Fuoco della Sera

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Arya Thoreaux
00lunedì 21 maggio 2012 21:19
*Il pomeriggio primaverile si avvia alla sua fine. Il sole calante dietro l'imponente Aetna illumina di raggi rossicci tutto il verde delle vallate che si stendono ai suoi piedi. La città di Akis è silenziosa: solo pochi passanti solcano la strada polverosa. Piccole case di legno ne ricoprono il suolo, e anch'esse illuminate dal rosso del sole morente paiono brillare d'un arancio focoso, che riscalda tutt'intorno. Una tra le casupole è più altra delle altre e reca l'insegna sbiadita, solcata sul legno, che dice ''Taverna del Vulcano''. Anch'essa è illuminata dalla luce del sole e l'uscio aperto illumina in modo soffuso l'interno.
Il bancone è vecchio e scalfito, ed è chiaro che il luogo ha passato da molto i suoi tempi d'oro. Ed oltre ciò, nel luogo regna un silenzio innaturale. Sembra non esserci nessuno all'interno, quando da dietro il bancone Arya si solleva in piedi posandovi sopra un boccale di idromele appena riempito. Prendendolo in mano ed oltrepassando il bancone, cammina verso il centro della stanza e sceglie uno dei tavoli vicino all'uscio, il più illuminato di tutti. Vi pone sopra la spada sguainata come d'abitudine, e incrociando le gambe inizia a sorseggiare l'idromele nel boccale.

Trascorre quasi un'ora nel silenzio. Appena cala il buio, si alza per chiudere l'uscio e accendere delle candele qua e là. La notte è più buia del nulla, con un'invisibile Luna nera. Mentre si risiede tira fuori la pipa, e inizia a prepararla, per poi accenderla. Alza lo sguardo al tetto, fissando le travi di legno, com'è solita fare. Distende le gambe e impugna l'elsa della spada, posandosela sul grembo. Poi, spezza il silenzio sussurrando*

Ah...tanti anni per loro.
Eppur per me, così pochi...

*silenzio*

Quanti ha ospitato questo luogo,
quante storie conosce...
Quanti hanno bevuto da questi boccali e
quanti avevano seggio al medesimo tavolo...

*silenzio*

Ora...
il passato è quasi effimero...
le tracce spesso si cancellano e s'offuscano...
e molte e giusto diritto, magari..

*silenzio*

E allora...
cos'è importante...e cosa ne resta...
Cosa ne resta di chi è cenere,
cosa ne resta delle parole urlate,
e sussurrate...

*silenzio*

Tu...
solo tu puoi darmi risposte...
perchè è attorno a te che gira tutto...
questo.

*silenzio*

Oh, e se fosse così io...
tutto sarebbe come riversato...
Diventerebbe nulla...
eppure, lo diventerebbe davvero mai?

*silenzio. Prende una pergamena legata attorno con un legaccio verde di strana fattura. La tiene in mano, guardandola.

Se cosi fosse...
potessi almeno rivedere alcuni di loro
ancora una volta...
rivedere e parlare ancora una
volta con Vanehim, prima...

*dispiega la pergamena e la legge in silenzio.
Finito di farlo la richiude e la ripone tra le pieghe della sua casacca. La pipa, ormai finita è adagiata sul tavolo di legno. Arya prende il boccale mezzo pieno, e lo vuota d'un sorso. Rinfodera la spada, si alza e va verso il retro del bancone. Versa dell'acqua in un bacile di coccio scuro, e lava il boccale dal quale ha bevuto. Mentre lo ripone sulle mensole della taverna inizia ad intonare debolmente un canto*

''Uich gwennen na 'wanath ah na dhín.
An uich gwennen na ringyrn ambar hen.
Boe naid bain gwannathar,
Boe cuil ban firitha.
Boe naer gwannathach...''


*ritorna al suo tavolo e riprende la sua pipa. Poi inizia a spegnere tutte le candele. Avendo finito, sguaina la spada. Prende dall'ingresso un lungo mantello che nel buio è incolore.
Apre l'uscio scrutando la strada. Uscendo con il cappuccio calato sul viso, chiude la porta e s'avvia per la Strada maestra.*
Elfrido.Gudhert
00lunedì 28 maggio 2012 08:57
Il ragazzo, passando da quelle strade in cerca del suo cugino, sente parole indistinte dall'interno della taverna illuminato. Si appresta sospettoso a vedere cosa succede, afferrando bene la sua ascia e la sua lancia corta, ma prima di giungere all'uscio la luce della taverna si spegne e una figura che sembra uscita direttamente dai miti esce, mettendosi un mantello incolore
Arya Thoreaux
00lunedì 28 maggio 2012 16:35
*avvertendo i passi sul selciato e notando le armi impugnate dalla figura davanti a lei, sguaina la spada che in un attimo preme sulla gola dell'uomo*

Un passo e sei morto.
Chi sei?
Elfrido.Gudhert
00giovedì 7 giugno 2012 18:07
Sorride, per niente impressionato, col suo modo rozzo e barbarico, abbassa l'ascia e dice, nella sua fonda voce baritona, ed un forte accento nordico: --Mi chiamano Elfrido, Wyrmhednir della stirpe e tribù dei Gudhert. Tu?
Arya Thoreaux
00domenica 10 giugno 2012 17:53
*Lo guarda abbassare l'ascia e notando la sua flemma più che rilassata fa un piccolo balzo indietro, tenendola ancora davanti a se*

Arya Thoreaux, della Gilda d'Arme.

*lo guarda torva*

Da quando siete in Elavia, messere?
Più precisamente a Treon...

*mantenendo la spada puntata contro l'uomo, sembra rilassarsi in modo quasi impercettibile*
Elfrido.Gudhert
00lunedì 11 giugno 2012 13:59
Treon? Che brutti nomi avete voi del sud... No, io sto ad Azm'e Sok. Sono qua da un po', sto cercando mio cugino. Dicono che mi assomiglia come un fiocco di neve l'altro. Puoi abbassare quel bastoncino, se avrei voluto uccciderti, assomiglieresti già a questo qua-- agita il teschio di drago che porta sulla spalla
Arya Thoreaux
00martedì 12 giugno 2012 16:45
*lo guarda inarcando un sopracciglio. Abbassa la spada e la lascia pendere lungo il fianco, sospirando*


Lasta lalaithamin, Edlan...

*un sorriso le affiora in viso*

Buona ricerca.

*infodera la spada e oltrepassa l'uomo con passi felpati*
Elfrido.Gudhert
00mercoledì 13 giugno 2012 15:18
sentendo le parole a lui sconosciute e vedendo il sorriso affiorare sul viso dell'elfa, diventa livido di rabbia, e agitando l'ascia: -- Ti stai prendendo gioco di me? Se ti stai prendendo gioco di me, posso assicurarti che ti dispiacerà!-- ruggisce, dopodiché digrigna i denti e aspetta la risposta dalla figura che si sta allontanando sul selciato
Tyzio
00mercoledì 13 giugno 2012 15:24
*osservando la scena, decide di intervenire, esclamando*

Non si sta prendendo gioco di te, sono solo figaggini in elfico.
*sorride*
Lasciala in pace, è un mio uomo.

Rilassati, vuoi una birra? Offro io.
Arya Thoreaux
00mercoledì 13 giugno 2012 20:42
*si blocca e afferra nuovamente l'elsa sentendo una seconda voce. Dopo aver visto che si tratta del Capitano e sentendo le sue parole, contrae la bocca in una smorfia. Lentamente si volta verso Elfrido*

Agitati quanto vuoi, umano.
Mi prendo proprio gioco di te, invece.
E no, anche se ci provassi, non credo mi dispiacerebbe.

*fa quindi un saluto militare al Capitano, dicendo*

Nessun problema, Capitano.
Posso fare da me, dopo tutto questo tempo, no?

*detto ciò, continua a camminare per il selciato*
Elfrido.Gudhert
00giovedì 14 giugno 2012 12:19
Bah, elfico! Sei una femmina, non posso battermi con te, anche se volessi!

Lascia stare la tua pisciazza che chiami birra, io qua ho vera birra nordica; vuoi un boccale di questa?
Crisso_
00giovedì 14 giugno 2012 20:15
Immagino che non potreste battervi con lei. Nemmeno se ci provaste con tutte le vostre forze.

In ogni caso, a noi non piacciono le minacce. Anche quando provengono da persone che non sono in grado di metterle in pratica...

Come vedete, un armoriere non è mai da solo troppo a lungo. Nemmeno quando è lui a volerlo.

Arya Thoreaux
00giovedì 14 giugno 2012 20:19
*si volta nuovamente verso l'uomo e scoppia a ridere*

Lle lakwenien? Ci scontreremo al nostro primo incontro, non via will di certo.
Tenna’ san’...aspetterò.

*guarda a lungo Crisso in modo totalmente neutro*

I miei Saluti, Generale.

*gli rivolge un saluto militare. Quindi si allontana proseguendo per il selciato*
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