Marino ha avuto carta bianca da De Laurentiis. Pronti 4 grandi colpi
NAPOLI - A sette giornate dal termine del campionato, il Napoli si gode il suo poker d'assi. E' composto da quei calciatori che hanno rappresentato i maggiori investimenti effettuati da De Laurentiis: Calaiò, Pià, Bogliacino e Amodio. Nessuno di loro ha tradito le attese. Anzi, i primi tre sono risultati determinanti per il consolidamento del primo posto in classifica; Calaiò con i suoi quattordici gol, Pià con le reti che hanno propiziato le vittoria a Manfredonia e con il Martina, Bogliacino con l'esplosione nel ruolo di regista ed Amodio con il suo puntuale apporto dalla panchina.
« Quanto prima vi accorgerete anche delle qualità di Amodio. E' ancora giovane e non ha avuto tante opportunità per mettersi in mostra» , spiega Pierpaolo Marino, colui che ha diretto le operazioni di mercato finora ed ora si appresta ad entrare in azione per piazzare altri colpi sulla falsariga dei precedenti.
De Laurentiis non battè ciglio quando venne spinto ad investire una cifra così importante per quattro calciatori che non conosceva, o a malapena ne aveva visto all'opera due soltanto: Bogliacino e Amodio, nella doppia sfida con la Sambenedettese lo scorso anno (campionato e play off). Si fidò di Marino ed ecco perchè ora neanche vuole sapere chi arriverà per la B tanto sa che il suo consulente tecnico punterà solo su elementi di sicuro affidamento. « Veda lei, purchè si allestisca un Napoli sempre più competitivo
- ripete da giorni - Se c'è da procedere con investimenti mirati, non si faccia problemi»
La strategia per il futuro non si discosterà quindi molto da quella iniziale: investimenti oculati, calciatori di prospettiva, gente che possa elevare il tasso qualitativo del gruppo che giammai sarà smantellato. Quando il presidente parlava di non gradire divi nello spogliatoio, alludeva a giocatori troppo viziati, non certo a figure di secondo piano.
In realtà, oltre alle indubbie qualità tecniche, i quattro gioelli di casa Napoli dispongono di qualità umane eccezionali. Calaiò non ha mai messo il broncio pur venendo sostituito una partità sì e l'altra no lo scorso campionato; Pià, di recente, è sceso in campo pur accusando fastidi ad un ginocchio; per non parlare di Bogliacino che si è adattato in un ruolo non suo fino ad un mese fa pur rispettare le disposizioni del tecnico; Amodio, invece, aspetta il suo turno con pazienza e diligenza. Da quando il Napoli ha proceduto a riscattarlo dal Defensor Sporting si sente ancora più coinvolto nel progetto e smania dalla voglia di mettere anche il suo zampino nel discorso-promozione.
All'ultimo calcio mercato Marino ha resistito alla tentazione di cedere Calaiò. Ed anche stavolta aveva visto giusto. L'attaccante palermitano è in testa alla classifica dei cannonieri (in tandem con Evacuo della Torres) e punta a battere il record personale di reti in un campionato (21 con la maglia del Pescara). Calaiò e Pià (quest'ultimo sottoposto ad intervento in artroscopia al ginocchio destro e già in piena rieducazione) saranno i punti fermi per il Napoli del futuro. Ma lo è soprattutto Bogliacino, un centrocampista dotato di mezzi tecnici notevoli, che migliora man mano che passano le giornate. « In categoria superiore andrà ancora meglio. Se in serie C dove prevale l'agonismo, Bogliacino riesce ad esprimersi a questi livelli, figuriamoci in B e in A », sottolinea Marino che in estate con un blitz riuscì a soffiare i due uruguagi ad una nutrita concorrenza ed a spiazzare la Samb che non esercitò per tempo il diritto di riscatto per i due sudamericani.
Ma non è solo il poker d'assi ad entusiasmare De Laurentiis. Anche qualche colpo di mercato effettuato da Marino senza gravare più di tanto sulle casse della società. Iezzo e Maldonado, ad esempio, sono stati rilevati a parametro zero ed oggi rappresentano due elementi di valore e di sicuro affidamento anche per il futuro. Per meno di duecentomila euro a testa sono arrivati poi Grava, Romito, Giubilato e Trotta che ora hanno acquistato un valore decisamente superiore. Pur avendo investito tanto per disputare un campionato di C, oggi il Napoli si ritrova con un telaio già delineato e con De Laurentiis pronto ad investire almeno altri dieci milioni di euro per la B.