Mamma mia!!!
Non mi sembra di aver detto nulla di così offensivo e presuntuoso!!!
Se fosse per te, mi ritroverei già
!!!
W la libertà di opinione!!!
La mia era solo un'osservazione tecnica, credo giusta ed opportuna. Il mio discorso :<< ...non mi venite a dire...>>: è evidentemente una provocazione tecnica, un cercare di difendere la mia opinione, ma sempre pacata, ironica...
La vera intelligenza magari è la tua???
Io prorpio perchè leggo attentamente le vostre idee, cerco di rispondere ed aprire un dibattito interessante.
Una cosa è la chimica di squadra, una cosa è un limite tecnico strutturale. Ma ti rendi conto che nel basket moderno, le squadre che ambiscono a qualcosa di importante hanno una panchina nettamente più lunga di quella di Napoli?
Anche se Spinelli, che a Milano è stato grandissimo, portando a giocare spesso Greer come guardia, Rocca e, a fasi molto alterne, Larranaga, hanno dato un valido contributo, serve assolutamente un altro elemento in grado di dare minuti preziosi ed alternative ai lunghi e, magari, anche a Sesay, che ha una media minuti per gara spaventosa.
A Milano ha giocato, anche bene per le sue potenzialità, Dalipagic, e mi sembra piuttosto emblematico.
Tutti, ma proprio tutti, tra giornali ed opinionisti, considerano Napoli una grande squadra, ma limitata sotto i tabelloni.Anche un guru come Dan Peterson, che qualche giorno fa ha rivelato a Si Basket che un giornalista napoletano gli ha detto che Maione sta cercando con insistenza un 4-5 americano dai tagli NBA, pensa che con l'innesto tanto chiacchierato Napoli può passare dalla speranza alla certezza di combattere fino alla fine per lo scudetto.
Allora vogliono fare tutti gli allenatori? Lo dicono solo per il piacere di imporsi o fare i "saputelli"?
Rimango perplesso se si parla di chimica di squadra, quando a Napoli lo spogliatoio è unito, tutti remano verso la stessa direzione, c'è un grande feeling tra giocatori, dirigenza, staff tecnico e pubblico. Questo sarebbe un grossissimo vantaggio per facilitare l'inserimento di un nuovo elemento.
Napoli prenderà un giocatore duttile, non particolarmente protagonista, concreto e con una mentalità da "grande", cioè disposto a partire dalla panchina per guadagnarsi il posto.
Tecnicamente è molto più probabile che l'elemento sarà un 4-5 piuttosto che un lungo puro, questo per dare anche un'alternativa a Sesay e per avere più scelte tattiche.
Un'ala forte, con esperienza anche da centro, ma con un grande atletismo e peso per catturare rimbalzi e dare alternative in post basso.
Per farvi un esempio, Napoli avrebbe bisogno di un giocatore come Martinez di Roseto o Myles di Reggio Cal., rispettivamente primo e terzo nella classifica rimbalzi totali. Ed il fatto che nei primi tre posti della classifica ci siano due ali, la dice lunga sull'andamento tecnico del campionato.