19`di Campionato 2008/09 . SAV Vacallo: turno di riposo.

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!maro!
00lunedì 16 febbraio 2009 17:55




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!maro!
00lunedì 16 febbraio 2009 17:56




Le joueur genevois Mike Jefferson (à g.) lutte pour le ballon avec le Bâlois Amin Wright.
(© KEYSTONE )



Les Starwings s'imposent à Champel face aux Geneva Devils .






Monthey a réalisé une jolie opération en battant les Lugano Tigers .





si | 14.02.2009 |

Monthey a réalisé une jolie opération en battant les Lugano Tigers lors de la 19e journée de LNA. Grâce à ce joli succès, les Valaisans font un pas en direction d'une place dans le Top 4. Fribourg Olympic assure face à Nyon (82-70).

Sans surprise, les Starwings se sont imposés 89-68 à Champel face aux Geneva Devils. Les Bâlois ont fait la différence lors d'une troisième période remportée 27-15. Le trio Coffin (18 points), Wright (22) et Thomas (17) ont pesé sans cesse sur la défense genevoise qui n'a jamais trouvé de solution.

Une entame de rencontre parfaite a permis à Monthey de prendre ses distances avec les Lugano Tigers qui sont désormais relégués à quatre points des Chablaisiens. Face aux Tessinois, Alston à une nouvelle fois brillé avec 28 points à son compteur. Menés de 15 points à la 17e minute, les Luganais sont revenus en fin de rencontre sans jamais repasser en tête.

Fribourg Olmypic a parfaitement réagi en deuxième mi-temps après vingt premières minutes compliquées (38-42). Fraîchement débarqué à la salle Sainte-Croix, Gillespie a fait bonne figure avec 12 points à son compteur. Quidome et Harrison (39 points à eux deux) ont fait forte impression face aux Nyonnais qui se sont principalement appuyés sur Holland (19 points) et Rahier (15).

Dans l'ultime rencontre de la soirée, Lausanne a battu MGS Grand-Saconnex 78-70.



© Edipresse Publications SA





PS.:

Per questa giornata di Campionato Svizzero ho riportato
volutamente la foto che pubblica la Tribune de Genêve ,
in quanto da' il senso preciso su quali binari si trovi
attualmente il ns. Basket Nazionale.

Non è diversa sicuramente da una qualsiasi che potrebbe
essere pubblicata su un giornale americano, rappresentando
le fasi di gioco di una non ben specificata partita tra due
squadre di College Universitario USA.

Il Basket Svizzero è veramente e malauguratamente ai passi
col mondo moderno o solo nell'unica realtà esistente del
Basket mondiale ???


ciao

maro




!maro!
00lunedì 16 febbraio 2009 17:58






E LA DIFESA?
Jean-Richard Volcy (al centro) spacca in due la dife­sa
bianconera, tallone d’ Achille di questo Lugano.
(foto Key)






I Tigers soffrono... il mal di trasferta! .






Bianconeri sconfitti a Monthey – Lontano dall’ Elvetico il Lugano ha vinto solo 3 volte

I ticinesi iniziano male l’incontro (24-11 dopo i primi 10 minuti di gioco) e non riescono a limitare in attacco lo scatenato Herman Alston, autore di 28 punti a 39 anni! .




In uno scontro vali­do per il terzo posto in classifica, i Lugano Tigers sono stati scon­fitti a Monthey per 89-85 e retro­cedono al 5. rango, sorpassati an­che dai Birstal Starwings che sa­bato sono andati ad imporsi a Gi­nevra per 68-89. Alla vigilia della trasferta in Val­lese, il coach bianconero Renato Carettoni aveva dichiarato che la sua squadra «deve imparare a vincere anche i trasferta» e la par­tita della Reposieux ha conferma­to che i ticinesi devono ancora migliorare molto il proprio ren­dimento lontano dalle mura ami­che dell’ Istituto Elvetico: le uni­che squadre che i Tigers hanno
In trasferta il Lugano ha vinto unicamente contro il Grand-Sacon­nex, il Ginevra ed il Massagno, ovvero le ultime della classe battuto fuori casa sono il Grand­Saconnex, i Ginevra Devils e la SAM Massagno ovvero le ultime tre formazioni della classifica. Sa­bato l’entrata in materia contro i «canarini» è stata catastrofica:so­lo 11 i punti segnati contro i 24 dei padroni di casa che in segui­to hanno saputo amministrare al meglio il proprio vantaggio. par­titi con il freno a mano tirato Stoc­kalper e compagni hanno poi progressivamente ridotto lo scar­to che li separava dai romandi senza però riuscire a riagganciar­li. La compagine di Ristic ha tro­vato – per l’ennesima volta in questa stagione – in Herman Al­ston il proprio leader. Il veterano statunitense (39 anni quest’an­no) è risultato praticamente im­marcabile ed ha segnato la bel­lezza di 28 punti, ai quali fanno aggiunti i 19 del canadese Jean­Richard Volcy e i 13 di un redivi­vo Gino Martinez. Tra le fila dei bianconeri troviamo i soliti cin­que del quintetto base in doppia cifra: ancora una volta il miglior marcatore della squadra di Ca­rettoni è risultato Josh Almanson, autore di 21 punti, ben coadiuva­to dal connazionale Kameron Gray (18 punti)e, a tratti, da Stoc­kalper (14) e Wells (16).
Il Lugano dovrà risolvere imme­diatamente il problema-trasfer­te: sabato prossimo, infatti, la truppa del presidente Cedraschi dovrà recarsi a Losanna per una partita secca valida per i quarti di finale di Coppa di Lega.

A.S.





© Corriere del Ticino


!maro!
00lunedì 16 febbraio 2009 17:59




Verginella cerca il blocco su Martinez al tiro
(KEYSTONE)





Fragile in attacco.





A Monthey il Lugano è mancato nei momenti cruciali .



di Giorgio Franchi


Monthey - Il Lugano sperava di tornare da Monthey con due preziosi punti che gli avrebbe­ro permesso di migliorare sen­sibilmente la sua classifica. Purtroppo l'obiettivo è fallito a causa soprattutto della contro­prestazione fornita in fase of­fensiva. Non è tanto l'imposta­zione ad aver bloccato i Tigers, quanto soprattutto la percen­tuale realizzativa. Insomma, nei momenti cruciali la palla non ne ha voluto sapere di en­trare.
Sull'altro fronte i vallesani hanno trovato in Alston, la loro migliore arma per affos­sare ogni speranza degli avver­sari. A 39 anni, il colored rie­sce ancora a fornire incredibi­li prestazioni. È da ormai mol­to tempo che il giocatore sta trascinando la squadra ed an­che ieri ha dato un'ulteriore dimostrazione delle sue indub­bie qualità. Nel primo quarto ha acceso la miccia ai suoi, che hanno chiuso con ben 13 punti di margine. Nel prosieguo del confronto Alston è sempre sta­to un preciso punto di riferi­mento, ben spalleggiato co­munque da Volcy, altro ele­mento interessante.
Il Lugano ha avuto il merito di non mai arrendersi, ha ten­tato l'inseguimento ed a due minuti dalla fine è pure riusci­to a due riprese ad arrivare a tre punti dai padroni di casa (73-70 e 76-73), ma sul più bello gli è mancata quella necessa­ria lucidità per agganciare in modo definitivo il Monthey. Peccato perché, come detto, una vittoria avrebbe permesso a Magnani e compagni di arri­vare anche al terzo posto. L'u­nica consolazione resta che, nel caso le due squadre doves­sero chiudere la regular sea­son a parità di punti, ad occu­pare una migliore posizione di classifica sarebbero i Tigers che nel match d'andata giocato all'Elvetico, hanno concluso con ben 21 punti di margine.


© laRegione Ticino


!maro!
00lunedì 16 febbraio 2009 17:59





Il massagnese Ollie Bailey (a terra) lotta
disperatamente per il pallone.
TI- PRESS/ REGUZZI





SAM Massagno da dimenticare.




Categorico coach Rezzonico: ‘Oggi davvero non c’eravamo, né con le gambe, né con la testa’

La compagine ticinese, inguardabile sotto tutti gli aspetti, letteralmente annullata dal Boncourt




SAM brutta ed inguardabile ieri al Palamondo nel match che la vedeva opposta al Bon­court, complesso di buon valo­re ma tutt’altro che irresistibi­le. Alla fine si sono imposti i giurassiani che, dominando la partita, hanno chiuso con 35 punti di margine.
Fosse stata la SAM vista al­l’opera contro gli Starwings, la partita avrebbe assunto una fi­sionomia ben diversa. Pur­troppo così non è stato: la squadra diretta da Rezzonico ha esibito una prestazione in­colore, sia dal punto di vista della concentrazione, che da quello tecnicotattico. In difesa troppi gli spazi lasciati agli av­versari, in fase d’impostazione pure molte carenze ( Angley non era in giornata), in avanti poi non ne parliamo visti gli errori al tiro in quantità indu­striale.
Alla fine il risultato non po­teva che essere quello, un pec­cato comunque la passività mostrata dai padroni di casa per quasi tutta la partita.
Nel primo quarto si è comin­ciato con sei palle perse in quattro minuti, poi il 3/ 12 al tiro nei primi 7 minuti dopo il buon avvio ( 5- 2). Il Boncourt non ha fatto altro che attende­re il primo momento buono per allungare subito il passo e chiudere sul 14-25 dopo la “tri­pla” di Angley allo scadere del decimo minuto.
Nel secondo quarto la musi­ca non è cambiata, ad un certo punto coach Rezzonico ha tolto Angley sostituendolo con il giovane play Lombardini. La squadra si è come risvegliata e con un bel break di 12-5 è pas­sata dal 17-46 al 29-46. Una rea­zione che poteva far sperare in una partita più equilibrata ed invece, a rovinare definitiva­mente la festa c’ha pensato Fahnbulleh. Inserito dall’alle­natore Le Minor, il colored ha iniziato il suo show personale, firmando in questo parziale 15 punti (6/6 da 2 e 1/1 dalla lun­ga distanza). Il vantaggio dei romandi è tornato a lievitare fino a toccare due volte +26 (39- 65 al 25’ 30” e 43- 69 al 27’ 41”). Poi il finale senza più sus­sulti, il Boncourt ha toccato la punta massima al 7’ al 36’ 05” (+40, 53-93) poi ha allentato leg­germente la mossa chiudendo come detto a + 35. Una brutta serata, da dimenticare per i massagnesi.
Volto scuro (e non poteva es­sere differente) per Coach Rez­zonico: « Non c’eravamo assolu­tamente né con le gambe e nem­meno con la testa. Salviamo soltanto i tre minuti del secondo quarto. Il Boncourt non ha fat­to altro che sfruttare i nostri er­rori. Non possiamo e non dob­biamo terminare la stagione in questo modo, bisogna essere sempre aggressivi e determina­ti ».
Soddisfatto invece l’allena­tore dei romandi Olivier Le Minor: « In settimana avevo detto ai ragazzi che la SAM quando gioca al massimo delle sue possibilità sa essere minac­ciosa. La squadra ha così gioca­to concentrata ed aggressiva per almeno 35 minuti. C’è stato un piccolo calo nel secondo quarto, ma in generale siamo riusciti a controllare la situa­zione senza problemi fino alla fine ».
Arrabbiato invece il presi­dente della SAM Luigi Bru­schetti: « I nostri giocatori han­no deluso in tutti i sensi, suben­do un’umiliazione e mancando di rispetto nei confronti del pubblico che è venuto a vedere la partita. Non ne potevo più ed aspettavo il 40’ per chiudere questa brutta serata, terminata in un silenzio irreale. Simili prestazioni non le voglio asso­lutamente più vedere ».



© laRegione Ticino



!maro!
00lunedì 16 febbraio 2009 18:00





Brody Angley (a sin.) cerca di farsi largo.
(foto Nicola Demaldi)



Un Massagno «senza testa né gambe»



Contro il Boncourt è stato un vero calvario: alla fine sono 33 i punti di scarto

Ieri al Palamondo l’unica squadra sul terreno da gioco è stata il Boncourt, che mercoledì ospiterà la SAV Vacallo per le semifinali di Coppa Svizzera. I ticinesi sono stati surclassati – Luigi Bruschetti: «Ho provato vergogna»




Prima della par­tita con Boncourt il presidente Bruschetti aveva definito il 9. po­sto come obiettivo stagionale per la sua SAM (reduce da due con­vincenti prestazioni contro Bir­stal e Olympic); ebbene, il match con i giurassiani ha detto che per Savage e compagni la strada ver­so tale meta è ancora tutta in sa­lita. La sfida domenicale contro la squadra di Le Minor ha infatti mostrato il lato peggiore dei tici­nesi, che hanno abbinato ai ben noti limiti tecnici un’apatia non certo adatta ad una squadra che ha finora fatto dell’agonismo il suo punto di forza («Si vedeva che non erano in forma», conferma Jaquier a fine partita).
Difficile trovare tra i protagonisti qualcuno che si sia salvato da questa condizione. Angley non ha fatto girare la squadra e rara­mente ha attaccato il canestro, e quando ci ha provato non ha ca­vato nulla di buono; poco più ag­gressivo è parso Savage, ma con risultati non certo differenti dal connazionale, anzi. Il migliore de­gli americani è così stato Grimm: seppur a corrente alternata, il centro della SAM ha provato a fa­re la voce grossa sotto canestro più volte, utile però solo ad evi­tare un passivo ancora più pesan­te. Male, insieme agli stranieri, tutti gli altri. Censi è partito forte ma si è spento presto, Balletta, Rey e Stevens raramente si sono visti mentre Fässler è parso spes­so un pesce fuor d’acqua. Le uni­che buone notizie sono arrivate dal giovane Lombardini. Gettato nella mischia da Rezzonico poco dopo la metà del secondo quarto sul –23 al posto di un evanescen­te Angley, il giovane play ha ri­sposto sfoderando una prestazio­ne tutta cuore e grinta (e forse qui qualche «veterano» avrebbe qual­cosa da imparare...).
E non è forse un caso che con lui a tenere il campo più che digni­tosamente i massagnesi hanno vissuto il miglior momento del­la partita.
Partita che per l’appunto ha det­to ben poco per quel che riguar­da la sua evoluzione. In vantag­gio solo all’inizio (5-2 al 3’) Mas­sagno è finito sotto presto (9-22 al 9’) senza mai più riprendersi (vedi anche altri parziali). Così, se Rezzonico è amareggiato («Peccato, mancavano testa e gambe, non possiamo pensare di vincere così»), il presidente Bru­schetti non digerisce la prestazio­ne della SAM : «Non vedevo l’ora che finisse la partita, il palazzetto era silente, ho provato vergogna nei confronti del nostro pubbli­co. Mi auguro che serva da lezio­ne affinché qualche giocatore si decida a preparare meglio le par­tite, perché è un loro dovere!».
Meglio allora che questa «reden­zione » sia immediata, in vista de­gli impegni con Meyrin e Gine­vra, se non altro per fare onore a questo finale di campionato.

Mattia Meier



© Corriere del Ticino



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