ELVIS' 1961 HAWAII BENEFIT CONCERT

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marco31768
00giovedì 31 agosto 2023 20:51

























ELVIS' HAWAII BENEFIT CONCERT

[Golden Archives Records. GA 200]
1978


Questo disco americano è, a dir poco, splendido! Le copertine che vedete, la raccontano tutta sulla bellezza di questo prodotto.
Siamo di fronte a uno dei dischi che sono rimasti nella storia della discografia pirata di Elvis, con una grafica splendida ed un inserto di sedici pagine, con immagini di ritagli di vecchi articoli di giornale, mozzafiato.
L'inner sleeve che contiene il disco riporta, a sua volta, ritagli di giornale. Sulla confezione era presente un adesivo che annunciava la presenza dell'inserto.
Il cartoncino della copertina è pesante e semi-lucido.
La label ha come immagine un forziere colorato, con scritte gialle e nere.
Il numero di matrice del vinile nero è GA-200-A/B
Il disco riporta, per la prima volta, lo spettacolo registrato amatorialmente alla Bloch Arena di Pearl Harbor, Hawaii, il 25 marzo 1978. La RCA lo avrebbe pubblicato solo due anni dopo nel cofanetto "Elvis Aron Presley".
Molti si sono chiesti da dove il pirata abbia preso il nastro... Ebbene, che ci crediate o no, esso proviene da un... contabile di Los Angeles !!!


LATO A:
01) Heartbreak hotel
02) All shook up
03) (Now and then there's) A fool such as I
04) I got a woman
05) Love me
06) Band introductions [non riportata nelle note della copertina]
07) Such a night
08) Reconsider baby
09) I need your love tonight

LATO B:
01) That's all right (mama)
02) Don't be cruel
03) One night
04) Are you lonesome tonight ?
05) It's now or never
06) Swing down sweet chariot
07) Hound dog


Nel 1979, sempre in USA, abbiamo una seconda edizione.
La sola differenza sta nell'inserto che in questa occasione è incollato fra la parte destra e sinistra del disco (che, ovviamente, si apre a libro).
Non è presente l'inner sleeve fotografico ma è completamente nero.
Il bootlegger è diverso in quanto proviene dalla Florida.



Approfitto della gentilezza di Paul Dowling che mi ha permesso di condividere la storia della creazione di questo LP.

«Il mio defunto ex socio San Theaker (alias Vic Colonna) aveva scritto un libro sulla nostra carriera di bootlegger. Non è mai stato pubblicato, ma un giorno potrebbe esserlo.





Questo è ciò che Sam disse del suo incontro con Joan Deary. Non l'ho mai condiviso con nessuno fino ad ora!
"Più ci pensavo, più sentivo che si trattava di un momento così storico che un bootleg non gli avrebbe reso giustizia. Solo pochi eletti avrebbero potuto godersi il concerto se lo avessimo pubblicato. E se la RCA avesse pubblicato l'album? Era così che si doveva fare, e con questo obiettivo presi appuntamento con Joan Deary, la donna incaricata di selezionare il materiale per gli album di Elvis.
Quando la chiamai, le dissi solo che avevo del materiale inedito di Elvis che la RCA non aveva, qualcosa che i fans avrebbero voluto ascoltare. Mi chiese di cosa si trattasse e io risposi: "Te lo dirò se insisti, ma preferisco farti una sorpresa". Continuai affermando che ero certo che sarebbe stata d'accordo sul fatto che questo album avrebbe avuto ancora più successo di quello della Capitol, la sua unica controparte. Stuzzicai la sua curiosità e fu fissato un appuntamento.
Naturalmente mi ero identificato come Sam Theaker, non come Vic Colonna. A quel punto, però, avevo la sensazione che la RCA sapesse chi fosse veramente Vic Colonna. Quando l'incontro finì, ne ebbi la certezza.
Nella tana di Nipper, quando ci trovammo faccia a faccia, lei mi ricordò lo stereotipo della maestrina zitella. Mi accolse con la bocca serrata, che sembrava aver appena morso un limone, il naso aquilino, i capelli tirati indietro in una crocchia, gli occhiali con la montatura nera, le scarpe di convenienza.
Joan era tetra e semplicemente curiosa; sospettavo che volesse vedere di persona questo tipo di bootlegger. La sua reazione non fu affatto tiepida fin dall'inizio; non fu minimamente entusiasta quando le descrissi il nastro del concerto alle Hawaii del 1961. Chiamò un tecnico, gli chiese di ascoltare il nastro e di tornare con la sua opinione. Le spiegai che all'inizio dello spettacolo c'erano stati dei problemi tecnici, come Elvis stesso aveva notato, ma che dopo pochi minuti tutto si era sistemato e il concerto era stato semplicemente incredibile.
Non c'era altro da fare che chiacchierare in attesa del ritorno del tecnico; feci qualche domanda a Joan sulle prossime uscite. Non ne aveva la minima idea, come se si trattasse di una questione banale di cui non si doveva parlare. A giudicare dalla produzione della RCA tra la fine del 1977 e il 1980, è ovvio che a nessuno importava. C'era un tesoro di materiale di Elvis che aspettava di essere estratto, ma la RCA non era interessata a scavare. Parlai del successo che la Capitol aveva avuto con la pubblicazione dei Beatles e di come ero sicuro che la RCA avrebbe potuto superarlo con un album di questa portata.
Il tecinco fece ritorno, affermò in modo brusco che la qualità della registrazione non era all'altezza degli standard della RCA e mise il mio nastro sulla scrivania di Joan e se ne andò; io rimasi seduto lì, sbalordito, e Joan disse: "Beh, allora credo che sia finita".
"Non ti piacerebbe ascoltarlo tu stesso?". Chiesi.
A quanto pare no. Fece una specie di espressione facciale a metà tra il ghigno e il sorriso e capii che la cosa non sarebbe andata oltre. Non con la RCA. I fans di tutto il mondo non avrebbero avuto il piacere di ascoltare questo concerto, ma a una manciata di fans sfegatati di Elvis, quelli della nostra mailing list, non sarebbe stato negato.
Era giunto il momento di rimettere in moto le ruote per un nuovo album. Questo album sarebbe stato diverso da qualsiasi altro; non solo avrebbe superato, ma avrebbe fatto vergognare qualsiasi bootleg mai creato.
Paul ebbe delle idee meravigliose e ci mettemmo al lavoro sul nostro progetto più ambizioso di sempre.
L'impegno che abbiamo profuso in questo album è stato di gran lunga superiore a qualsiasi altro. È stato un lavoro d'amore. Eravamo decisi a farlo sapere alla RCA, non c'è dubbio. Non solo mi ha stupito la scarsa considerazione che la RCA ha dato alla pubblicazione di questo album, ma mi ha anche fatto arrabbiare. Era ovvio che quello che volevano i fans non contava. Non per la RCA. Per noi sì"»
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