Addio Aldo Maldera

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lucaDM82
00mercoledì 1 agosto 2012 15:40
Lutto nel mondo del calcio, in particolare per Roma e Milan. E’ scomparso all’età di 59 anni Aldo Maldera, terzino campione d’Italia con i giallorossi di Nils Liedholm.
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RIP...
l'ho sentito spesso in radio,mi sembrava una persona seria e cordiale,legatissimo alla Roma.E da quel poco che ho visto un calciatore di alto livello.
Sound72
00mercoledì 1 agosto 2012 15:58
mi dispiace davvero tanto!R.I.P.

ero pure allo stadio l'anno del secondo scudetto quando vincemmo col Pisa 3-1 e segnò pure lui..

se solo fosse stata una cosa seria sta Hall of Fmae si sarebbe meritato una citazione..2 anni ma da protagonista vero.

dopo Di Bartolomei, il presidente Viola e Liedholm un altro pezzo di quella grande Roma che se ne va.. [SM=g28000]


lucaDM82
00mercoledì 1 agosto 2012 16:17
petrucci ha detto che viveva a fregene.Si era sentito male,hanno provato a operarlo alla testa oggi ma non c'è stato niente da fare.E' successo tutto all'improvviso.
Sound72
00giovedì 2 agosto 2012 09:47
lucaDM82
00giovedì 2 agosto 2012 12:34
Il Romanista ha pubblicato l'intervento di Aldo Maldera per il libro su Daniele De Rossi - Il mare di Roma - di nemmeno tre anni fa: «Ho giocato più di cinquecento partite da professionista, ho vinto col Milan lo scudetto della stella, con la Roma quello più bello. Ho segnato quasi quaranta gol in serie A giocando da difensore in quegli anni, sono stato in Nazionale, ho preso il posto a Schnellinger, ho avuto per compagni Rivera e Falcao, sfidato e battuto Maradona e Platini, avuto i più grandi allenatori, ho vissuto e vivo ancora nel calcio, ma ho un rammarico: quello. Ce l'avrò sempre. Quella partita. Roma-Liverpool finale di Coppa dei Campioni nel nostro stadio, il 30 maggio 1984. Dopo aver perso io ricordo il silenzio e la costernazione della gente, la nostra. Eravamo distrutti. Quella partita ha segnato un destino, l'avessimo vinta sono sicuro che tutti gli anni a venire sarebbero stati diversi per la Roma. Eravamo distrutti. E io ogni volta rivedo quell'ammonizione di Vautrot in semifinale col Dundee... Resterà l'unico rimpianto di una carriera che è stata splendida e fortunata, soprattutto perché ho potuto vestire questa maglia. Quando la indossi capisci che vuol dire, quanto è differente dalle altre e non è retorica. Io non ho mai visto tanto amore nei confronti di una squadra come a Roma. Mi ricordo che dopo il Liverpool dovevamo giocare una partita di Coppa Italia contro il Milan all'Olimpico, quando siamo entrati in campo non credevamo a quello che vedevamo: c'era uno stadio pieno. Stavano lì a cantare per la Roma. Ho i brividi anche adesso al ricordo. Io sono nato a Milano, ho vinto col Milan, sono arrivato tardi a Roma ma ho scelto di restarci per sempre perché non sono più milanese, ma sono romano. E romanista».
alessandro.spqr
00giovedì 2 agosto 2012 13:14
Davvero commoventi le parole di Maldera. Mi rendono ancora più orgoglioso di essere romano e romanista. Noi non siamo tifosi occasionali, la roma ce l'abbiamo dentro nell'anima come una seconda mamma. Grazie Aldo!!!
er.principe77
00venerdì 3 agosto 2012 10:41
Senza essere ipocriti purtroppo fà parte di quella generazione di atleti a cui spesso,a loro insaputa,venivano somministrati farmaci dannosi.Credo sia stata una persona molto lontana da questo mondo del pallone,discreta e silenziosa e per questo ha tutta la mia stima..R.I.P
giove(R)
00venerdì 3 agosto 2012 16:37
un'assenza che si fa sentire quasi come quel 30 maggio 1984...
grazie di tutto baffone
ti voglio bene
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