Riassunto: Arshal si reca in loggia, come le è stato richiesto, per curare un cavaliere caduto in coma dopo un avvelenamento. L'accoglie Keris che la conduce all'alloggio di Trago. Non ha molto da dire, la sacerdotessa, chiede soltanto il nome di chi deve curare e riconoscendolo come qualcuno che è stato ospite al Tempio richiama il potere della Dea per curarlo. L'incanto ha successo, Trago si sveglia ed è ora di riposare, per tutti quanti.
Cure prestate: Incanto di guarigione.
Scheda Arshal:
isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...
Link alla role di riferimento:
L'arena dei dannati
Da approvare:
- Risveglio di Trago
- Sottrazione ad Arshal di 10 PM per l'incanto
ARSHAL [Sentiero/Loggia] da quanto tempo non percorre quel sentiero? Un brivido le corre lungo la schiena...allora non aveva nemmeno mai messo piede al Tempio e ricorda quel giorno, come se l'avesse vissuto da poco...un giuramento, o qualcosa di simile, ma che fine hanno fatto quelle parole? La sacerdotessa scuote il capo ed alza lo sguardo sul portone della Loggia, ormai vicina. Non ha >>
ARSHAL >> portato nulla con sé, soltanto l'athame fissato al fianco sinistro, il cui manico si confonde con le pieghe rosse della sua veste. Rosso come il volto della Madre, come il nastro che ferma i suoi capelli scuri in una stretta treccia, come la stella che la Dea ha imposto sulla sua pelle ambrata. Si ferma, davanti al portone, esita per un istane, ma non a causa dell'insicurezza, è >>
ARSHAL >> soltanto poco naturale trovarsi in quel luogo. Alza la mano destra e bussa forte...una, due, tre volte...poi rimane in attesa.
KERIS [Biblioteca-->Salone esterno] Percorre il corridoio che collega la biblioteca al salone esterno il Cavaliere Cromatico, dopo aver passato parte del pomeriggio a studiare un po' e discutere con Sigieth, cosa che al Bronzeo piace molto, un po' meno all'uomo e al suo Drago. Finalmente può riposarsi un po' sedendosi alle solite poltroncine per pensare in solitudine e nel silenzio della loggia. >>
KERIS Indossa una camicia di cotone bianca che gli copre il busto mentre le gambe sono fasciate da un paio di pantaloni di pelle neri, ai piedi calza un paio di stivaletti di cuoio. Il medaglione da Cavaliere è appeso al collo insieme al ciondolo donatogli da Procas, entrambi ben in vista sul suo petto sopra la camicia. Le spade lasciate in camera visto che tra i libri non avrebbero avuto >>
KERIS utilità. Appena arriva nell'ampio salone a cielo aperto però i suoi programmi vengono disfatti da tre rintocchi provenienti dal portone che annunciano l'arrivo di un visitatore. L'espressione si fa perplessa mentre lo sguardo va alcuni secondi al cielo, notando che è notte e che la luna brilla tra le stelle. Strano ricevere visite a quest'ora ma comunque si avvicina alla porticina a misura >>
KERIS d'uomo incastonata in quella più grande chiedendo a voce abbastanza alta ''chi è?'' mentre continua ad avanzare fino a raggiungerla. Attende risposta però prima di aprire, non ha neanche le armi, meglio essere prudenti.
ARSHAL [Ingresso/Salone Esterno] ed ecco che la sua attesa viene premiata, una voce giunge attraverso il portone...non crede di conoscerne il proprietario, ma è difficile dirlo, affidandosi soltanto all'udito. ''La sacerdotessa che avete richiesto.'' sceglie di pronuciare una frase breve, semplice, se c'è bisogno di lei chi è dall'altra parte comprenderò. La sua voce s'è alzata più del consueto, >>
ARSHAL >> perché sia possibile superare l'uscio spesso e lei non lo ama. Rimane immobile, acora in attesa, i piedi scalzi immobili sotto l'orlo della veste.
KERIS [Salone esterno - Portone-->Corridoio est] Non ci mette molto a ricevere risposta alla sua domanda, abbastanza esauriente che lo lascia abbastanza sorpreso, hanno fatto abbastanza presto. Velocemente andrebbe a girare i chiavistelli che chiudono la porticina fino a schiuderla e palesare sulla soglia la sua imponente figura. La osserva con attenzione e dopo un'istante riconoscerebbe il suo >>
KERIS volto, la Sacerdotessa incontrata alla locanda qualche sera fa. Un lieve sorriso si apre sul suo volto ''Sid et Lex Draconis lady Arshal, mi fa piacere rivedervi, in un luogo più tranquillo'' commenta lievemente divertito facendo riferimento al loro incontro. ''Prego entrate, grazie per essere giunta così presto, e...'' fa una lieve pausa pensando alla regola delle armi ma è una Sacerdotessa >>
KERIS venuta qui per curare non pensa voglia crearsi altro lavoro, per cui lascia perdere. ''Prego seguitemi, vi porto dal mio confratello'' conclude facendole segno con il braccio sx di accomodarsi per poi richiudere la porta alle sue spalle. Infine si avvia verso il corridoio est assicurandosi ch'ella lo segua.
ARSHAL [Ingresso/Salone Esterno] l'ingresso viene aperto e lei può vedere il volto di chi ha parlato. Lo riconosc sì, non è ancora trascorso abbastanza tempo dal loro unico incontro per aver cancellato ogni ricordo. ''Rispectae Aveas, ser Keris. Il piacere è mio, anche se, forse, l'occasione precedente era più lieta.'' china il capo in segno d'assenso e la segue, come il cavaliere le ha detto. >>
ARSHAL >> Non presta troppa attenzione a quel luogo sconosciuto, forse, avrà modo di farlo in un altro momento, ora ha altro a cui pensare.
KERIS [Corridoio est-->Alloggio Trago] Continua a camminare mentre gli stivaletti battono sulla pietra e le torce appese alle pareti illuminano l'ambiente e il loro percorso. Le parole della Sacerdotessa fanno tornare serio il volto del Cavaliere ''già, decisamente, spero sappiate curare degli avvelenamenti'' spiega voltandosi un istante verso di lei, così che abbia la situazione più chiara, >>
KERIS speriamo non faccia anche lei domande come le altre Sacerdotesse. Giunti nella sala comune andrebbe verso la porta dell'alloggio di Trago per poi aprirla e far entrare Arshal ''è qui'' indica aspettando ch'ella entri. [°°Ma dobbiamo passare tutta la giornata dietro questo qui?°° domanda irato il Rosso la quale il Cavaliere ignora]. Entra quindi anche lui per osservare il confratello ancora >>
KERIS disteso sul letto, probabilmente nello stesso modo in cui l'aveva lasciato.
ARSHAL [Corridoio/Alloggio Trago] lo segue ed i suoi passi devono essere ben più leggeri, dato che non indossa alcun calzare...in quell'occasione avrebbe potuto fare un'eccezione ed indossarne, data la salita ed il luogo di cui nonconosce le norme e l'etichetta, ma questi non sono pensieri che sfiorano facilmente la sua mente. Ascolta le parol di Keris con attenzione e muove il capo, per >>
ARSHAL >> indicare che sì, le è possibile curare un avvelenamento e non pensa, in quel momento, che lui la precede e non può vedere quel gesto. Forse, potrebbe aggiungere qualche parola, ma la porta viene aperta e lei può scrogere il cavaliere disteso sul letto. ''Posso tentare, sì, posso chiedere alla Dea di donarmi il potere di curare l'avvelenamento, ma...'' s'avvicina con calma a quel letto >>
ARSHAL >> e non osserva più Keris, anche se chiaramente la sua bassa voce, calda e profonda, non può rivolgersi ad altri che a lui ''Qual'è il suo nome?''
TRAGO [Alloggio] Ed è proprio cosi, li si trova il mediterraneo sdraiato su quel letto la stanza illuminata da una piccola lampada ad olio lasciato sul tavolo da studio poco distante dal letto, a quella piccola luce soffusa e calda il volto del macedone sembra stia dormendo, in quello stato di oblio dovuto all’intossicazione subita. Il volto pallido, le labbra leggermente screpolate perché >>
TRAGO inizia a sentire la mancanza di acqua il povero corpo inerme e lasciato alla completa mercé dei confratelli che sembrano comunque prodigarsi per agevolare il suo stato per quanto possano. Il bianco lenzuolo copre tutto il corpo lasciando libero solo il volto contornato dalla ramata barba.
KERIS [Alloggio Trago] Passa di nuovo lo sguardo sulla Sacerdotessa ascoltando le sue parole, facendo un sospiro di sollievo a quella notizia anche se poi c'è quel ma che lo fa preoccupare di nuovo. Una lieve perplessità si sparge sul suo viso ascoltando poi quell'ultima domanda sussurrata nel silenzio del luogo. ''Il suo nome è Trago, perché? C'è qualche problema?'' chiede poi per assicurarsi che >>
KERIS vada tutto bene. Ritorna a guardare il confratello ancora in quello stato di assoluta immobilità per poi concludere verso la dama ''se vi serve una sedia potete prendere quella'' indicando quella vicino alla scrivania, immagina che la cosa possa essere stancante, ricordando quando hanno curato lui che era solo un graffio.
ARSHAL [Stanza Trago] e mentre ascolta la risposta siede sul letto, accanto al corpo di quel cavaliere sconosciuto...sì, non l'ha mai visto, ma ne conosce il nome e fortunatamente è uno dei pochi su cui potrebbe accantonare i propri dubbi. ''No,'' sussurra ''nessun problema.'' le sue mani si muovono, la destra si posa sulla fronte dell'uomo, scostandone appena i capelli, la sinistra all'altezza del >>
ARSHAL >> petto. Sì, ha ignorato l'offerta della sedia, ma è già in quel momento in cui la sua mente s'allontana da tutto e da tutti. Non dovrebbe più esserci Keris con la sua presenza e la sua voce, né la stanza che non ha mai visto prima ed è piena di particolari che potrebbero attrarre il suo sguardo...nemmeno il malato sotto le sue mani dovrebbe esistere. La Custode ricerca il nulla più >>
ARSHAL >> assoluto, quello che precede la ricerca del potere della Dea. [Skill Volontà Ferrea, liv 3] [Incanto Guarigione, liv 4]
TRAGO [Alloggio] Completamente immobile e totalmente assente in quel limbo senza spazio e senza tempo in cui si trova, come quel cucciolo di drago dalla luce ambrata che fuso con lui nella sua mente attende seduto nel buio e nel silenzio della sua mente. Il suo corpo fisico ignora quello che sta accadendo, non può percepire la voce della sacerdotessa, ne tanto meno può percepire quella di Keris.
KERIS [Alloggio Trago] Niente sedia direttamente sul letto, poteva immaginarlo però voleva essere cortese. Ascolta la risposta alle sue prime domande e di nuovo il volto si ridistende, forse comprende quale poteva essere il suo problema, se il confratello crede nella Dea o meno, in fondo è la stessa cosa che hanno chiesto anche a lui. Ma forse lo conosce già dato che decide di procedere subito. >>
KERIS La osserva mentre si posiziona e entra in quello stato di assoluta concentrazione, una scena già vista e non ha intenzione di disturbarla per cui resta fermo e non dice una parola, si limita ad osservare sempre curioso di vedere quella strana e potente magia con i suoi occhi.
ARSHAL [Stanza Trago] quello che potrebbe apparire come un gesto dolce, per lei non è altro che un modo per mantenere il contatto. Non ci dovrebbero essere espressioni sul suo volto, né emozioni nel suo animo. Ricerca il potere della Dea, ora che il vuoto ha invaso la sua mente, ed è un potere caldo, una fiamma rovente, che mai si spegne dentro di lei. Madre, Guerriera, Giusta...la cerca >>
ARSHAL >> come se fosse l'unica cosa la mondo e non è così? Se gli intenti di Arshal si realizzassero, nemmeno il contatto che la lega a filo doppio al Lord del Lago avrebbe più alcuna importanza, ma sarebbe rilegato nel profondo. [Skill Volontà Ferrea, liv 3] Se davvero il potere della Dea fosse pronto per operare nel mondo, la stella sulla sua fronte inizierebbe ad irradiare la sua rossa >>
ARSHAL >> luce, capace d'illuminare la stanza, rafforzando i cuori di chi ha fede nella Dea e ottenendo l'effetto contrario su chi Le è avverso. [Skill Luce di Stella, liv 4] [Incanto Guarigione, liv 4, round 2/3]
TRAGO [Alloggio] Ed è proprio quella luce rossa che si fa spazio nella mente oscura del tuor dove lo spazio ed il tempo si allunano lasciando il tutto ad una vastità di stella. Il drago ambrato solleva la testa osservando quella che è una piccola stella rossa che si stà materializzando e con la sua luce sembra voler richiamare la sua attenzione. La fusione della mente di Trago e>>
TRAGO del suo simbionte espresso in quel cucciolo di drago dalla luce ambrata si alza sulle quattro zampe e apre le ali, il muso si sposta spostando il collo indicando quella stessa luce che sembra piano piano divenire sempre più forte e grande illuminando quello spazio nero che stà divenendo scarlatto.
KERIS [Alloggio Trago] Si mantiene ancora immobile nella sua posizione, in piedi ad un metro o poco più dal letto in cui giace Trago al cui fianco siede la Sacerdotessa. Osserva silenzioso la scena, lo stesso silenzio che circonda loro e l'intera Loggia a quanto pare. Sembra quasi che il tempo si sia fermato per come tutto sia immobile e senza alcun rumore. Non si può dire lo stesso nella sua >>
KERIS mente. [°°Cosa ci trovi di interessante in questo? Io ho poteri molto più grandi e devastanti°° commenta il Rosso acido acido come sempre *avrai anche il potere di distruggere ma creare o curare no* risponde semplicemente l'uomo °°non saprei che farmene di un potere tanto inutile°° conclude il Simbionte *immaginavo* termina anche l'uomo ormai senza speranze]. Torna con l'attenzione sulla >>
KERIS donna e sulla manifestazione del suo incanto che piano piano si riesce a scorgere. Una luce proveniente dalla sua fronte, la stessa cosa successa con la Sacerdotessa che ha curato lui, però questa è differente, è rossa invece lui ricordava essere bianca. Le braccia si incrociano al petto mentre assume un'aria perplessa, forse dipende dal volto della Dea, non lo sa. Gli occhi si socchiudono >>
KERIS leggermente per evitare di essere accecato da quella luce che diventa sempre più forte.
ARSHAL [Stanza Trago] le dita si flettono appena, increspando un poco gli abiti ed i capelli del cavaliere, ma senza che vi sia una scopo in quel gesto, è soltanto un riflesso incondizionato del suo corpo. La mente vorrebbe rimanere concentrata su quel potere che scorre in lei, quel caldo flusso che vuole riversarsi, prendere forma ed agire. Scorre, il potere che la Madre dona alle sue figlie >>
ARSHAL >> e dal suo corpo si riverserebbe in quello di Trago. Come potrà mostrari quel potere? Questa volta non ci sono ferite che si dovranno chiudere, scottature che potrebbero scomparire...c'è una cicatrice, sì, su quel volto, ma Arshal non v'ha prestato attenzione e non è ad essa che ha rivolto la sua volontà. Si sveglierà Trago? Se così dovesse essere, lei potrà vederlo, perché i suoi occhi >>
ARSHAL >> chiari non si sono mai chiusi, non si sono mai spostati da quel volto sconosciuto. Ora, però, non dovrebbe scorgere nulla, c'è ancora soltanto Cerridwen, che ora dovrebbe curare e risvegliare, donare vita e non distruggere, come le sue fiamme sanno fare. Brillerebbe ancora la Sua rossa luce, quel simbolo che testimonia la presenza della Triade e il fatto che la vita della sacerdotessa >>
ARSHAL >> le appartiene. [Sill Volontà Ferrea, liv 3/Skill Luce di Stella, liv 4] [Incanto Guarigione, liv 4, round 3/3]
TRAGO [Alloggio] E come richiamato da una forza maggiore alla propria il cucciolo di drago spicca il volo verso quella luce rossa fino a quando questa non lo avvolge totalmente e quella fonte diviene cosi forte da rendere impossibile la vista. Il corpo del macedone dovrebbe ora essere scosso da una forte contrazione che lo porta ad alzare di scatto il petto. Gli occhi >>
TRAGO vengono spalancati e le labbra si aprano al loro massimo possibile, aria, i polmoni richiedono aria ed è molta quella che aspira rumorosamente e poi il petto torna alla sua postazione, gli occhi mielati del macedone si osservano attorno con espressione stordita, indebolito nel fisico non comprende di preciso cosa sia realmente successo cosi come non riesce per il momento a >>
TRAGO collegare le figure che vede con immagini che conosce nella testa… al momento l’unica cosa che avverte è quella luce rossa che ben consoce e quelle sensazioni che riesce a dare unita alla presenza del simbionte nella sua testa, il profondo respiro del topazio nella sua testa in accordo con la forza e la luce della Dea materializzata dalla sua sacerdotessa.
KERIS [Alloggio Trago] Continua a guardare la scena passando lo sguardo prima sull'una poi sull'altro, per vedere eventuali cambiamenti nello stato del Tuor ma per non sembra, solo la luce rossa sulla fronte della Sacerdotessa continua a risplendere imperterrita. Nessun movimento viene compiuto dal parte del Cavaliere che attende solo speranzoso che l'incanto sortisca l'effetto sperato. E d'un >>
KERIS finalmente qualcosa si anima nel confratello, come se fosse stato riportato alla vita. Quasi sobbalza a quell'improvviso scatto del suo corpo ma poi un sorriso si apre sulle labbra del nordico. ''Finalmente siete tornato Trago'' commenta semplicemente aspettando paziente che l'altro si riprenda dopo tutto quel tempo di incoscienza.
ARSHAL [Stanza Trago] la mano destra scivola dalla fronte del cavaliere, posandosi sul letto, mentre la destra rimane posata sul suo petto. Dopo aver richiamato il potere di Cerridwen, ora non è in grado di fare molto, dovrebbe sentirsi debole ed è una sensazione che ha imparato a conoscere bene, ma che continua a non amare, pur sapendo che è un prezzo inevitabile. Vede gli occhi di Trago >>
ARSHAL >> aprirsi e non potrà fare altro che fissarli in silenzio, mentre la voce di Keris lo accoglie, come si fa con un amico di ritorno da un lungo viaggio. Nessuna luce divina, ora, illumina la stanza, c'è soltanto la stella rossa tatuata sulla sua fronte a ricordare che la Madre li sta osservando. [Riposo 1/1]
TRAGO [Alloggio] un filo di voce quella che viene emessa dalle labbra del macedone, una voce che richiama l’attenzione forse in quel silenzio creatosi parole che vengano dette con palese difficoltà. **Come ma..i…. so…no quhi… c…cosa è succ…esso?** ancora disorientato non riesce a comprendere cosa gli è successo tutto quello che sono i suoi ricordi si fermano a quella >>
TRAGO nube verde ed il suo tentativo di respirare inutilmente e poi si trova li… non sa e ignora come sia andata la missione. Lentamente riesce a mettere a fuoco la situazione, una sacerdotessa al suo letto nella sua stanza e poco più in là in quell’angusta stanzetta scavata nella fredda pietra.
KERIS [Alloggio Trago] Lo sguardo si sposta dal confratello di nuovo sulla Sacerdotessa mentre la luce si affievolisce fino a scomparire. La vede decisamente stanca e provata dopo l'incanto e subito farebbe un passo verso di lei sciogliendo l'intreccio delle braccia. ''State bene?'' domanda che sorge spontanea, anche se ricordava di questo effetto collaterale ''direi che nello stato in qui siete >>
KERIS //qui=cui* >>non è consigliabile che ripercorriate il sentiero scosceso della cordigliera, anche di notte poi, abbiamo delle stanze libere, potete restare qui a dormire, è il minimo che possiamo fare per ringraziarvi'' dice con un lieve sorriso in quello che è un consiglio e un invito che non accettano rifiuti. Gli occhi si spostano di nuovo su Trago che cerca di dire qualcosa anche se con >>
KERIS fatica. ''E' meglio che riposate ora, ci sarà tempo per le spiegazioni, l'unica cosa che conta è che siete a casa, come tutti gli altri'' lo rassicura nel dire che risulta tranquillo. ''Vedete di dormire sereno finalmente'' conclude verso egli avviandosi verso la porta e attendendo che la Sacerdotessa lo segua, così da farle strada verso la camera che sarà di lei per questa notte.
ARSHAL [Stanza Trago] respira e riprende lentamente possesso del suo corpo...non è mai stato così difficile, perché ora non tonra soltanto in sé, superanto con calma l'affaticamento...ora sente risaldarsi il legame che ha con il lago ed è come se l'acqua e il fuoco lottassero per un istante, in lei, per ritrovare un equilibrio. Dovrà abituarsi anche a questo. ''Sì, sto bene.'' sussurra, in >>
ARSHAL >> risposta a Keris. Scosta anche la mano sinistra da Trago, lasciandola scivolare sul letto, ma in quella posizione rimarrà ben poco. S'alza, infatti, e non dovrebbe aver bisogno d'aiuto, perché a sopportare quel genere di fatica è abituata. [Skill Resistenza, liv 2] Segue il cavaliere alla porta e mentre si muove rivolge poche parole ad entrambi ''Vi ringrazio e avete ragione, tornare ora >>
ARSHAL >> al Tempio non sarebbe saggio.'' Arshal che accetta di riposare, di rimanere in un luogo sconosciuto e su consiglio di un uomo? Le persone cambiano, decisamente...''Il vostro confratello ha ragione,'' aggiunge lanciando un'occhiata a Trago ''è il momento di riposare, il potere della Dea non può pensare a tutto.'' e quel commento suona più come un comando, anche se pronunciato con tono pacato,
ARSHAL >>
ARSHAL >> quando l'argomento è l'arte di guarire, è raro che il suo tono accetti repliche.
TRAGO [Alloggio] Prima che la dama scosti la mano dal suo petto egli spostala sua mano cercando di sfiorarla non riuscendoci visto che quel gesto dura pochi secondi, il suo era un semplice tentativo di attirare l’attenzione di colei che gli ha permesso di riaprire gli occhi. [Gra…z…ie] mormora sperando che l’altra senta, ascolta le parole di Keris e quelle della sacerdotessa, annuisce >>
TRAGO con un piccolo e breve gesto della testa per poi socchiudere gli occhi e dormire coccolato dal caldo respiro del drago che avverte nella sua mente.