Musica "colta"

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mariusko
00sabato 3 dicembre 2005 23:38
Si parla ovviamente della classica, del jazz, di certa canzone come la musica di Brecth e di Viviani, e dell'opera di alcuni compositori contemporanei come Nyman e Morricone.

Si usa far contrapporre alla musica "leggera" popolare ed al rock (che, almeno in origine e' pop).

Secondo voi è l'antico che snobba il nuovo, due modi diversi di pensare la musica, oppure cosa?

[Modificato da mariusko 03/12/2005 23.41]

sery84
00domenica 4 dicembre 2005 14:47
Personalmente non credo che la distinzione stia tra presente e passato ma penso che esista una distinzione tra la musica "colta" e la "easy music": ossia tra una musica che necessita di un ascolto approfondito e di critica e si rivolge ad un pubblico preparato, ed una forma di musica immediata, orecchiabile e dal messaggio facile che si rivolge quindi ad un altro target-group.

[Modificato da sery84 04/12/2005 14.48]

mrathlon900
00lunedì 5 dicembre 2005 15:41
Re:

Scritto da: sery84 04/12/2005 14.47
Personalmente non credo che la distinzione stia tra presente e passato ma penso che esista una distinzione tra la musica "colta" e la "easy music": ossia tra una musica che necessita di un ascolto approfondito e di critica e si rivolge ad un pubblico preparato, ed una forma di musica immediata, orecchiabile e dal messaggio facile che si rivolge quindi ad un altro target-group.

[Modificato da sery84 04/12/2005 14.48]




d'accordo con Serena anche se a me vien sempre difficile capire come si possa distinguere musica da colti da musica da non colti...proprio nel senso profondo del termine..:) [SM=x125595]
mariusko
00martedì 6 dicembre 2005 17:52
La domanda era ovviamente una provocazione, estremizzando le perplessità di Asgeir, in un altro topic.

E' ovvio che la musica colta e' quella che si studia nei conservatori e che ha la sua avanguardia, il suo presente, nella musica contemporanea.

E' colta non nella accezione comune (sapere pensare), ma nel senso musicale (sapere suonare), anche se qualche borghese benpensante e' convinto che fare cultura musicale significa andare a vedere, vestiti di tutto punto, l'opera in teatro, e conversare amabilmente subito dopo sul significato della stessa.

Sia Sery, quando rimarca la differenza fra musica di facile ascolto e musica che richiede una preparazione, sia Mrathlon900, che si chiede dove siano i confini fra musica colta e musica popolare, hanno, a mio parere, centrato bene la questione.

Per approfondire la natura della musica colta ed il suo rapportarsi con il resto, se ne avete voglia, potete leggere questo articolo, scritto da uno studioso "colto", un musicologo, che in pratica fà il punto della situazione partendo da un'autodefinizione di musicista "colto" ed arrivando ad interessanti conclusioni.

Avvertenza, quando si parla di musica "altra", si riferisce alla musica che noi siamo usi commentare nel nostro forum.....

http://musicaclassica.biblio-net.com/artman/publish/news20.shtml

Il mio personale convincimento è che, con tutto il rispetto per la musica colta e per l'importanza che ha ancora oggi, la nuova musica possa nascere soltanto da quei musicisti che, pur avendo basi musicali solide, percorrono strade diverse e del tutto nuove.


[Modificato da mariusko 06/12/2005 17.52]

Asgeir Mickelson
00sabato 10 dicembre 2005 00:49
La mia era una domanda semplice: perchè la musica "da camera" è considerata colta?

Credo che la risposta sia semplice: si studia di più. [SM=x125634]


(oggi non ho tempo e taglio corto! [SM=x125591] )
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