Un progetto della Nasa converte i dati in suoni per avere più informazioni scientifiche
Diventano musica i dati delle missioni spaziali che studiano nelubose e galassie: non è solo una curiosità, ma una linea di ricerca promossa dalla Nasa per avere maggiori informazioni scientifiche utilizzando anche l'analisi delle frequenze.
La tecnica traduce in note le informazioni raccolte da missioni come l'Osservatorio a raggi X Chandra, il telescopio spaziale Hubble e il telescopio spaziale Spitzer. Il progetto è guidato dal Chandra X-ray Center nell'ambito del programma
Universe of Learning della Nasa.
Fra le osservazioni trasformate in musica vi sono quelle relative all'ammasso di galassie chiamato
Bullet Cluster, che ha fornito la prima prova diretta della materia oscura, la misteriosa componente invisibile che occupa il 25% dell'universo. I raggi X di Chandra mostrano dove il gas caldo è stato strappato via dalla materia oscura. I dati relativi alla materia oscura sono rappresentati dalle frequenze più basse, mentre i raggi X sono assegnati alle frequenze più alte.
Sound del Bullet Cluster
Sound della Nebulosa del Granchio
Sound della Supernova 1987A
Tornano a mente le parole del poeta Davide del Salmo 19:1-4:
I cieli proclamano la gloria di Dio;
il firmamento annuncia l’opera delle sue mani...
Non dicono nulla, non proferiscono parola,
la loro voce non si ode,
eppure il loro suono si è diffuso in tutta la terra,
e il loro messaggio fino ai confini della terra abitata.