[W.i.t.c.h.]#47

Sabbie del tempo, di Enna / Campinoti / Zangari
Copertina romanticosa e manicotti inutili/inguardabili... e l'editoriale sanvalentinesco è opera del fidanzato della direttora (e vabbè...)
La storia invece è gradevole e gestita più che bene, con le situazioni spiazzanti che vengono centellinate fino al climax/spiegazione, il tutto con uno svolgimento circolare, che riporta la fine all'inizio (grazie anche all'uso delle didascalie che è ormai marchio di fabbrica ennico)
La storia, dicevo, non è tanto vicenda di passaggio quanto appendice alla conclusione dello scorso numero, nel quale erano rimasti in ballo Phobos precipitante nel nulla, il ciondolo/clessidrone che aveva lasciato a piedi le uicc nel momento del bisogno e Kandrakar con l'arredamento da risistemare.
Mentre l'affaire oracolo viene lasciato in sospeso, l'attenzione è puntata sulla presunta quiete dopo la tempesta, che tale non rimane dal momento in cui il Soffio del Tempo cade e si scheggia, lasciando cadere i granelli di sabbia, bloccando tutti gli orologi della città e soprattutto rendendo reali (almeno per un po') alcuni dei ricordi delle uicc.
Ricordi di prima della loro investitura a guardiane di K., quando il metamondo era una sorta di medioevo oppresso, Yan-lin era viva e vegeta e i Portrait avevano ancora forma umana, ricordi che interagiscono con la realtà odierna e minano le certezze delle giovincelle, costringendole a pensare a una persona in particolare... Phobos, che, con insperata lungimiranza, aveva taroccato il clessidrone ben più di quanto si credesse lasciando al suo interno la propria essenza.
Grazie al comune ricordo, l'immagine del suddetto diventa sempre più solida e forte, tanto da intrappolare tutte le uicc senza che loro possano farci nulla.
Finisce così? Ovviamente no: una serie di fortuite coincidenze fa sì che il felino di casa Hale faccia finire in ammollo la clessidrona, sospendendo il ritorno di Phobos e mandando a raccogliere margherite i suoi malefici.
Seguono attacchi luminescenti, sparizione delle ultime spoglie del cattivastro e tour della fortezza di K. dove si vedono in anteprima i prossimi gadget che verranno allegati al fumetto.

[Modificato da LK 03/02/2005 19.10]

Davvero un bel numero!!!Il witch è arrivato al numero 47(con qualche basso) ma continua ad essere un buonissimo fumetto!!Non scoccia mai...Napoleone non è mai stato disegnato meglio!^^

Mi piacque.
Da tempo non ne leggevo di così ben fatti.
Sebbene si tenda a sottovalutarlo, Witch è proprio un buon fumetto; ha i suoi bassi, le sue scivolate, qualche speciale di troppo, ma ha sempre mantenuto coerentemente un ottimo rapporto lunghezza/qualità, senza snaturarsi mai.

Benchè continui a sostenere che sia ora di chiusura, (quanto meno per salvare capra e cavoli prima di infognarsi con qualche pessima idea)devo ammettere che se tutti i nuovi numeri fossero così ci metterei la firma.

E' stato uno dei pochi numeri di uicc ad avermi veramente sorpreso, il piano di Phobos per farsi ricordare, la struttura circolare, tutto contribuisce a dare autorità al numero.
In un paio di punti mi è quasi sembrato di leggere pkna.

Complimentoni.

Bell'episodio. Sì, ce ne fossero di più, così.
L'inaspettato tri-torno di Phobos è un gradevole "piccolo" colpo di scena, solo... piuttosto che il passato che si materializza, un po' scontato, avrei preferito un viaggio nel tempo con le Witch sperdute (Taranee a Meridian, Hay-Lin nell'#1...), e magari impiegare più di un numero (magari farci una bi o trilogia) per risolvere la situazione.
Ma anche così è un ottima storia, dico che ce ne fossero di più perchè ha quel che è mancato a Witch per un bel po' (prima del nuovo ciclo di Phobos): un po' di fantasia in più, tante cose tutte assieme, mistero, colpi di scena... se Witch non chiude, che almeno continui così.

Un buon numero d'intermezzo tra una saga e l'altra ^^
Anche se, in tutta sincerità, trovo Enna un po' sprecato per un soggetto di questo genere (in fin della fiera cos'è successo? un ritorno di fiamma di Phoby e la visita ad una stanzetta nascosta di Kandrakar).
Questo numero fa parte di quella piccola cerchia d'episodi che fanno testo a se (come ad esempio "Ombre d'acqua"), quelli che (se fossero a cartini animati) potrebbero portare benissimo il titolo "*nome serie*: il film" o simili.
Le questioni veramente importanti sono ancora di là da venire.
Attendo con ansia gli sviluppi della situazione ^^

@Hevan:

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Napoleone non è mai stato disegnato meglio!^^

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Dipende dalle tavole; in alcune è orrido (pg.57 in alto e 67)

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Scritto da: Sarky 06/02/2005 14.17
Anche se, in tutta sincerità, trovo Enna un po' sprecato per un soggetto di questo genere (in fin della fiera cos'è successo? un ritorno di fiamma di Phoby e la visita ad una stanzetta nascosta di Kandrakar).

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Il bello di Enna è il come fa succedere quello che deve succedere

Forse non mi sono spiegato bene (mea culpa)
Intendevo dire che per Enna, che ci ha sempre deliziati con soggetti dai profondi risvolti psicologici ed emotivi, questa storia non ha lasciato molto spazio alle riflessioni. Tutto accade e basta. Le Witch sono inutili spettarici degli eventi fino all'apparizione di Phoby (che tra l'altro viene messo KO dall'intervento inconsapevole di un gatto). E neppure ci fanno una bella figura.
Lo ripeto; questa è una buona storia ma non è degna di Enna.

Beh, questa vuol essere una storia d'intermezzo e come tale va presa, ricordando che, forse per la presenza di un virus monsterallergico da quelle parti, è ben più densa di avvenimenti della media e deve per forza rinunciare ad approfondire molte cose... personalmente, credevo che per far riprendere i lettori dal drammone di fine-saga tirassero fuori dal cilindr... ehm, dal cappello da strega, qualcosa di più leggero (che non l'abbiano fatto, mi ha positivamente stupito)
Se vogliamo andare a caccia di emotività, poi, mi sembra che il senso di "scuotimento" delle certezze delle giovincelle si avverta abbastanza, come pure il fatto che si ritrovano in balia degli eventi senza sapervi porre rimedio
Ecco, la soluzione dei guai da parte di Napoleone stona un po' anche a me... sarebbe stato preferibile (ma in un certo senso, una situazione fin troppo "classica") che le protagoniste trovassero in loro un qualche modo per risolvere, ma non si può di certo dire che la soluzione non s'intrecci in qualche modo con la vicenda

No dai, Napoleone che risolve la situazione ha senso ma è telefonatissima.
Cmq forse dovevano staccare un po' questo numero dal precendente, o anche no, mi ha spiazzato.

E' senza dubbio un numero strano, uno dei pochi "autoconclusivi" insieme a Ombre d'acqua...

Ecco, bravo! hai proprio tirato in ballo na Nemesi di quest'episodio!
Quello sì che è un numero degno di sua eccellenza Enna!

Mah, IMHO sono molto buoni tutti e due...

Questo numero si può definire con una parola: DEGENERAZIONE.
A livello grafico non può assolutamente essere paragonato al suo precedente, certi profili fanno paura e ho visto più di una volta delle faccie storte.
Seppur l'idea della trama fosse buona (i casini temporali mi sono sempre piaciuti)lo sviluppo è stato poco brillante.
Cito testualmente mia sorella.
"Sembrava dovesssero accadere tutti i casini di questa terra, ma alla fine non è successo niente."
Effettivamente non hanno fatto proprio nulla, se non incasinarmi la trama di Endarno-Phobos che poteva tranquillamente finire una volta per tutte con il numero scorso.


Bella la scena di Taranee che appicca fuoco al bagno.

Non sono assolutamente d'accordo, ma aprezzo la volontà di recensire.