L'addio di un Capitano

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|Lisca|
00martedì 23 gennaio 2007 16:52
Marinai, uomini... amici
è con immensa commozione che vi scrivo queste righe per annunciarvi la mia decisione di abbandonare il comando della flotta.

Il periodo di riflessione seguito ai fatti avvenuti in Gilda Maghi, la morte o la scomparsa di amici e capitani come Rutto e Darken, la corruzione che ha lentamente corroso alcuni tra coloro che mi erano più vicini, la nascita della piccola figlia di Alfredo, mi hanno lentamente spinto in questa direzione.
Già Alfredo prima di me ha rinunciato alle sue caroche e alle sue responsabilità.
In questo periodo vivere con lui ha rafforzato le vecchie convinzioni e speranze di giustizia e chiarezza.

Il mondo Occidentale mi ha dato tanto, troppo.
Non posso che ringraziare tutti voi, espressione e realizzazione di tutti i miei desideri e di tutte le mie ambizioni.
Vi ringrazio e vi chiedo di perdonarmi se vi sembrerò un ingrata, ma ero più felice quando con Will, progettavamo furtarelli in taverna per procurarci il cibo per il giorno dopo sognando una flotta tutta nostra.

Essere un marinaio tra voi mi hareso felice.
Essere un commodoro e un Capogilda ha rischiato di uccidermi.

La luce e la pace che cerco non sono quelle che posso trovare qui tra 80 marinai o tra vecchi e giovani maghi disposti a farsi segnare il volto dalle rughe del disappunto pur di mantenere o migliorare un rank.
Vorrei continuare a bere del vino insieme a tutti voi e a fumare dei buoni sigari, questo è il mio desiderio e ora o che potrò continuare a farlo solo lasciando tutto quello che ho.
Restando solo quello che sono.

Così lascio le navi come promesso e tutti i miei beni e tosori veri e falsi a Piccolo capitano e quindi, finchè la piccola non raggiungerà la maggiore età a Guglielmo d'Acquamara, padre naturale della mia piccola figlia adottiva.

Così ho già lasciato la Gilda prima di giungere a odiare coloro che davanti a un boccale di birra avevo amato e forse anche idealizzato.

Così ho da tempo lasciato l'uomo che ho amato prim di comprendere quanto non sia mai realmente esistito.

Oggi smetto di essere il Capitano Lisca iper vestire i panni di Signora della Baia, fedele compagna di Alfredo, madre del suo successore, custode della baia senza nome.

Non potendo cambiare Treon, resto ad aiutare Alfredo a mantenere Mamertina per quel che è.
Resto ad ascoltare le parole di un uomo che parla di luce e onore, ansiosa di conoscere quei saggi che hanno rafforzato in lui quei già radicati ideali.
Resto come disse un tempo un vecchio marinaio a cercare di compiere l'ultima impresa, la piùficile, quella che lui definiva "trovare l'alba dentro l'imbrunire"...
Agantyr
00martedì 23 gennaio 2007 18:39
Lisca, ti prego di leggere la missiva che ti ho inviato.

Brandon"Stiletto"Nariash
00mercoledì 24 gennaio 2007 01:34

Che il vento ti sia sempre amico e che tu possa non fallire mai la rotta.

Buon viaggio, Lisca, per mare, per terra, "dentro il cuore degli uomini".

B.
Alyssa Arwen
00giovedì 25 gennaio 2007 10:56
spero di rivederti presto, amica mia...
e se deciderai di venire a trovarmi le porte della mia, seppur modesta, dimora saranno sempre aperte per te...
A presto [SM=g27821]
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