Cantautori Novissimi. Canzone d'autore per il terzo millennio.

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PaoloTalanca
00mercoledì 17 settembre 2008 18:14
Segnalo qui l'uscita più o meno ufficiale del mio secondo libro dal titolo Cantautori Novissimi. Canzone d'Autore per il Terzo Millennio.



CANTAUTORI NOVISSIMI. CANZONE D'AUTORE PER IL TERZO MILLENNIO

Prefazione di Enrico de Angelis

Interviste a Roberto Vecchioni e Gianmaria Testa.


Il libro tratta i cantautori migliori che ci sono in Italia e cerca di spiegare i motivi per cui alcuni di essi abbiano poca fama: Marco Ongaro, Alessio Lega, Max Manfredi e Isa, oltre ad altri che vendono decisamente di piu', come Samuele Bersani, Simone Cristicchi, Carmen Consoli e Vinicio Capossela.

Il volume ha una chiara discendenza di metodo dal libro di Alfredo Giuliani I Novissimi. Poesie per gli anni Sessanta, che apri' la stagione della neoavanguardia. Nel libro e' presente una prefazione del direttore artistico del Premio Tenco, Enrico de Angelis, un saggio di Marco Di Pasquale dal titolo Due avanguardie musicali, una intervista introduttiva a Roberto Vecchioni e una conclusiva a Gianmaria Testa, oltre alle analisi di una canzone esemplare per i cantautori sopracitati e a un nono capitolo in cui si traccia un panorama vasto di una canzone d'autore tutt'altro che in crisi.
Dalle interviste è venuto fuori un percorso, una strada che parte dalla fiera, resistente e rivoluzionaria disillusione di Vecchioni e arriva all’esperienziale, ragionata e genuina fiducia di Testa, come a disegnare un panorama di speranza che non a caso ho voluto far rappresentare dai nove capitoli antologici, che contengono esemplari proposte di ascolto per i cantautori che meglio incarnano l’essenza artistica d’avanguardia dei Novissimi.

Dalla prefazione di Enrico de Angelis, che nel 1969 per primo uso' l'espressione "Canzone d'Autore":

«Paolo Talanca, dopo aver per fortuna ricordato per l’ennesima volta che non ci sfugge la circostanza che tutte le canzoni hanno un autore e dunque non e' li' il punto, spiega persino a me stesso ragioni piu' approfondite, offrendomi chiavi di lettura che certo, in quel lontano 1969, non immaginavo. I “novissimi” che Talanca rintraccia sono quelli che, a partire dai primi anni del terzo millennio, hanno aggiunto avanguardia ad avanguardia, grazie anche alle possibilita' offerte dalle tecnologie odierne per poter “creare in totale indipendenza artistica”. L’autore applica la logica e la terminologia dei poeti “novissimi” ad alcuni nostri selezionatissimi cantautori dei tempi recenti, in quanto tali successivi ai “novi” che cambiarono la canzone all’inizio degli anni Sessanta. […] Dunque una nuova epoca, anzi novissima, che il nostro autore si augura “meno triste e faticosa” della precedente, potendo così bandire una volta tanto il luogo comune della “crisi in atto”. Come non associarci?»

*

Per adesso è tutto. Motivi di piattezza agostana, di vacanze di distributori e di mezza Italia mi hanno spinto a segnalare solo adesso l'uscita del libro.
Dovrebbe già trovarsi nelle librerie, in tutte le Feltrinelli almeno e nelle migliori comunque.
Anzi, vi chiedo di segnalare qualche mancanza, se vi va.
Ad ogni modo i volume è ordinabile di sicuro in pochi giorni.

Le presentazioni (un po' in tutta Italia) riprenderanno alla fine di settembre e le segnalerò qui, sperando di fare cosa gradita.

Ora metto alcuni link e il mio space:
www.ibs.it/code/9788862730907/talanca-paolo/cantautori-novissimi-canz...
www.bastogi.it/lm_739.htm
www.myspace.com/talancapaolo
PaoloTalanca
00giovedì 25 settembre 2008 14:07
Se magari qualcuno si trova in vacanza a Montesilvano [SM=g27790]

nottesevera
00mercoledì 1 ottobre 2008 15:15

Se Cristicchi è un cantautore, io sono Bob Dylan.
Antonio Piccolo
00mercoledì 1 ottobre 2008 15:39
Re:
nottesevera, 01/10/2008 15.15:


Se Cristicchi è un cantautore, io sono Bob Dylan.



Argomentazioni degne di Socrate.


nottesevera
00mercoledì 1 ottobre 2008 17:09
Mi scuserai, ma sono un fottuto amante della sintesi.
Come quella di certi cognomi.
Antonio Piccolo
00giovedì 2 ottobre 2008 02:10
Re:
nottesevera, 01/10/2008 17.09:

Mi scuserai, ma sono un fottuto amante della sintesi.
Come quella di certi cognomi.



Dimentichi che sei anche uno attaccato ad un consolidato repertorio.

Comunque sì, ti scuso.



PaoloTalanca
00giovedì 2 ottobre 2008 10:31
Re: Sintesi... questo mostro strano
nottesevera, 01/10/2008 17.09:

Mi scuserai, ma sono un fottuto amante della sintesi.



Sintesi... cazzarola, anche qui però: non potresti argomentare un po' meglio? Che tipo di sintesi? Ti rifai alla semantica corrente, all'etimologia o a qualche applicazione pratica di qualche pensatore del passato? O - disgraziatamente - a una tua rivisitazione del concetto?

Sai, altrimenti più che sintetico rischi di diventare superficiale...


nottesevera
00giovedì 2 ottobre 2008 11:13

Per Cristicchi parlano ampiamente le sue canzoncine:
acqua corrente, cartapesta sotto al temporale, cose da poco sulla bocca del niente.

Nella speranza che quell'acqua corrente non vi faccia pensare troppo a ritirate vicine e lontane, mie care madamine nere, vi riverisco e torno ad ascoltarmi "Tell Tale Signs".
pippo.Brescia
00giovedì 2 ottobre 2008 12:03
Re:
nottesevera, 02/10/2008 11.13:


... torno ad ascoltarmi "Tell Tale Signs".



l'avevi ordinato? Esce domani, credo.

PaoloTalanca
00giovedì 2 ottobre 2008 12:48
Re:
nottesevera, 02/10/2008 11.13:


Per Cristicchi parlano ampiamente le sue canzoncine:
acqua corrente, cartapesta sotto al temporale, cose da poco sulla bocca del niente.



Più o meno come le tue frasette ad effetto, se mi consenti.
Anzi, anche se non mi consenti.
Ci ho messo due anni a scrivere il libro e in 180 pagine non ho fatto altro che cercare di dimostrare le mie tesi.
Capirai che le tue simpatiche metaforine senza un briciolo di approfondimento mi creano una ilare e gioconda sensazione d'inconsistenza.

O no? [SM=g27791]

.Vanilla.
00giovedì 2 ottobre 2008 13:39
Anche a me Cristicchi non convince granché ed anche io non includerei la sua musica in quella d’autore. Premettendo il fatto che la mia è un’opinione personale (gusto e non tèsi) e che parlo da fruitrice di musica e non da critica musicale, trovo i testi di Cristicchi alquanto scontati, pieni zeppi di retorica, penosamente ripiegati sul lacrimevole, con una perversa tendenza (maldestramente mascherata dall’"impegno") al tormentone. Ciò detto per i testi, non mi piace nemmeno la musica che, semplicemente, non trovo musicale.
nottesevera
00giovedì 2 ottobre 2008 14:33

E non ti sono bastati due anni per capire che uno che ha scritto "Studentessa universitaria" e altre assortite corbellerie non ha niente da spartire con gente come Capossela?
Rimango sinceramente basito.
PaoloTalanca
00giovedì 2 ottobre 2008 20:49
Re:
.Vanilla., 02/10/2008 13.39:

Anche a me Cristicchi non convince granché ed anche io non includerei la sua musica in quella d’autore. Premettendo il fatto che la mia è un’opinione personale (gusto e non tèsi) e che parlo da fruitrice di musica e non da critica musicale, trovo i testi di Cristicchi alquanto scontati, pieni zeppi di retorica, penosamente ripiegati sul lacrimevole, con una perversa tendenza (maldestramente mascherata dall’"impegno") al tormentone. Ciò detto per i testi, non mi piace nemmeno la musica che, semplicemente, non trovo musicale.



E' una opinione legittima. Cristicchi dà sicuramente il meglio di sé negli spettacoli dal vivo, impostati come eventi in cui è importante l'aspetto "teatrale" legato alla canzone.
Per il percorso che ho scelto nel mio libro, Cristicchi è poi un punto fondamentale se si pensa che a me nel capitolo introduttivo (che è poi il nocciolo del lavoro) interessa capire in che modo la canzone d'autore sia stata accantonata negli anni Ottanta e in che modo questa abbia resistito, fino alla rivoluzione di internet e alle nuove possibilità.
In questo senso, l'avanguardia è aver compreso che musica d'autore è altro dal pop, rivendicare una differenza ed esprimerla.
In questa direzione, canzoni come "Vorrei cantare come Biagio Antonacci" è semplicemente e genialmente - non dico bella o brutta - l'incarnazione dell'avanguardia.
Ti consiglio poi di ascoltare "Ombrelloni" e la "Telefonata per l'estate" che la precede, per farti una idea più precisa su Cristicchi e i tormentoni.

Cristicchi è molto di più di "Ti regalerò una rosa"; soprattutto, l'ho inserito nel libro - a parte l'unicità della sua carriera discografica, in grado, da sola, di rappresentare l'enorme dicotomia tra pop e canzone d'autore - soprattutto perché mi premeva rappresentare al meglio tutte le possibilità artistiche della canzone d'autore: se con Bersani rappresentavo armonia e melodia mai banali, con Capossela la capacità tecnica di raccontare una storia e usare al meglio le armi che il cantautore padroneggia nella scrittura e conseguente esecuzione, con Cristicchi evidenzio l'aspetto performativo, indispensabile per quest'arte e che viene direttamente dai francesi, da un Brel, codificato definitivamente in Italia da Gaber.

Il libro ha un percorso e ognuno degli otto cantautori rappresenta un modo diverso di guardare alla canzone d'autore, oltre che un modo diverso di arrivare al pubblico tramite "vite discografiche" complementari.
Sono stati certosinamente scelti; certosinamente e in maniera speculare in quanto a fama.

Sono curioso di vedere, infine, Cristicchi, come dico alla fine del capitolo a lui dedicato, alle prese con la canzone popolare o popolaresca.
PaoloTalanca
00giovedì 2 ottobre 2008 21:04
Re:
nottesevera, 02/10/2008 14.33:


E non ti sono bastati due anni per capire che uno che ha scritto "Studentessa universitaria" e altre assortite corbellerie non ha niente da spartire con gente come Capossela?
Rimango sinceramente basito.



Beh, rimani pure basito, chettedevodì?
Sei etimologicamente presuntuoso; il libro ha un percorso (come ho spiegato poco sopra) e nella parola "Novissimi" stanno diversi aspetti imprescindibili attraverso i quali rapportarsi con ii nomi scritti in cima al libro.

Tu il libro non l'hai letto; quindi che ne sai?

Sei lì che giudichi a priori, fai lo spiritoso leggendo una facciata. Per me questi due sono stati anni di ricerca, giusto per non scrivere puttanate come si fa per troppa critica alla canzone. Sono stati anni di ricerche impegnative e che hanno portato a un filo logico preciso, a un discorso - opinabile se si vuole - il più possibile coerente.

Il tuo atteggiamento - che non è con cognizione di causa, altrimenti il discorso sarebbe moooolto differente - è semplicemente di uno che apre la bocca e le dà fiato.
Sei superficiale e cerchi frasi ad effetto. Sei presuntuoso, spocchioso e arrogante (anche qui l'etimo aiuta): tutte qualità per cui non vado pazzo.

[SM=g27789]
GreatGig
00giovedì 2 ottobre 2008 23:23
Non voglio entrare nella polemica su Cristicchi, che non conosco a sufficienza per giudicare, anzi, invito tutti a moderare i toni.

Solo una considerazione sulla canzone più commerciale e conosciuta di Cristicchi (cioè "Ti regalerò una rosa"): il fatto che un pezzo con l'arpeggio "portante" fotocopiato spudoratamente da Sting ("Shape of my hearth", 1993), un testo poco più che mediocre in sostanza parlato e un ritornello trito e ritrito sia riuscito a vincere Sanremo, è uno dei sintomi dello squallore in cui versano Sanremo e la musica "mainstream" oggi in Italia. Lo stesso Paese dove si glorificano i Vasco e i Ligabue, eccetera eccetera eccetera.

Paolo, passa per Napoli! [SM=g27789]
nottesevera
00giovedì 2 ottobre 2008 23:31

Visto che anni di ascolti di un certo tipo sono valsi a nulla, questa notte mi inginocchierò a fianco di Enrico IV e cercherò nei tuoi occhi, magari un po' più belli di quelli della Grancontessa di Canossa, la scintilla che, liberandomi, mi permetterà di affermare con cognizione di causa che Cristicchi e la canzone d'autore non si sono mai baciati.



PaoloTalanca
00venerdì 3 ottobre 2008 10:45
Re:
GreatGig, 02/10/2008 23.23:

Non voglio entrare nella polemica su Cristicchi, che non conosco a sufficienza per giudicare, anzi, invito tutti a moderare i toni.

Solo una considerazione sulla canzone più commerciale e conosciuta di Cristicchi (cioè "Ti regalerò una rosa"): il fatto che un pezzo con l'arpeggio "portante" fotocopiato spudoratamente da Sting ("Shape of my hearth", 1993), un testo poco più che mediocre in sostanza parlato e un ritornello trito e ritrito sia riuscito a vincere Sanremo, è uno dei sintomi dello squallore in cui versano Sanremo e la musica "mainstream" oggi in Italia. Lo stesso Paese dove si glorificano i Vasco e i Ligabue, eccetera eccetera eccetera.

Paolo, passa per Napoli! [SM=g27789]



mmm, non avevo mica intenzione di offendere, anzi: cercavo la descrizione etimologicamente più adatta. Le dichiarazioni sono lì a dimostrarlo.
D'altronde le avanguardie sono sempre difficili da digerire e, mentre ripenso a quanti schifano le poesie di Sanguineti o Balestrini e rimpiangono gli ottocenteschi Prati e Aleardi, mi accorgo di come sia singolare che solo Max Manfredi, Marco Ongaro e Cristicchi abbiano mai parlato dello schifo della discografia dentro a una canzone.
Ma per lo squallore di Sanremo non c'era mica bisogno della prova "Ti regalerò una rosa" [SM=g27800]

Su Napoli ci stiamo lavorando [SM=g27790]
Antonio Piccolo
00venerdì 3 ottobre 2008 11:27
Re: Re:
PaoloTalanca, 02/10/2008 21.04:



chettedevodì?




Paolo, la tua bella penna ha destinatari e lettori più degni. Risparmia energie per loro. [SM=g27789]

.Vanilla.
00venerdì 3 ottobre 2008 11:58
Non conosco Cristicchi nelle sue performance live, quindi non posso dir nulla su questo. Le due canzoni che hai citato invece, Paolo, le avevo già ascoltate (ai tempi di "Vorrei cantare come Biagio Antonacci" ascoltai tutto il cd) e non le avevo trovate geniali personalmente, anzi, abbastanza sempliciotte, ed il tema non è nuovo. Per come la vedo io Cristicchi non ha nulla a che vedere con l'avanguardia.
Comunque, sono solo punti di vista differenti ed evidentemente, su Cristicchi, non siamo d'accordo...amen [SM=g27789]
Non volevo sminuire il tuo lavoro, rispettabilissimo, e sono desolata se, involontariamente, l'avessi fatto. In bocca al lupo.
nottesevera
00venerdì 3 ottobre 2008 12:08
E sia: per il Gran Ballo del tuo libro, Cristicchi è un cantautore tra i più innovativi, colti e geniali!
Ma dopo, non sarà certo colpa mia se i topi mangeranno zucca, cellulosa e canzoni.

Colui che, per non perdersi in piccolezze, scelse felicemente
di essere infimo e inadeguato.
PaoloTalanca
00venerdì 3 ottobre 2008 13:15
Re:
nottesevera, 03/10/2008 12.08:


Ma dopo, non sarà certo colpa mia se...



Ahhhh... ecco... il tuo è un senso di colpa patologico che ti obbliga allo scomodo convincimento che assumerti le derivazioni di tutti i mali che affliggono il globo terracqueo sia un dovere.

Non preoccuparti, ci sono dei rimedi, sai? Il primo è finirla con la quotidiana e viziosa abitudine di fissare il proprio ombelico; il secondo potrebbe essere quello di documentarsi rispetto a ciò che si dice. Ma non preoccuparti, è un secondo stadio che verrà col tempo in maniera pressoché naturale.

[SM=g27790] [SM=g27790] [SM=g27790]

nottesevera
00venerdì 3 ottobre 2008 14:16
Ma roba da matti!
Uno sarà pure libero, dopo aver ascoltato diversi suoi brani, di non ritenere Cristicchi un cantautore, o no?
O tutti, pur di non rovinare l'immagine che riflette il tuo specchio (ognuno fissa ciò che può), dovrebbero modificare i loro convincimenti?

Quanto al senso di colpa, mi sento in grado di rassicurarti: il disincanto non mi abbandonerà quando il tempo produrrà il disco più riuscito di questo autore, chiamandolo, in omaggio ai colpi di genio che ne hanno contrassegnato la produzione, "Oblio".

E comunque, mi sa che Adolfo si mosse per molto meno.
Fateci un pensierino...
=Samuele=
00venerdì 3 ottobre 2008 19:15
L'unica "interpretazione" che ho apprezzato di Simone Cristicchi è "Questo è amore", di Sergio Endrigo.
Non so se è dovuto dalla musica e dal testo e dall'arrangiamento scarno e malinconico.
La voce di Cristicchi mi ricorda quei bambini cresciuti e mai diventati adulti.
Come autore, non conosco bene tutta la sua produzione, fatta eccezione di alcune canzoni. I testi che ho letto li trovo un po' troppo semplici. Forse dipende dal fatto che sono cresciuto ascoltando Sergio Endrigo, Bruno Lauzi, Ernesto Bassignano, Francesco De Gregori, etc. che resto legato a questo tipo di cantautorato originale e irragiungibile che trovo i nuovi cantautori di oggi troppo "soporiferi" e "scontati".
Ciao.

Samuele
PaoloTalanca
00venerdì 3 ottobre 2008 22:49
Re:
nottesevera, 03/10/2008 14.16:

Ma roba da matti!
Uno sarà pure libero, dopo aver ascoltato diversi suoi brani, di non ritenere Cristicchi un cantautore, o no?




Sì sì, stai tranquillo, quella è una libertà che nessuno ti tocca - e ci mancherebbe -, come ho scritto anche a Vanilla.

La libertà che non ti concedo è quella di ironizzare su di me, sulle mie scelte di metodo e sui miei due anni di ricerca SENZA aver letto il libro.

Per il resto, eufemisticamente non considero Balestrini il più grande poeta di tutti i tempi, né e Cristicchi il più grande cantautore; io parlo di avanguardia e di un preciso percorso concettuale.

Ma comunque, non mi sembra roba da matti: è un botta e risposta piuttosto consueto nei forum.
E siamo riusciti anche a non essere particolarmente pesanti.
A me piace parlare sempre con cognizione di causa, altrimento "mi taccio".
Tu, evidentemente, non usi fare allo stesso modo.
Pazienza [SM=g27789]
nottesevera
00sabato 4 ottobre 2008 11:47

Nel dire che le canzoni di Cristicchi sono cartapesta sotto il temporale non ci vedo alcuna ironia né su di te né sul tuo libro, che era, e rimane, lontano dai miei pensieri.
I messaggi poco simpatici, alcuni a dire il vero di una volgarità imbarazzante, sono stati ben altri.
Giugno78
00sabato 4 ottobre 2008 11:53
Re:
GreatGig, 02/10/2008 23.23:

Non voglio
Solo una considerazione sulla canzone più commerciale e conosciuta di Cristicchi (cioè "Ti regalerò una rosa"): il fatto che un pezzo con l'arpeggio "portante" fotocopiato spudoratamente da Sting ("Shape of my hearth", 1993), un testo poco più che mediocre in sostanza parlato e un ritornello trito e ritrito sia riuscito a vincere Sanremo, è uno dei sintomi dello squallore in cui versano Sanremo e la musica "mainstream" oggi in Italia. Lo stesso Paese dove si glorificano i Vasco e i Ligabue, eccetera eccetera eccetera.

Paolo, passa per Napoli! [SM=g27789]


parli sempre di fotocopiature da zucchero a jovanotti a Cristicchi ma non ti esprimi su De Gregori (non ricordo il tuo pensiero in merito alla discussione).
E' fuori discussione che Cristicchi faccia delle canzoni con dei testi abbastanza semplici, non elaborati che possono piacere o meno.
certamente è un cantautore, ma abbastanza mediocre se paragonato a quelli degli anni 60-70.
I Vasco e i Ligabue sono decisamente un gradino sopra Cristicchi, suggerirei di leggerti qualche testo di Ligabue (magari nn riesci ad ascoltarlo) e capirai che se viene glorificato un motivo ci sarà
Antonio Piccolo
00sabato 4 ottobre 2008 13:35
Re:
nottesevera, 04/10/2008 11.47:


I messaggi poco simpatici, alcuni a dire il vero di una volgarità imbarazzante, sono stati ben altri.



"Socrate" non è una parolaccia.

nottesevera
00sabato 4 ottobre 2008 13:41
Non c'è bisogno di parolacce per risultare volgari.
E tu e le tue patenti di dignità, ne sapete benissimo qualcosa.
PaoloTalanca
00sabato 4 ottobre 2008 14:18
Re:
nottesevera, 04/10/2008 11.47:


Nel dire che le canzoni di Cristicchi sono cartapesta sotto il temporale non ci vedo alcuna ironia né su di te né sul tuo libro,



Mi sembra che tu voglia fare la parte di quello intelligente; probabilmente lo sei anche, però non fare come fanno quelli che citano solo le parti meno esposte dei propri post.

"E non ti sono bastati due anni per capire che uno che ha scritto "Studentessa universitaria" e altre assortite corbellerie non ha niente da spartire con gente come Capossela?"

Senza aver letto il ibro e quindi senza sapere di cosa parli, queste sono parole di un imbarazzante senza precedenti (per te, sia chiaro, mica per me [SM=g27800])

dajè su [SM=g27789]

Ma preferireri chiuderla qui... proprio perché non hai cognizione di causa (e non sembri interessato ad averne), non è che mi interessi molto il nostro dialogo, in un thread che - fino a prova contaria - parla del mio libro.

Antonio Piccolo
00sabato 4 ottobre 2008 14:30
Re:
nottesevera, 04/10/2008 13.41:

Non c'è bisogno di parolacce per risultare volgari.
E tu e le tue patenti di dignità, ne sapete benissimo qualcosa.



Quanto tempo è che mi accusi di arroganza e presunzione con scritti arroganti e presuntuosi?



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