-Ventisei dicembre duemilaquattro-

L’altro giorno ho “inventato” un nuovo cocktail, che ho battezzato GREEN FROZEN, ecco gli ingredienti per una persona:

- Due quarti di vodka.
- Due quarti d’ACE VERDE (se non avete in casa l’ACE VERDE potete optare per mescolare in parti uguali succo di mela verde, succo di kivi e succo di lime!).
- Tre cubetti di ghiaccio
- Una spruzzatina di limone.
- Shakerate il tutto e servite senza ghiaccio.

Ed ecco pronto il cocktail!
Dopo il mio delirio alcolico torniamo nelle vesti del semi cordiale scribacchino milanese!
Odio tantissimo i giorni di festa (e non per i regali perché mentirei visto che amo farli e amo riceverli poiché credo che anche se il regalo è una stupidata inutile vuol dire [non per il regalo stupidata inutile ma in generale!] che comunque una persona ti ha pensato e ciò è molto bello!), gli odio perché non c’è niente di aperto e la calma follia prende il sopravento, automezzi e metropolitane abitate da stravaganti persone che non dico che non ci siano durante i giorni feriali ma nei giorni festivi si notano maggiormente, strade piene di rifiuti (il primo gennaio duemilatre [in uno dei miei capodanni più tristi] avevo scritto una poesia proprio su questo e sinceramente non né vado assai fiero!) e tutto il mondo sommerso e non che non festeggia.
Ogni fine festa stranamente sono triste (né ho accennato ieri, anche se ieri era assai giustificata la mia tristezza!) e non né so mai il motivo è come se qualcuno o qualcosa mi strapasse un pezzo di me che non sapevo di possedere è una sensazione orribile e spero che nessuno dei miei lettori occasionali e non provi mai questa sensazione!
E per concludere il pezzo di oggi ventisei dicembre duemilaquattro volevo parlare di H.S.W., stamattina prima d’andare a casa dei miei ho continuato la stesura di questo romanzo breve (o racconto lungo che dir si voglia!) e mi sono accorto (senza auto osannarmi che in questo periodo poso positivo è l’ultimo dei miei pensieri!) nel ricopiarlo a computer che la protagonista è l’immagine femminile più geniale che io abbia mai creato (non ché né abbia create poi così tante a dir la verità!), è un personaggio (per ora ma ho qualche asso negativo nella manica!) forte che se ne frega del bigottismo cristiano (è cresciuta in un collegio femminile e per di più cristiano!), lei vive la sua vita come vuole e non gli interessa ciò che pensano o dicono chi la conosce ma soprattutto è l’immagine (a parte la ninfomania!) della mia donna ideale: capelli neri, occhi scuri e pelle candida con le forme in stile Venere (da non confondere con le forme Giunoniche che più semplicemente vengono chiamate: novanta, sessanta, novanta!), sinceramente non so perché go creato la mia donna ideale senza basarmi su nessuna donna che conosco personalmente, comunque credo che se esistesse (nella vita reale e non solo nella mia testa!) una donna così sarebbe l’unica che riuscirebbe a mettermi un anello d’oro al dito ma sinceramente non credo (almeno nei prossimi anni!) che conoscerò una donna così, quindi il vostro piccolo e non proprio tenero scribacchino milanese non si farà mettere un anello al dito ancora per un bel po’ di tempo!