Giornata mondiale della meteorologia

Sabato scorso, 23 marzo, è stata la giornata mondiale della meteorologia.
Nell'occasione Arpal ha dedicato una pagina ai record recenti e non, al seguente link:

Giornata Mondiale Meteorologia

Dalla pagina ho estrapolato la tabella del record pluvio in 24 ore, per evidenziare un aspetto forse banale, ma non per tutti.
L'alluvione è effetto al suolo di un evento atmosferico. Quello del 22/11/2016 è stato evento amosferico potenzialmente alluvionale: i 126,2 mm/h sono stati secondi solo ai 141.2 mm/h del Bisagno 2014, mentre i 269.0 mm/3h hanno scavalcato il massimo precedente di 243.0 mm/3h a Sestri Ponente 2010.
Questo per significare che l'evento atmosferico, digerito senza esondazione dal T.Cerusa, ma con diffusi dissesti superficiali, avrebbe invece generato una probabile alluvione su bacini ben più antropizzati.
Dalla tabella si evince che i 583 mm cumulati in 24 ore sono secondi soltanto al fuori quota 1970:

La supercazzola per concludere che, se da una parte conosciamo bene le aree allagabili e dunque il rischio potenziale di ogni singola asta torrentizia (riferimento Piani di Bacino), non conosciamo affatto la posizione d'innesco delle celle temporalesche che andranno a stressare il singolo bacino o, più verosimilmente, una porzione di esso; talora, anche a cella innescata, fatichiamo a comprenderne l'evoluzione nel brevissimo periodo...
...e la Natura, bontà sua, discrimina tra un resiliente Cerusa o un debole Chiaravagna, a distanze "atmosferiche" davvero infinitesime!

Fatto salvo l'evento del 1970, che non a caso devastò la città, tutti gli altri record sono ascrivibili all'ultimo decennio.

Un caso ?