- +Parabolas+ -

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n9p
00lunedì 24 novembre 2003 08:36
“+Parabolas+”

La maglietta nera s’alzava e scendeva aritmicamente con il respiro e ogni volta che si gonfiava la scritta (che era tra le altre cose un simbolo di vita) FUCK THE SISTEM FUCK ME s’allargava come un muscolo pompato da mesi e mesi di palestra.
“Me ne serve soltanto una cazzo!”
“Mi devi pagare gli arretrati prima!”
“Fammi credito per l’ultima volta lo giuro che questa è l’ultimo favore che ti chiedo… G-I-U-R-O!”
“Basta che sia l’ultima volta non sono mica una fottutissima banca io!”
“Sei un tesoro”
Dopo i vari miracoli di disintossicazione nel giro veniva considerato “un coglione senza palle” e per di più chiedeva quasi perennemente credito ai pusher, ogni volta che lo vedevano gli urlavano dietro un sincopatici NO e allora lui era costretto a cambiare pusher o tornare alle sue mirabolanti cure di disintossicazione che portavano irrimediabilmente ad un nulla completo uno zero assoluto. La pastiglia era verde e i RENTZ stavano urlando la loro nichilistica agonia post industriale nelle sue orecchie, la pastiglia era verde ne conosceva gli effetti conosceva tutti gli effetti degli acidi conosciuti o non, la sua lunga dipendenza da roba chimica era cominciata anni prima e per un certo periodo li venne in mente di farseli in casa, acquistò un piccolo chimico di seconda mano e incominciò a sperimentare, la cosa non durò molto visto che ogni tentativo una parte dei suoi peli irrimediabilmente cadeva o si staccavano e fu così che accantonò la sua parentesi del PRODUTTORE al CONSUMATORE casalingo, non aveva nessun liquido per ingerire la pastiglia, si frugò in tasca e successe il miracolo… apparvero come per magia cinque sterline, si fiondò come un fulmine in un mini market gestito da indiani e comprò una bottiglietta qualsiasi di birra.
Il sapore d’intonaco per muri e di chimico pervase la sua bocca, gli effetti dovevano arrivare da lì a pochi minuti…
“Craser var bakerolit!”
“Scusi?”
“Fanculo stronzo!”
“Tossico di merda!”
“Bisognerebbe ucciderli tutti sti morti di fame!”
Sentiva tutti i commenti delle persone, i cinque sensi erano acutissimi, poteva sentire perfettamente due cellule del suo corpo mentre copulavano in un’abbagliante orgasmo cellulare, poteva vedere le macchie solari sorriderli, poteva gustare il sapore dell’aria e gustarlo fino all’ultimo atomo, era diventato il punto nevralgico del mondo, era dio e lo sapeva, nel giro di dieci minuti ridiede la vista a dieci cechi, fece camminare due storpi, fece ricrescere gli arti atrofizzati a dodici focomelici e fece risorgere una ventina di persone, tutto questo senza rendersene conto. Stava camminando con la tipica andatura da tossico barcollando prima a destra e poi a sinistra, gli occhi spiritati e non si accorse del gruppo di naziskin che li stava proprio davanti.
“Ei tossico di merda!”
“Rispondi al mio amico!”
“Che cazzo questo mi fa proprio incazzare!”
Non passo neanche qualche minuto dalle accuse che un pugno parti e lo colpì in piena faccia, il sangue stava copiosamente uscendoli dal naso che ormai era rotto, accasciandosi per il male il gruppo di naziskin incominciarono a prenderlo a calci un po’ su tutto il corpo, stava soffrendo ma non gli importava granché, il pestaggio duro all’incirca una decina di minuti, i suoi dieci minuti più lunghi in tutta la sua vita! Rimase accasciato in un piccolo lago di sangue fino al termine dell’effetto dell’acido, successivamente si rialzò dolorante e ricominciò a camminare alla ricerca di un altro pusher disposto a farli credito.
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