Aiuta a risolvere i dilemmi istantanei
ROMA
Quando afferriamo un piatto calo, le dita bruciano. Ma è meglio fare cadere il piatto o sopportare il dolore? Una nuova ricerca suggerisce che è la nostra coscienza a risolvere in un batter d’occhio questi dilemmi: funziona da rete “wi-fi” per il cervello, mediando cioè le richieste concorrenti che provengono da diverse parti del corpo. L’ipotesi è avanzata in uno studio della San Francisco State University pubblicato sulla rivista “Emotion”.
«Se il cervello è come un insieme di computer che controlla diverse attività - spiega Ezequiel Morsella, l’autore principale della ricerca - la coscienza si comporta come una rete senza fili che consente alle diverse parti della materia grigia di comunicare e di decidere quali azioni hanno la priorità e quali possono aspettare». Questo, naturalmente, vale solo per le azioni che avvengono con il coinvolgimento di muscoli volontari e non di quelli involontari, come il tratto digestivo o l’iride oculare.
I risultati delle analisi condotte dagli scienziati hanno dimostrato che quando un individuo si deve preparare a scegliere fra un’azione e un’altra, incompatibili fra loro, la coscienza viene stimolata maggiormente rispetto a quando ci si trova davanti a un’azione sola o si sperimenta un conflitto che non coinvolge i muscoli volontari.