Secondo me si configurano due prospettive per il riutilizzo della linea costiera:
- una evoluzione del servizio ferroviario in chiave suburbana, con materiale rotabile nuovo, ma esercizio e circolazione di tipo ferroviario, mantenendo il transito di alcuni regionali da/per Savona sulla litoranea (ricordiamoci che in Italia un esercizio suburbano nel regolamento ferroviario non esiste).
- una trasformazione in metropolitana vera e propria (veicoli propri, sistema di distanziamento/segnalamento opportuno, nuovi regolamenti di esercizio) che comporterà un servizio decisamente migliore per il tratto urbano, ma la necessità di trasbordo per i passeggeri provenienti da fuori Genova.
Il tutto dipende da come RFI vorrà usare le sue infrastrutture e da come Comune/Provincia/Regione vorranno spingere verso l'una o l'altra soluzione. Ed in realtà potrebbero essere l'uno, l'evoluzione dell'altro.
In entrambi i casi, per arrivare ai tempi di sosta pari a quelli del filmato, sarà necessario incrementare il numero di fermate e aumentare la frequenza dei treni: più fermate = meno passeggeri a fermata, più treni = meno passeggeri a treno da incarrozzare.
Per quanto riguarda i treni, non sono completamente d'accordo con Claudio. Gradualmente si potranno ricostruire le banchine ad altezza treno ed avere così un piano unico di calpestio, dentro e fuori dai treni. Per gli interni io ho sempre in mente il modello di EOLE e/o ALTEO della RER di Parigi: negli spazi più distanti dalle porte (quindi al piano di sopra) i posti a sedere (per i passeggeri che partono da Voltri e arrivano a Brignole :-) ); negli spazi più vicini alle porte i posti in piedi per quelli che fanno poche fermate. Se devo stare a bordo solo poche fermate non vado ad arrampicarmi al piano di sopra per sedermi e vedrai che i ridotti tempi di sosta alle fermate saranno un ottimo deterrente per quelli che si attardano per scendere...
Mi auto censuro. Il mio intervento è OT, lo copio da un'altra parte
[Modificato da cliobini 21/11/2006 20.33]