Ode al Tiranno /1
Autore: Rockoccodrillo
Voglia il Sommo Signore del forum, sua Magnificenza Frankifol I, dar l'onore a questo povero servitore di accettare questo tributo alla sua magnitudine.
-Vi avviso, sarà un supplizio,ma almeno apprezzate l'endecasillabo-
La vita mirabilante io canto
Del giovane che divenne tiranno.
Della sua vita molto pochi sanno
Che la condusse con virtù di un santo.
Nato in una buia notte d'inverno,
Nella culla frignava la sorella.
Già si sentiva un poco Padreterno:
Appena uscito chiedeva Nutella.
Fu spensierata la sua giovinezza,
Tutte quante le gentili donzelle
Miravan rapite la bronzea pelle,
Da cui splendea la più fresca bellezza.
Battean in quanti i cuori di ragazza
Quando alla disco sfoggiava un giubbetto
Bomber, come paninaro perfetto.
Ogni pulzella ne divenia pazza.
Ben molte altre passioni oltre alle donne
Si muovevan nel cuore suo tenace,
Spesso la notte ha già passato insonne
Di fronte ai libri con occhi di brace.
Ardean di passione davanti a Frodo,
A Garion, a Shea, a Perryn Ai Bàra.
La scuola per Lui era molto amara
Così la esorcizzava in questo modo.
Un giorno il Sommo, cercando tra i siti
Qualcosa che gli donasse diletto,
Trovò per caso, o per divino effetto
Un luogo diretto da animi miti.
Sì, di Jordan il forum si trattava,
Troppo pochi erano gli adepti ancora,
( Quanti se ne sono aggiunti da allora )
E di buon senso non se ne trovava.
Ma Frank, sul destriero della ragione,
Grande generosità dimostrando,
Dispensò perle e a volte all'occasione
Portò luce a chi andava vaneggiando.
Un giorno Seaworth, sveliatosi storto
Gli diede addosso, lo chiamò tiranno.
Lord Drago, questo un po' tutti lo sanno,
pensò "Mò, sotto il nick glielo riporto!"
Questa la storia che fece tiranno
Un uomo che più giusto non si trova,
Che il buon Dio rifili un gran bel malanno
Ai mascalzoni che gli tiran uova.
Anch'io, in gioventù, ho fatto degli errori.
Di tutti fu senza dubbio il peggiore
Che dal basso dell'esser un pastore
Scrissi degli innominabili orrori.
Ma il buon tiranno, i nemici li mangia,
Per dessert, a merenda, a colazione.
Repentino, ho cambiato coalizione,
Quando il Mio Signore ha promesso gangia.
No, non basterebbe una vita intera,
Per enarrare tutti gli splendori
Di questa qui, che fu la vita vera
Del più più formidabile dei signori!