che ci attaccarono al bosco, dimmi? Chi erano? I lupi che tu tanto mi racconti? Non mi sembra...per quanto io possa amarti e conoscerti per quello che sei,rimani tuttavia quello che sei ora ed io non sono nessuno per dirti quello che devi essere ] fa un passo verso la riva, metaforicamente si avvicina alla sua isola. [ la tua casa non potrà essere mai la mia...] termina del tutto, consapevole di aver detto tutta la verità. 



VALSTAF [Baia.- margine bosco oscuro- Homid-] Segue un filo sottile, che lega la sua anima a quella della rangers una notte alla foresta li ha uniti, e ancora si tende, a far male la dove il cuore sangiuna senza riemarginarsi senza mutazione che tenga per risanarla..[ altrimenti rimani con me. e combattiamo ancora insieme per salvare la nostra unione. e col tempo, arriverai a non avere piu questo terrore.. ogni volta che mi guardi vedi lei. io lo so. vedi la bestia. e quello che ti è accaduto. Ma io non sono quel mannaro. e come hai visto, anche lei non può farti nulla. qualcosa di me sopravvive anche in lei. ] si volge cercando traccia di quel filo negli occhi tirati della rangers, parla come non ha mai parlato. [ non posso e non voglio metterti questo peso . Posso solo chiederti di continuare a rimanere con me, e a aiutarmi a non finire nel baratro e io farò lo stesso con te. di due uno. sempre. che ne dici? vuoi aiutarmi? ce la faremo. se vuoi. ce la farò. ] non è mai sato piu sicuro di qualcosa è un lupo che combatte per il bene della sua compagna,ed è disposto ad andare fino in fondo, a lottare con le unghie e con gli artigli per coloro che ama. torna a guardare il lago[maledizione. ] ripete quel nome, per anni si è considerato maledetto. [ sai che non posso dirti chi erano. Loro non sono la mia famiglia lis. non del tutto. Con molti di loro neanche li conosco. Una cosa posso dirti. Il mannaro che ha attaccato te quella notte ha attaccato me. e mi ha reso quel che sono] rivela. [ non posso dirti altro se non che non è stata una mia scelta esserlo. non ho detto: voglio essere come te. Mi ha attaccato a tradimento in un imboscata. alternativa era morire . io ho scelto di combattere e di vivere . ] si alza lasciandola andare verso il lago [ prendila come vuoi. ma di fatto lo sei lis. sei la mia compagna. ti amo. ma sta a te scegliere se rimanere con me o meno] termina calmo.( ovattato?) scuote la testa. [ scegli lis. se te ne andrai per sempre non ti biasimo. ma spero tu mi creda quando dico che il mio sentimento per te è sincero ] aggrotta le sopracciglia[ sono la tua debolezza? ] chiede ma sa gia la risposta. sospira. [ scegli lisy allora. scegli ] 
LISIRYA [Margine Bosco ] Si volta Lisy verso di lui e come la quiete prima della tempesta, così come l'occhio del ciclone, così come il silenzio prima dello tsunami, dopo il silenzio Lisy scoppia come magma incandescente dalle viscere della terra, urla e dimena le sue Emozioni, le sue paure e a volte fanno male, pungono come spine di una rosa fin troppo rossa. Vi volta completamente frontale al licantropo, lo guarda in faccia con quegli occhi di brace, lucenti come stelle e tenterebbe di accorciare le distanze fino a giungere ad una Distanza tale da trovarsi a circa mezzo metro.. Quindi tenterebbe di alzare il braccio dx così che possa colpirlo di mal destra con uno schiaffo e se fosse riuscita nell'intento istintivo di colpirlo gli ringhierebbe contro letteralmente vomitando dall'anima ogni cosa [ vigliacco!! E forse sarebbe stato meglio se fossi morto, avrei trovato il modo e il tempo per non soffrire la tua assenza.. Sarebbe stato meglio per me!] il petto sale e scende sotto respiri profondi... Le labbra tremano preda del dolore e della furia...gli occhi bagnati e annegati nelle lacrime, i riccioli che le sfiorano il volto portati dal vento... e per ora tace.. [comb disarmato +3 - potenza +2 ]

VALSTAF [Baia.- margine bosco oscuro- Homid-] In piedi su quello sputo di sabbia che sembra il ciglio di un vulcano, rimane in bilico ogni cosa. Il lycan osserva la donna che ama barcollare sotto il peso del segreto che condivide. la osserva tentennare la osserva scattare . Non dovrebbe sfuggirgli quel suo gesto . ( sensi sviluppati- vista ) facilmmente coglie il suo intento ma anche se così fosse stavolta il mannaro non glielo impedisce. La rabbia esplode da dentro di lei vomitando fuori ma il lycan non si muove.Non è nulla quello schiaffo non nel fisico almeno ( res +3) motivo per cui solo una volta che la mano della rangers è al suo viso scatta la mancina ad afferrare il suo polso ( combattimento disarmato +3 combattimento animale +2) in una stretta che è salda ma non tale da spezzarglielo. Furia. la vede negli occhi. Gliela legge dentro ( empatia +2) il tremore, è il chiaro sintomo della spinta trattenuta.. lo sa bene è il suo lato animale che esce.Dovrebe dire qualcosa eppure la sola cosa che fa è attendere ch'ella si sfoghi, gli torna in mente quanto detto la volta precedente al bosco. E allora ha gia la risposta anche se non detta anche se sottintesa a quel fiume nero di rabbia .. porta la mano della rangers a contatto con le proprie labbra.. In un silenzio eloquente. Socchiude appena le palpebre nel farlo. Come spiegare che le se sue emozioni sono vitali? non può.. non ancora.. ma dentro di se ha la risposta. Lei ha in odio i mannari, la sua razza che l'ha tolto all'umana accondiscendenza per dargli il sangue liquido argento della Luna. 


LISIRYA [Margine Bosco ] Quando Valstaf le afferra il polso,Lis fa una smorfia di dolore alla presa nonostante sa bene quanto si stia trattenendo per non farle del male... Quindi il contatto di quella mano con le sue labbra, la sua mano, le labbra di lui, ne gode per un istante di quel contatto, perché una parte di lei lo vuole, lo desidera ma l'altra lo rinnega, lo allontana. Questo pomeriggio vince o meglio prevalica la Lis che rinnega [stammi lontano!] impera alzando la mano di palmo aperto verso di lui frontale giusto per prendere le distanze e tenterebbe di indietreggiare di qualche passo senza mai spostare L'attenzione da lui e dai suoi occhi. [ andiamo Valstaf fammi vedere la bestia, lo so che si cela dentro di te anche quando sei uomo...andiamo] fa una pausa [ non trattenerti fammi vedere quel Valstaf che tu tanto combatti... Andiamo] lo sfida, lo provoca e lo fa in modo pesante,pericoloso? Vuole vedere e constatare fin dove arriva la su furia. Gli occhi sono lame affilate che penetrano lo sguardo altrui. Inspira [ mi ami? Davvero? E allora dimostrami quello che sei veramente, perché la fiera che ora ti appartiene non ti lascerà mai! E sarai una bestia assassina al sorgere della luna piena e data un lupo dei boschi e uomo ed ognuna delle tre anime avrà un pizzico dell'altra... ] tace ora nell'attesa. 
VALSTAF [Baia.- margine bosco oscuro- Homid-] La osserva dall'alto, come se guardasse la sua donna attraverso uno specchio( opaco dal fumo o dall'alcool ? troppo alcool ? ) la osserva senza proferire parola. Lei non sa a cosa può arrivare la sua di furia.. Ma continua a provocarlo. Quando lisirya cerca di allontanarsi il mannaro salda la stretta del polso per non lasciarla andare( res +3) il piede destro scatta in avanti verso esterno piantandosi a terra ( agilità +3) ruotando il busto in antioraria il lycan alza contemporanemante il braccio destro cercando di afferrare con esso il polso destro della rangers ( combattimento disarmato +3/ combattimento animale +2) e tenerla ferma, ma il movimento non si fermerebbe li un nuovo passo stravolta di piede sinistro andando in avanti tra le sue gambe cercando di andarci nel mezzo portando il corpo in controrotazione del busto porta entrambe le braccia verso il tronco per tirarla verso di se ( pot +4) e afferrandola dalle braccia per imprigionarla nelle sue in una stretta che per altri sarebbe fatale. e mortale. ( vol +3/ vol del mannaro +2)


LISIRYA [Margine Bosco ] Lui non le da il tempo di indietreggiare, non ha tempo perché il polso di Lis rimane intrappolato nella presa del lycan. Quindi con una sorta di strattone si ritrova intrappolata completamente tra le braccia di lui, stringe e non c'è verso che possa scappare. tenterebbe tuttavia di divincolarsi quel tanto che le permetterebbe di evitare che la gamba altrui finisca al centro delle proprie, quindi tenterebbe di ruotare il bacino in senso orario così che possa dargli il fianco e non il frontale completamente. (artista della fuga +1- agilità migliorata +3). Lo fissa negli occhi il respiro corto ed un piccolo rantolo acuto sfugge alla sua gola. [ lasciami] sibila tra i denti e lo sguardo di fiera in trappola.. Quindi disperatamente tenterebbe di avvicinare il suo viso al braccio altrui che le tiene il dx nel tentativo di mordere l avambraccio di lui. La carne soda di lui tra i denti bianchi, il sapore di lui,l'odore e quella morsa di mandibola che stringerebbe tanto ma qualcosa in lei la spinge a non calcare, a non premere.. Maledizione, quanto avrebbe voluto odiarlo in questo momento. Ma non può,qualunque cosa sia diventata non può odiarlo. Non riesce a farlo e forse mai vi riuscirà. 

VALSTAF  utilizza [Potenza 4]: 10 + 80 = 90 su 75 (Prova riuscita)

VALSTAF  utilizza [Combattimento disarmato 3]: 76 + 60 = 136 su 75 (Prova perfettamente riuscita)

VALSTAF  utilizza [Volontà 3]: 26 + 60 = 86 su 75 (Prova riuscita)



LISIRYA  utilizza [Artista della fuga 1]: 82 + 20 = 102 su 75 (Prova riuscita)

LISIRYA  ha ottenuto: 80
80+60 = 140 su 75 prova riuscita di agilità
VALSTAF [Baia.- margine bosco oscuro- Homid-] La morsa dle mannaro stringerebbe lisirya in una stretta che basterebbe ad altri a frantumare le ossa, ma non è quello che vuole il lycan.. Ora che la tiene bloccata non può evitare il morso tuttavia serra le mascelle resistendo al dolore ( vol +3/ res +3) in confronto al dolore della trasformazione è nulla per lui il sangue dlela luna ha ampliato la sua forza rendendolo molto piu resistente di come era prima. Cerca al contrario di non mollare la presa anzi, adesso, entrambe le braccia passerebbero dietro la schiena della rangers addossandosela praticamente ancora di piu e( pot +4) per far si unicamente che sia ritrovi con le braccia verso il basso e come tale incapace di qualsiasi altro movimento. Il piede destro torna a scivolare in avanti ad seguire un nuovo passo ( agilità +3) ,e il busto ruota di contro in antioraria per accorciare ancora di piu la distanza e portare le sue braccia attorno al corpo della sua donna.. [basta così] sussurra rauco.. solo dopo. A dispetto della rangers lui non è neanche sudato. lo sforzo compiuto è stato minimo la scorza della sua razza è dura. la guarda dall'alto in basso negli occhi lucenti una scintilla fuoco? furia? no. malizia. pura. SIl lupo per un attimo ha sopravvertito il controllo di lisirya che l'ha portata a reagire esattamente come tutti i lupi. con la rabbia con i morsi.. la guarda. La conosce se adesso allenta la presa lei reagirà i suoi giochi alla foresta se li ricorda che li assimila piu alle bestie che non all'umano cortese e cavalleresco corteggiamento. roba da favole sdolcinate . rotolarsi nell'erba  fredda della foresta giocare alla caccia sono cose che non hanno pari. Non scambierebbe lisirya con nessuna dama di corte. dentro è gia un lupo. e lei lo sa. Almeno quanto lui. è un legame che ha la base nel'istinto ferale di entrambi. Gode.. eccome se gode a vederla animalesca. piu di quanto lei stessa sappia. E' una soddisfazione che pizzi crinoline e vesti da corte non danno.quelle le lascia a chi crede ancora all'amor cortese.. Lui ha adattato quei panni alla pelle del lupo, a seconda di come crede.. [ pace ?] il braccio sanguina appena, dai denti della donna che non ha neanche usato tutta la potenza..e il dolore è minimo. Nulla al confronto dell'eccitazione che freme sotto pelle,e la spinta che sale dallo stomaco allargando ai fianchi tutta la pura ardente fame. di lei. lisirya ha risvegliato il lupo dentro di lui.. ma in modo completamente diverso da come voleva. 

LISIRYA [Margine Bosco ] Il petto di Lisy sale e scende sotto ripetuti e ansimanti respiri.. Lui la costringe in una presa ferrea ed ora che si addosso completamente a lei lasciando che entrambe le braccia, sia di stringe e sia di chi difende,dietro la schiena di lei. Così facendo egli accorcia di più e notevolmente le distanze,ha quasi la sensazione che voglia entrare in lei in tutti modi possibili. La sovrasta, torreggia sulla propria figura e la fissa negli occhi con uno sguardo acceso. Brillano quei pozzi neri solo ad inghiottirti al sol guardarti. Lisy tenterebbe di indietreggiare, istintivamente in direzione delle acque che or le sono alle spalle. [ lasciami andare...] sussurra in preda al disappunto ma gli occhi si fermano su quel braccio che sanguina ma non parla non dice nulla a proposito. È stato un modo per difendersi, reagire. Tuttavia il corpo quasi arrendevole si scioglie in quella presa, allentano i muscoli, così come la forza impressa per non farsi percepire troppo come una facile preda,quella che lei in effetti non sarà mai, per altro facile.

VALSTAF [Baia.- margine bosco oscuro- Homid-] Le braccia del lycan tengono salda la figura della rangers tra le proprie spire. Fermata in quella sorta di gabbia, quasi potrebbe sentirsi braccata, in prigione.. eppure non ci sono braccia piu sicure per lei che creda o voglia di piu di quelle dle mannaro. Gli occhi fisis su di lei percepiscono il suo orgoglio femmineo e animale insieme che la vorrebber mai del tutto sottomessa a lui, mai del tutto preda del lycan che se volesse l'avrebbe spezzata come un fuscello. Mai doma. mai. ma è per quello che lui l'ìha scelta. per quello che lui la vuole. Ora . perchè non abbassa mai la testa.. ( empatia +2) dfino a quell'abbandonarsi, al suo scioglersi che fa a cozzi con lo sguardo stizzito , vagamente altero dell'egiziana.. cede la presa dlele braccia dle mannaro, seppure non la lasci del tutto andare rilassa le braccia per allentare la stretta . E il viso taglia graffiando una liena scura sulle labbra in un accenno di sorriso. neanche sembra ricordarsi più dle morso. quando lei ci fa cadere lo sguardo, anche lui lo guarda[ non è niente] sussurra[ non preoccuparti. avrei usato più forza se avessi voluto ] alza le spalle.[ ma vedi.. mi piace quando sei così.. lupo] mellifluo vagamente provocante. [ a te non farei mai niente in ogni caso ] è divisa tra rifutarlo e averlo. ci vorrà del tempo l'ha capito bene e da un bel po.. ancora non può guardare lui senza vedere varineil rimane in quell'abbraccio, in silenzio, il petto dle lycan torna a riabbasare il ritmo, lentamente alla normalità.. la spinta a mutare decresce.. la guarda. pieno di lei. 

LISIRYA [Margine Bosco ] Quel sorriso è qualcosa di meraviglioso ed inquietante allo stesso tempo. È zucchero e veleno. Il cuore lascia la rabbia trasformandola in qualcos'altro. Qualcosa che nasce dal profondo,quel qualcosa che Lis non sa spiegarsi, quel qualcosa che è e niente può farci. Se lo rifiutasse sarebbe un'ennesima ferita che il cuore subirebbe. Il cuore di lui così come il proprio. [so fin troppo bene che potresti spezzarmi in due se solo lo volessi, conosco bene la tua forza, conosco bene la tua furia ]...termina la frase nella sua testa con altre parole che rimarranno oscurate all'orecchio altrui - Ma ti amo lo stesso - [ perché non vieni più da me? Io non posso e non voglio accettare questo bosco che ora è tua casa, non voglio ] fa una pausa [ se lo facessi andrei di contro a me stessa a quello che sono...comprendi?]. Sente la presa del lycan allentare e non reagisce se non lasciando scivolare la mano speculare di palmo lungo il braccio ferito fino a fermarsi su quel morso,su quel rosso acceso,su quello carne appena ferita. Non lo guarda ora, sfida il tempo e lo spazio per percepirlo con l'anima e non con i sensi, come lui vuole. 

VALSTAF [Baia.- margine bosco oscuro- Homid-] Le mani passano dalla schiena a prender i fianchi della donna, tenendola a un passo di distanza, pare non volerla allontanare, non vuole separarsi da lei come se un pasos solo fossero interi kilometri.. [ SE lo volessi. ma non riuscirei mai a farti dle male lisyria non senza uccidere me stesso] verità latente cristallina e affilata. [ fin ora sei tu a nonesserci stata. Non sapevo tu fossi tornata in foresta] commenta..[mentre tu eri via mi sono occupato del branco. non c'è altro luogo dell'isola ove io vada adesso lis. per me è rischioso lo sai. ] nuovo sorriso che sfuma sulle labbra sottili[ casa per me è dove ci sei tu. Il bosco è il territorio del branco, li ho la mia tana.E ormai ci ho fatto abitudine.. ma il mio cuore sai dov'è] la mandritta prende a dar una breve carezza sui capelli mossi neri. [ non ti ho mai chiesto di seguirmi nel bosco. Non ancora per lo meno. e sta a te decidere se entrarci o meno.. ma se tu fossi su barrighton e fossi braccata per te non ci sarebbe un luogo piu sicuro che li. paradossalmente..comunque si. comprendo. e accetto. Io amo la foresta di luce, ma se tu non ci sei.. non ho motivo di tornare sull'isola. anzi.. meno ci vado e meglio sto. E se ci vado ci vado solo per te e solo li. il resto per me è un rischio troppo alto.. ] e il padre non ne è contento.ma quello è affar suo. [ mi stai offrendo rifugio per caso? mi tenti..]sorride..[ ora che so che ci sei tornerò spesso da te promesso. ma sai bene che sull'isola non posso mutare.. e se anche potessi non lo farei. ] occhi che vanno al bosco indiretti, [ fino ad ora caccio solo al bosco oscuro. e a meno che qualcuno non venga con la luna piena nel nostro territorio non ha pericolo di incontrare me o qualcuno del branco..forse solo bracconieri, cacciatori di frodo.. avventurieri a caccia di mannari.. avrebbero il fegato di farlo. ma cosa succede se qualcuno fosse in foresta e io mutassi ? rischierei di uccidere gli isolani. o peggio qualcuno che conosco.. innocenti ci andrebbero di mezzo. e non è questo che il branco vuole. oltre tutto.ma non posso non mutare..non sai cosa accade dentro di noi quando la luna chiama.. .] alza le spalle.. [ la mia casa lis è con te. e nulla mi cambierà mai questo] 

LISIRYA [Margine Bosco ] Sente le mani di Valstaf quasi accarezzarle i fianchi, come se non volesse scemare il contatto con il suo corpo...[ tutto quello che sei quando sei con il tuo branco, io non voglio saperlo, tutto quello che fai quando sei qui e con loro io non voglio saperlo.. ] fa una pausa breve,il tempo di un sospiro. [ non ci sarà un forse o un domani io non posso accettare ciò che diventi, lo capisci? È proprio il fatto che tu perda il controllo, proprio il fatto che tu sia solo bestia in balia della luna senza la minima consapevolezza delle tue azioni >> Non posso accettarlo...e non voglio] ancora una pausa e la mano che resta su quella ferita [ e dove sarà la nostra casa? Dove? Dov'è quel posto che ci consente di stare insieme? Dove? ] scuote leggermente la testa trovando nuovamente i suoi occhi [ ho paura Valstaf, e non mi piace aver paura! Non trovo una soluzione, non trovo un mezzo e tutto ciò mi fa male...comprendi? ] 

VALSTAF [[Baia.- margine bosco oscuro- Homid-]  ] Immoto e immobile. La notte si stringe , una veste di colla, una pressa nera che si incolla addosso al mannaro, immoto. La osserva. Dall'alto della sua statura quasi attraverso una prospettiva diversa. Non sa. non può mentire a lui, ( empatia +2) Lisirya trema. ha paura.. fino al midollo si squassa il corpo a solo ricordo della bestia. a solo sentirla nominare. Immagine sfuocata, ombra che passa su un muro di freddo controllo facendolo crolla.re Oh si. capisce e anche troppo. Tutto quel che è è un limbo , un limite,. A lei non piace essere esposta. non piace sentire la nuda paura cruda e terribile sull'anima. Graffiare con gli artigli le cretezze, le sicurezze, le possibilità Tempesta si ribella. Non di poco amore no, di troppo forse. Così tanto '' da non poterne fare a meno'', ma non abbastanza perchè lo accetti. non ce la fa. Il lupo è una recondita ancestrale ferita aperta. Gli occhi neri fissi su di lei si socchiudono. La mascella si contrale. inquieta, fremente. Rilascia un respiro, trattenuto in un alito freddo, e dischiude le labbra [Capisco. ] tenue. flessibile. [ piu di quanto credi. ] gli occhi si alzano ( inconsapevole ironia ? ) verso la luna che si specchia nel lago, gettando la sua ombra argentea sulla pelle addosso al lycan [non ce la fai] affermazione. la sua non domanda , riprende le sue parole. stesso tenue respiro. [ lo capisco. nessuno accetta. Nessuno accetterebbe. Mai. ] Il miracolo del raggio tagliato, sulle labbra in un sorriso semi cosciente. Semi conosciuto. [ Vai. Lisy. Se vuoi Non ti fermo, se è ciò che vuoi ] Se quello che vuoi è andartene da Me. Vai. ] le due mani afferrano i suoi fianchi. [ Ma sai bene quanto me, che questo non cambierà. Puoi andare ovunque tu voglia. In Foresta, nella tua terra..fuggire ovunque. ] dalle labbra socchiuse appena un alito di vento. calmo piu del previsto. [ ma la verità è questa lisy. io sono ciò che sono. adesso. e sei legata a me.E io a te.Ovunque tu andrai. Io ci sarò ] cerca di appoggiarsela contro [ questo non potrà mai cambiare.. per nessuno dei due. mi appartieni Tempesta. e io appartengo a te. ] afferra le natiche coi palmi. sentendo la carne soda sotto. carnale. ferale. e caldo allo stesso tempo , di fiamma soffusa mai sopita[ e lo sai come lo so io ] termina. verità altrettanto cristallina e affilata. forse tagliente. ma sta di fatto che nessuna avrà mai per se ciò che la rangers possiede. [ Io non posso ne voglio fermarti. Se questo ti fa stare meglio. Ma ricordati una cosa, tutto ciò che vuoi, realmente è solo al di la della tua paura. ] un passo indietro. Come a volersi negare, possesso senza senso che ha esaurito ogni lacrima di piacere. [ altrimenti. rimani. e chiedi quello che non hai mai chiesto. ] Aiuto. improssibile per lei. la debolezza è un ossessione insulsa e lei non lo ammetterebbe mai. lo sa. la conosce . 

  LISIRYA [Margine Bosco] la classidra del tempo scandisce i minuti e i secondi che intercorrono nello scambiarsi domande e replice che si susseguono senza sosta. Da una parte la consapevolezza di una natura che non si riesce ad accettare, dall'altra l'altra natura stessa che avvale le sue ragioni, le sue risposte agli altrui perchè. E sono occhi che si rincorrono, che si cercano, che si nutrono della passione come della stessa repulsione che ora li sta allontanando e forse definitivamente e per sempre. Gli occhi abissali di una belva travestita da uomo, occhi di luce di una donna che ha giurato fedeltà all'equilibrio naturale della natura stessa, si incontrano, si fondono, si attraversano per amore e odio allo stesso tempo.E allora dove è il mezzo? dov'è il Giusto, dove invece l'errore? Intorno a loro è un vortice di emozioni contrastanti, una battaglia epica prende a farsi spazio oltre quel confine ove sono situate le emozioni piu forti. Lascia la mano che di palmo poggiava appena sul suo braccio, la fa scivolare via come se fosse olio tiepido su di una liscia superficie. Segue lo sguardo del mannaro che adesso si sposta a cercare la sua amata Luna e solo allora Lisy replica. [Ha vinto lei, vero Valstaf ? Ti ha avuto tutto per se. Non lascia niente a nessuno , perchè Lei sa quanto ti faccia perdere la conoscienza quando è nel massimo del suo splendore. Lo sa bene e lo fa apposta.]fa una pausa indietreggiando di un passo nell'istante in cui lui la tira a se soppesando con fervore ogni angolo del suo corpo e inrimendiabilmente si accalda, quasi istintivamente. Trattiene un respiro. Quindi la Quindi la lascia andare e lei , quasi barcolla su se stessa soppesando solo adesso le parole del lycan che prendono a farsi spazio nel suo cervello.Avvampa, fuoco ardente che si accende al petto e alle guance.Rosso della passione, Rosso del fuoco e del forte sentimento che vive in entrambi .Scuote leggermente il capo, [ La mia paura? ] una pausa e gli occhi che nuovamente cercano di trattenere le emozioni.[ Devi lasciarmi andare tu.. Valstaf. Perchè non lo capisci che non posso farlo io....] ancora un sospiro ed un sussulto [ Lasciami andare...] quindi fa per inginocchiarsi sulla fredda rena, con il capo chino in avanti, il cuore che sta per scoppiare, il corpo che trema e gli occhi che si bagnano di pure lacrime. Non puo farlo lei, perchè lo ama troppo e non sa come spegnere quell'amore che se non fosse mai stato forse sarebbe stato piu semplice per entrambi. Forse.

VALSTAF [Baia.- margine bosco oscuro- Homid-] Come da uno specchio, come da un vetro, quella notte trascende la spirale dle tempo. Il lago si abbarbica alle orecchie, e il silenzio assordante della baia alla risacca è un diapason stonato. [ una sola notte. ] taglia l'inferno[ lei vince una sola notte ] alza le spalle. come se in fondo non servisse la guarda il sorriso taglia ancora una volta il viso. movimenti nello spazio che accolgono in tutto e per tutto la sua forma. desiderio ardente , misto al calore che irradia il cuore facendolo battere, nelle vene a correre nel sangue . sorride. Quando lei indietreggia lui non la ferma, lei cade in ginocchio sulla sabbia quasi che lo stesse. implorando. di liberarla. di lasciarla andare. un, passo, due. il ginocchio destro a terra a mettersi al suo livello.[ lo capisco. ] le mani che sfiorano il viso di lei ancora una volta. alzano il mento perchè le ametista incontrino i suoi[ non voglio vedere il terrore nei tuoi occhi lisirya. non con me ] Artigli affilati sulla tenebra. Un taglio secco. deciso squarcia il velo del conforto e del contorno[ non sarebbe giusto farti vivere nella paura. ] tenue. ancora. Spinta agile di reni e torna in piedi . Gli volta le spalle guardando Barrighton.[ Vai . torna alla foresta. ] il sangue aumenta il battito , che freme sotto pelle di vita e di energia. [ Vai perchè devi. Ti lascio andare. ] un passo ,un altro a incamminarsi verso la sua dimora la sua casa nel bosco[ Ma sei mia.Questo è al di la anche della luna. Soprattutto della Luna. ] tenue. non la guarda piu adesso che torna verso il bosco. Si ferma solo dopo qualche passo[ Stanotte, non ha vinto la luna Lisirya. Ha vinto la tua paura è lei, e nient'altro, adesso. a farci separare.] taglio. netto e deciso [Pensaci Lis. Pensaci.] quindi la guarda.. quasi la invita a fermarlo. vuole che lo fermi , quasi la sfida a farlo .. in una guerra di cartone che da combattere cè solo da perire sotto i dardi del fato. la guarda , a pochi passi, rimane immobile 


LISIRYA [Margine Bosco] Lui la spinge a guardare nei suoi occhi neri e brillanti, Lisirya lo guarda e ferma il suo pianto come se improvvisamente si fosse spento tutto per poi accendersi una sola luce. Piccola nell'oscurità di quella immobilità di emozioni ed istinti. Deglutisce quando torna in retta postura il lycan, mostrando alla notte e alla luna ogni forma ed ogni profilo del suo possente corpo . Gli occhi di Lisy non mostrano piu terrore , No! Ma sono accesi di rabbia perchè solo adesso comprende il senso delle sue paure. Comprende il senso delle sue parole. Le ginocchia immerse nella rena, le mani sporche della stessa ed ogni granellino è un'emozione volata via. I capelli riccioli e neri che a tratti le rigano il bel volto di donna baciato da quella luna d'argento che pare essere l'amante, il terzo incomodo. Sembra almeno agli occhi di lei, che adesso ferma le ametista a quell'astro tanto magico quanto maledetto. Stringe i pugni , lo fa con tanta di quella forza da imbiancarsi ne nocche, da farsi male. [Aspetta!] tuona quasi la sua voce. Riprende ad alzarsi e corre letteralmente verso di lui. Ferma il suo passo quando le braccia possono abbracciarlo, quando le sue labbra possano trovare le sue ,quando le sue dita possano tocare quei corti capelli alla sua nuca. E cercherebbe un bacio , un bacio dolce di labbra che si sfiorano, si toccano, si carezzano. Del sapore di lui, del suo odore. Semmai lui poi si distaccasse, semmai avesse accettato quel bacio. [ti voglio al campo una volta a settimana, a casa mia. Li sarai al sicuro] una pausa e le guance bagnate di lacrime. [ Una volta a settimana verrai da me e se non riesco a vincere...] evita di dire la parola Paura, non le piace [ sarò io a lasciarti andare... Lo prometto sulla mia pietra!] solenne promessa. [Ci stai Valstaf Vassilevitch?] è la prima volta che nomina il suo cognome. Forse in ricordo di quello che era, se vi è ancora. Attenderà replica distaccandosi un po da lui ma arpionando il suo sguardo con il proprio. L'amore che prova per Lui supera ogni piu mastodontica ed epica immaginazione.


VALSTAF [Baia.- margine bosco oscuro- Homid-] Il tempo scorre nelle vene , vissuto tutto in una volta, nel sangue argento come la furia, rosso come la passione, e nero come la morte., Incarna il vero volto della luna. Che statuario lo lascia li, ad attendere chissà quale falce, che scenda a calare al figlio il colpo di grazia. Senza pietà ne religione. Quello che accade dopo è del tutto inaspettato , Si aspettava di vederla andare via come in quei fermo immagine che danno lo scorrere senza appello dei titoli di coda. Di vederla allontanarsi e scrivere senza una goccia di inchiostro , col pennino affilato sulla carne , la parola fine. Eppure basta averla a contato per ritrovare ogni cosa. Non si sottrae al bacio, ma ricambia tirandola adesso del tutto verso di se. Aspirando la usua essenza come da un abisso, risucchiando e risucchiandoci se stesso. Ultimo bacio? addio senza rimorsi? La guarda socchiudendo gli occhi come se cercasse di capirne il senso. Poi la sua richiesta. Non trattiene, lembo esterno alle labbra che graffia un tacito sorriso.[ così sia] Non ce la fa. non ce la fanno.( lo sapeva? )[ Non vincerà.Non glielo permetterò] e se poi sarà che ameno ci provi a mettere a posto le cose. [ verrò da te. ogni volta che vuoi. Tranne quella notte. ] taglio ancora diretto . ora si. non c'è altro da dire. 
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