Uefa e Fifa contro il G-14

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Napoli per sempre
00giovedì 23 marzo 2006 11:10
''Noi sosteniamo la tradizionale struttura democratica del calcio. Il pallone, anche a livello professionistico, non e' solo denaro. Con quale diritto, un ristretto gruppo di club mette in dubbio i nostri principi autoproclamandosi pomposamente 'la voce delle societa''?''. La Uefa all'attacco del G-14: Lennart Johannson, presidente della confederazione europea, si scaglia contro l'organismo che raccoglie i 18 principali club continentali. Il G-14, in rotta di collisione anche con la Fifa, vorrebbe varare un nuovo modello di Champions League, con piu' partite rispetto al torneo attuale. Si tratterebbe, in sostanza, di un primo passo verso la nascita di un campionato continentale di elite senza retrocessioni. Per la Uefa il progetto e' inaccettabile e Johansson lo ripete a Budapest, dove e' in corso il XXX Congresso ordinario della confederazione. ''Fino a quando i risultati sportivi saranno decisivi, per quale motivo i club dovrebbero avere il diritto di gestire competizioni senza che la loro partecipazione sia garantita?'', si domanda Johansson.
V'cchiariell
00giovedì 23 marzo 2006 11:24
Re:

Scritto da: Napoli per sempre 23/03/2006 11.10
''Noi sosteniamo la tradizionale struttura democratica del calcio. Il pallone, anche a livello professionistico, non e' solo denaro. Con quale diritto, un ristretto gruppo di club mette in dubbio i nostri principi autoproclamandosi pomposamente 'la voce delle societa''?''. La Uefa all'attacco del G-14: Lennart Johannson, presidente della confederazione europea, si scaglia contro l'organismo che raccoglie i 18 principali club continentali. Il G-14, in rotta di collisione anche con la Fifa, vorrebbe varare un nuovo modello di Champions League, con piu' partite rispetto al torneo attuale. Si tratterebbe, in sostanza, di un primo passo verso la nascita di un campionato continentale di elite senza retrocessioni. Per la Uefa il progetto e' inaccettabile e Johansson lo ripete a Budapest, dove e' in corso il XXX Congresso ordinario della confederazione. ''Fino a quando i risultati sportivi saranno decisivi, per quale motivo i club dovrebbero avere il diritto di gestire competizioni senza che la loro partecipazione sia garantita?'', si domanda Johansson.



Quotone alle dichiarazioni, ma Johansson (o chi per lui) dove era quando si è formato il G-14?
carrarobastardo
00giovedì 23 marzo 2006 11:27
Il modello è la NBA o la NFL.
-krol--
00giovedì 23 marzo 2006 11:30
Re:

Scritto da: Napoli per sempre 23/03/2006 11.10
''Noi sosteniamo la tradizionale struttura democratica del calcio. Il pallone, anche a livello professionistico, non e' solo denaro. Con quale diritto, un ristretto gruppo di club mette in dubbio i nostri principi autoproclamandosi pomposamente 'la voce delle societa''?''. La Uefa all'attacco del G-14: Lennart Johannson, presidente della confederazione europea, si scaglia contro l'organismo che raccoglie i 18 principali club continentali. Il G-14, in rotta di collisione anche con la Fifa, vorrebbe varare un nuovo modello di Champions League, con piu' partite rispetto al torneo attuale. Si tratterebbe, in sostanza, di un primo passo verso la nascita di un campionato continentale di elite senza retrocessioni. Per la Uefa il progetto e' inaccettabile e Johansson lo ripete a Budapest, dove e' in corso il XXX Congresso ordinario della confederazione. ''Fino a quando i risultati sportivi saranno decisivi, per quale motivo i club dovrebbero avere il diritto di gestire competizioni senza che la loro partecipazione sia garantita?'', si domanda Johansson.




Bene.

Era facilmente prevedibile.

La UEFA si stà inkazzando.

I grandi Club non hanno ancora capito che le Regole le decidono le Istituzioni e non loro.

E' ovvio che le Istituzioni non sono una dittatura, e devono parlare con le squadre, ma alla fine si deve trovare una soluzione che accontenti tutti o che scontenti il meno possibile tutti.

Ed in ogni caso l'ultima parola spetta alle Istituzioni.

Chi non è d'accordo è libero di ritirarsi.

Così come nel basket italiano, così come nella Formula 1, anche in questo caso le proteste non porteranno a nulla, se non a spillare un pò di denaro in più.

Tutto resterà come prima.

Anzi, sarà meglio di prima, perchè se si inkazza la UEFA son cavoli amari................



-krol--
00giovedì 23 marzo 2006 13:04
Ecco cosa ha detto il presidente dell'UEFA Lennart Johansson:


Il calcio al primo posto

Il presidente della UEFA Lennart Johansson dichiara che il calcio non è solo denaro e richiede il sostegno dell'intera famiglia calcistica europea per il mantenimento della sua tradizionale struttura democratica.

Principi democratici
Oggi, al 30esimo Congresso Ordinario UEFA di Budapest, Johansson ha affermato che, per prevenire gli eccessi, il calcio professionistico ha bisogno di organi governativi come le Federcalcio e le autorità sportive sovranazionali, proprio mentre un piccolo gruppo di squadre sta confutando i principi democratici di base. "Sotto la guida della UEFA, il dovere di tutti consiste nel raggiungere gli obiettivi e dare sostegno alle nostre responsabilità", ha spiegato ai delegati delle 52 federazioni affiliate.

Il dopo Bosman
"Molto è stato detto sugli effetti della sentenza Bosman, che ormai risale a 10 anni fa. Tuttavia, la sua conseguenza più seria probabilmente non è ancora stata sottolineata. Questa norma, infatti, ha destabilizzato le autorità calcistiche, originando dubbi sulle loro possibilità di azione. Questo vale soprattutto per le nazioni soggette alle leggi dell'Unione Europea".

La natura specifica del calcio
Poi ha aggiunto: "Le autorità sportive hanno sempre considerato il calcio un insieme, con il settore professionistico legato inestricabilmente a quello di base, e hanno insistito sulla sua natura specifica. I tribunali e i politici, invece, lo hanno sempre visto come un'ulteriore attività economica".

Grande divario
"Il divario tra questi punti di vista è enorme per mancanza di dialogo tra le parti. In questo scenario, il calcio non è sempre stato in posizione di difendere i propri valori in modo efficace perché i fondamenti legali sono ancora insufficienti. Il sempre maggior ricorso ai tribunali civili, in genere per motivi finanziari, è aumentato di pari passo con la crescita economica".

Basi chiare e stabili
"È tempo di ripristinare basi stabili e chiare – ha commentato Johansson –. Intensificare il dialogo tra le autorità politiche e sportive è stato il primo passo in questa direzione, ma dobbiamo impegnarci ulteriormente perché, in ultima istanza, dovremo conoscere il ruolo che l'Europa intende dare allo sport. La revisione indipendente del calcio europeo, presentata per iniziativa della presidenza del Regno Unito alla UE, è uno strumento prezioso per identificare tale ruolo".

Competizioni aperte
"Per noi, il ruolo è chiaro: crediamo che il modello esistente dello sport europeo abbia grande valore, con competizioni aperte basate su sistemi di promozione e retrocessione e su risultati sportivi. Facciamo rispettare la tradizionale struttura democratica del calcio attraverso leghe e federazioni regionali, nazionali e internazionali. Crediamo nel valore sociale del calcio ai fini dell'integrazione, della promozione del fair play e della lotta contro violenza e razzismo. Soprattutto, siamo convinti che l'interesse per la collettività debba sempre prevalere sulle considerazioni individuali".

Principi di democrazia
A proposito del calcio di club, Johansson ha domandato: "Con che diritto un piccolo gruppo di società può confutare i principi fondamentali della democrazia autoproclamandosi "la voce delle squadre"? E perché mai dovrebbero avere una quota sulle competizioni, se la loro partecipazione non potrà mai essere garantita a meno di risultati sportivi adeguati?".

Entità non separate
"Evidentemente queste persone hanno dimenticato che la UEFA e le Federcalcio non sono entità separate, che le società fanno parte di questi organi e che hanno la possibilità di essere ascoltate. Negli ultimi mesi, abbiamo assistito a un sempre maggior confronto con questo piccolo gruppo di squadre, il cosiddetto G-14, e alla fine del Congresso introdurremo una risoluzione. Spero di cuore che tutti voi la adottiate".

Organi normativi
"Il calcio, anche quello professionistico, non è solo denaro – ha concluso Johansson –. Per evitare gli eccessi, ha bisogno di organi di governo come Federcalcio e autorità sovranazionali. Per svolgere il proprio ruolo, questi organi devono essere competenti e risoluti, ma anche ricevere strumenti per concretizzare i provvedimenti tramite i legislatori".

Presa di posizione
"Questo è il messaggio che dobbiamo ripetere all'unisono, con convinzione, avendo il coraggio di prendere una posizione ove necessario. La maggioranza di noi l'ha già fatto dando supporto alla FIFA e alla UEFA dopo le accuse dello Charleroi e dell'Olympique Lyonnais. Ma quello di cui abbiamo bisogno veramente è un sostegno unanime".



La UEFA ha chiesto alle sue 52 Federazioni da che parte stanno.

Se per i diritti comuni e la Democrazia o se per il dominio di pochi grandi Club.

Entro la fine della settimana sapremo la risposta delle 52 Federazioni.

Se l'UEFA avrà l'appoggio, state pur certi che le squadre del G14 passeranno un brutto quarto d'ora........

Avanti UEFA, tu hai incominciato la distruzione del calcio, tu puoi salvarlo!!!



La Mano de Dios
00giovedì 23 marzo 2006 13:16
Sono daccordo sul principio...non sul brutto quarto d'ora...le 14 societa' del g14 sono il calcio...qui non siamo nel basket...loro possono far saltare il banco quando vogliono...e presto o tardi lo faranno saltare.
carrarobastardo
00giovedì 23 marzo 2006 13:18
Chi comanda nei motori
La federazione Automobilistica o quelli della Formula1?
-krol--
00giovedì 23 marzo 2006 17:43
Re:

Scritto da: La Mano de Dios 23/03/2006 13.16
Sono daccordo sul principio...non sul brutto quarto d'ora...le 14 societa' del g14 sono il calcio...qui non siamo nel basket...loro possono far saltare il banco quando vogliono...e presto o tardi lo faranno saltare.




Non è così.

L'UEFA oggi ha detto al G14:

volete fare un vostro campionato? Auguri, fatevelo. Ovviamente uscendo fuori dalla Legislazione UEFA.


Le Società senza un Ente che guida il tutto, non possono fare nulla, perchè le mancherebbe ogni cosa, persino l'arbitro.

Ma pensate che dall'oggi al domani si può organizzare un Torneo come la Superlega?

Tutte chiacchiere.

Senza l'UEFA le Società del G14 non sono nulla.



-krol--
00giovedì 23 marzo 2006 17:45
Re:

Scritto da: carrarobastardo 23/03/2006 13.18
Chi comanda nei motori
La federazione Automobilistica o quelli della Formula1?




Le Scuderie hanno più volte minacciato di fare un Campionato a sè, ma ogni volta si è trovato l'accordo, e hanno fatto marcia indietro.

Senza un Ente che organizza il tutto, chi darebbe mai i permessi per fare delle Corse dove può morire qualcuno?


carrarobastardo
00giovedì 23 marzo 2006 17:49
Re: Re:

Scritto da: -krol-- 23/03/2006 17.45



Le Scuderie hanno più volte minacciato di fare un Campionato a sè, ma ogni volta si è trovato l'accordo, e hanno fatto marcia indietro.

Senza un Ente che organizza il tutto, chi darebbe mai i permessi per fare delle Corse dove può morire qualcuno?





creerebbero un ente esterno...

Il soldi per mantenere in piedi il baraccone Uefa arriva dai tifosi di queste squadre (io ne agguyngerei un'altra decina tra cui il Napoli se De La non fallirà).
Nella vita contano i soldi. E' amaro, ma ne rendo conto ogni giorno di più
poliz
00giovedì 23 marzo 2006 17:49
A questo punto dico
[SM=g27811] eufa
-krol--
00giovedì 23 marzo 2006 17:50
Ecco la Risoluzione proposta oggi dall'UEFA e votata da tutte e 52 le Federazioni Europee:


Le federazioni affiliate alla UEFA hanno adottato una risoluzione attinente i recenti sviluppi del calcio europeo e le competizioni continentali.

Principi e ideologie
La risoluzione – che tratta dei principi fondamentali e dell'ideologia UEFA, dell'obbligo dei club di mettere i giocatori a disposizione della nazionale (ma anche degli ostacoli a questa regola) e della solidarietà dei valori sportivi nel calcio europeo – è stata adottata dalle 52 federazioni affiliate durante il 30esimo Congresso Ordinario UEFA di Budapest.

Nella risoluzione, pubblicata nelle tre lingue ufficiali della UEFA (inglese, francese e tedesco) si legge quanto segue:

1. Il calcio cambia e si adatta costantemente alle nuove problematiche. Compito fondamentale della UEFA è affrontare queste sfide e trovare soluzioni adatte al futuro, che però rispettino l'ethos storico di questo sport. È fondamentale non perdere mai di vista i principi e le ideologie di base.

2. Il calcio è fonte di equità, opportunità, divertimento e varietà. Non è un circolo chiuso, a cui solo i più ricchi e potenti sono invitati. La UEFA non potrà mai tollerare una struttura o un sistema in cui le squadre e le nazioni più piccole, e ovviamente i loro tifosi, non abbiano la possibilità di inseguire il proprio sogno. Non è questo l'obiettivo della UEFA, né dell'Europa, né del calcio in generale.

3. Questi principi rispecchiano una realtà: il calcio non è esclusivamente un esercizio finanziario o un business. Abbiamo regole e concetti che riflettono i nostri valori e che proteggono gli interessi dello sport e dei milioni di appassionati in particolare. Tra i principi fondamentali vi è la regola secondo cui le squadre di club devono mettere i propri giocatori a disposizione della nazionale.

4. Qual è il motivo di una regola a tal proposito? Garantire che le nazionali siano formate dai migliori giocatori di ogni paese. Inoltre, la regola assicura che i giocatori abbiano sempre l'opportunità di rappresentare la propria nazione: questo, come tutti i calciatori possono confermare, e l'onore più grande nella carriera di un atleta. A sua volta, significa che tutte le nazioni, in particolare quelle più piccole, hanno l'opportunità di gareggiare e forse, un giorno, anche di vincere un torneo importante come la Coppa del Mondo FIFA o il Campionato Europeo UEFA. Anche se piccola, si tratta pur sempre di un'opportunità.

5. Un gruppo autonomo di squadre ha sfidato questa regola. Queste società cercano di imporre condizioni e non sono interessate a proteggere la competizione sportiva, ma solo se stesse e i loro interessi economici. Per loro non è importante se la competizione tra nazioni e club sia minore. Alla UEFA, invece, importa, ed è per questo che difenderà la regola insieme alla FIFA.

6. La UEFA difenderà anche la natura aperta e la struttura di marketing centralizzata della UEFA Champions League. Proprio come la regola sul rapporto tra club e nazionali, si tratta di un'espressione di solidarietà nella sfera del calcio europeo. Lasceremo la porta aperta alle squadre delle nazioni più piccole, che avranno la possibilità di giocare ai massimi livelli del calcio europeo. Non chiuderemo loro la porta, come invece vorrebbe il suddetto gruppo autonomo di squadre.

7. La UEFA non si oppone a chi vuole abbandonare la famiglia calcistica (e anche le competizioni nazionali) o a chi non vuole condividere i valori sportivi. Tuttavia, non è possibile scegliere a proprio piacimento. Difenderemo il nostro credo e le nostre regole. Anche se la nostra struttura potrebbe cambiare, i valori restano scolpiti nella pietra. Tutte le federazioni si affiancano alla UEFA in questa dichiarazione fondamentale.

Congresso UEFA – Budapest, 23 marzo 2006






[Modificato da -krol-- 23/03/2006 17.59]

-krol--
00giovedì 23 marzo 2006 17:53
Ancora Johansson:



Il presidente UEFA Lennart Johansson ha criticato vivamente la filosofia di un gruppo di squadre europee che, secondo lui, cercano semplicemente di "ricavare più soldi e potere dal calcio, senza preoccuparsi dello sport o dei tifosi".

Questioni recenti
Johansson ha tenuto un discorso al 30esimo Congresso Ordinario UEFA di Budapest, dove le 52 federazioni affiliate hanno adottato una risoluzione sulle recenti questioni calcistiche a livello europeo. Cliccare qui per leggere l'intero documento.

Messaggio forte e chiaro
"La risoluzione è un messaggio forte e chiaro a tutti coloro che mettono il calcio a repentaglio", ha dichiarato Johansson. Il presidente UEFA ha invitato le federazioni ad adottare la risoluzione nei rispettivi paesi e a "diffonderla a tutti i portatori di interesse del calcio nazionale ed europeo: leghe, club, giocatori, allenatori, dirigenti e tifosi".

Principi di democrazia
Johansson ha spiegato che, all'ultimo Congresso UEFA di Tallinn, le federazioni avevano deciso di seguire un modello aperto ed esauriente (UEFA Vision Europe) basato sui principi di democrazia, eguaglianza e solidarietà. "Dobbiamo essere orgogliosi del nostro operato in termini di politica e di ridistribuzione dei beni. Nella nostra famiglia c'è posto per tutti, dai più grandi ai più piccoli. È la nostra filosofia".

Principi commerciali
"Questa filosofia, però, non viene condivisa da un gruppo autonomo di squadre benestanti, il cosiddetto G-14 – ha aggiunto –. Secondo loro, lo sport dovrebbe obbedire esclusivamente a principi commerciali. Il G-14 parla di trasparenza e democrazia, ma è in grado di applicarle? In quale sistema democratico 18 membri d'élite parlano a nome di migliaia di squadre di tutta Europa?".

Solidarietà nel calcio
"Il G-14 ha sfidato la regola secondo cui le società devono permettere ai giocatori di andare in nazionale. Si tratta di una regola che ha lo scopo di garantire il corretto funzionamento delle competizioni internazionali e che le nazionali siano composte dai migliori giocatori disponibili. Una concreta espressione della solidarietà nel calcio".

Denaro e potere
"Con la causa legale, il G-14 ha rivelato le sua vera filosofia. È semplicemente il tentativo da parte di un gruppo autonomo di squadre benestanti di ricavare più denaro e potere dal calcio, senza preoccuparsi per lo sport o per i tifosi".

Restare insieme
"Siamo chiari – ha concluso Johansson –. Se il G-14 vuole seguire una strada privata può farlo tranquillamente, ma al di fuori delle strutture calcistiche nazionali ed europee. Il nostro Comitato Esecutivo è fortemente convinto che tutte le federazioni debbano restare unite per diffondere la filosofia UEFA e i principi di apertura, uguaglianza e solidarietà".





-krol--
00giovedì 23 marzo 2006 17:54
Leggete bene:



La UEFA ha dichiarato che la risoluzione sui recenti sviluppi del calcio europeo, adottata oggi al XXX Congresso ordinario UEFA di Budapest, è un segnale di avvertimento alle federcalcio europee.

Federcalcio consapevoli
"Le federcalcio sono ora più consapevoli che mai del pericolo che si trovano di fronte – ha detto il presidente della UEFA Lennart Johansson al termine del congresso - a causa del caso Charleroi, che ha svelato le reali mire dei club del G-14". Fai clic qui per leggere il testo integrale della risoluzione.

Il caso Charleroi
Questa settimana è stato aperto il caso che mette di fronte il club belga dell’R. Charleroi SC e la FIFA: il Charleroi ha citato in giudizio l’ente del calcio mondiale perché l’anno scorso uno dei suoi giocatori si è infortunato durante un’amichevole con la nazionale.

Peso politico
"In seguito a questa risoluzione, le associazioni nazionali chiederanno udienza ai propri governi, che si faranno forti del loro peso politico – ha dichiarato Johansson -. La revisione indipendente del calcio europeo appena iniziata dovrà quindi occuparsi separatamente di questo aspetto, per chiarire cosa si può fare e cosa invece no. Siamo assolutamente contrari a campionati composti sempre dalle stesse squadre, senza promozioni né retrocessioni".

Inviti ai club
Secondo il CEO UEFA Lars-Christer Olsson, per controbattere le squadre potrebbero essere “invitate” a partecipare alle competizioni europee per club solo dietro l’accettazione delle strutture esistenti.

Situazione più stabile
"Gli inviti alle competizioni vengono fatti anno per anno – ha detto Olsson -. Ma abbiamo discusso con i club sull’opportunità di un qualche accordo". In riferimento al raggruppamento dei maggiori club, Olsson ha dichiarato: "Sono solo 18 dei 102 club presenti all’interno dello European Club Forum (l’ente creato per ampliare il dialogo tra la UEFA e i club europei) e abbiamo ragione di ritenere che i club nel forum siano a favore di una situazione più stabile”.

Meglio discutere
"Abbiamo dimostrato che riteniamo sia meglio raggiungere accordi e discutere piuttosto che vederci in tribunale. Ma pare proprio che alcuni club siano di diverso avviso", ha concluso Olsson.



La Mano de Dios
00giovedì 23 marzo 2006 17:59
Re: Re:

Scritto da: -krol-- 23/03/2006 17.43



Non è così.

L'UEFA oggi ha detto al G14:

volete fare un vostro campionato? Auguri, fatevelo. Ovviamente uscendo fuori dalla Legislazione UEFA.


Le Società senza un Ente che guida il tutto, non possono fare nulla, perchè le mancherebbe ogni cosa, persino l'arbitro.

Ma pensate che dall'oggi al domani si può organizzare un Torneo come la Superlega?

Tutte chiacchiere.

Senza l'UEFA le Società del G14 non sono nulla.






Non sono daccordo...e' il contrario secondo me...
le 14 societa' se ne portano dietro altre 20 ed e' nata l'EFA european football association...la nostra nba calcistica ...ora tu televisione di chi prendi i diritti delle grandi europee o del Chievo e dell'Osasuna ?
Faranno gli arbitri professionisti...ora tu arbitro resti in federazione o vai a buscarti i sorrrdiiii...
carrarobastardo
00giovedì 23 marzo 2006 18:02
Re: Re: Re:

Scritto da: La Mano de Dios 23/03/2006 17.59


Non sono daccordo...e' il contrario secondo me...
le 14 societa' se ne portano dietro altre 20 ed e' nata l'EFA european football association...la nostra nba calcistica ...ora tu televisione di chi prendi i diritti delle grandi europee o del Chievo e dell'Osasuna ?
Faranno gli arbitri professionisti...ora tu arbitro resti in federazione o vai a buscarti i sorrrdiiii...


[SM=g27811]
-krol--
00giovedì 23 marzo 2006 18:07
Re: Re: Re:

Scritto da: La Mano de Dios 23/03/2006 17.59


Non sono daccordo...e' il contrario secondo me...
le 14 societa' se ne portano dietro altre 20 ed e' nata l'EFA european football association...la nostra nba calcistica ...ora tu televisione di chi prendi i diritti delle grandi europee o del Chievo e dell'Osasuna ?
Faranno gli arbitri professionisti...ora tu arbitro resti in federazione o vai a buscarti i sorrrdiiii...




E' facile a dirsi.

Se esci dalle Federazioni, perdi ogni tutela.

Leggiti i documenti UEFA che ho inserito.

Queste cose dette da te mi sorprendono.

Posso accettarle se le dicono persone che hanno perso la voglia di combattere, specie dopo questi ultimi 5 anni tragici per i valori e i principi di giustizia ed equità dell'uomo.

Ma tu non le puoi dire.

Tu, come me, devi combattere, perchè la ragione è nei nostri ideali, gli ideali dove siamo tutti uguali, dove ci devono essere opportunità per tutti.

Dove, per rimanere nel calcio, anche il Chievo può andare in Champions League, dove la Lettonia può arrivare agli Europei, dove il Treviso può giocare in A senza essere trattato come un lebbroso morto di fame.

La UEFA ha detto stop.

La maggioranza dei tifosi dice stop.

E vinceremo noi!



La Mano de Dios
00giovedì 23 marzo 2006 18:19
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: -krol-- 23/03/2006 18.07



E' facile a dirsi.

Se esci dalle Federazioni, perdi ogni tutela.

Leggiti i documenti UEFA che ho inserito.

Queste cose dette da te mi sorprendono.

Posso accettarle se le dicono persone che hanno perso la voglia di combattere, specie dopo questi ultimi 5 anni tragici per i valori e i principi di giustizia ed equità dell'uomo.

Ma tu non le puoi dire.

Tu, come me, devi combattere, perchè la ragione è nei nostri ideali, gli ideali dove siamo tutti uguali, dove ci devono essere opportunità per tutti.

Dove, per rimanere nel calcio, anche il Chievo può andare in Champions League, dove la Lettonia può arrivare agli Europei, dove il Treviso può giocare in A senza essere trattato come un lebbroso morto di fame.

La UEFA ha detto stop.

La maggioranza dei tifosi dice stop.

E vinceremo noi!







Io mica ho detto che sono d'accordo con questa prospettiva, ho solo detto che questa e' la prospettiva secondo me.
E la maggioranza dei tifosi , una maggioranza bulgara correra' a farsi l'abbonamento della NBA calcistica su satellite digitale computer e chi ne ha piu' ne metta in tutto il mondo...altro che stop

Io le molotov in cantina ce le ho....facciamo la barricata a Viale Augusto ? [SM=g27828]
-krol--
00giovedì 23 marzo 2006 19:24
Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: La Mano de Dios 23/03/2006 18.19



Io mica ho detto che sono d'accordo con questa prospettiva, ho solo detto che questa e' la prospettiva secondo me.
E la maggioranza dei tifosi , una maggioranza bulgara correra' a farsi l'abbonamento della NBA calcistica su satellite digitale computer e chi ne ha piu' ne metta in tutto il mondo...altro che stop

Io le molotov in cantina ce le ho....facciamo la barricata a Viale Augusto ? [SM=g27828]




Io dico di no.

Siamo affascinati dalle sfide europee appunto perchè capitano ogni tanto.

Se capitassero sempre saremmo sempre meno affascinati, sempre meno, sempre meno, fino ad arrivare alla nausea.

Purtroppo il Campionato ha perso importanza per lo stradominio delle 3 Grandi.

Ma se si riuscirà a tornare ad un maggiore equilibrio delle risorse...........

........se Roma, Napoli, Fiorentina, Lazio, Bologna, Genoa, Sampdoria, Torino, Palermo, ecc. riusciranno ad organizzarsi al meglio...........

........vedremo che anche il Campionato tornerà ad entusiasmare e ad essere combattuto fino all'ultimo.

Basta crederci.

Io, dopo aver sentito le dichiarazioni odierne dell'UEFA, ci credo.

Tantissimo.



La Mano de Dios
00giovedì 23 marzo 2006 19:34
Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: -krol-- 23/03/2006 19.24



Io dico di no.

Siamo affascinati dalle sfide europee appunto perchè capitano ogni tanto.

Se capitassero sempre saremmo sempre meno affascinati, sempre meno, sempre meno, fino ad arrivare alla nausea.

Purtroppo il Campionato ha perso importanza per lo stradominio delle 3 Grandi.

Ma se si riuscirà a tornare ad un maggiore equilibrio delle risorse...........

........se Roma, Napoli, Fiorentina, Lazio, Bologna, Genoa, Sampdoria, Torino, Palermo, ecc. riusciranno ad organizzarsi al meglio...........

........vedremo che anche il Campionato tornerà ad entusiasmare e ad essere combattuto fino all'ultimo.

Basta crederci.

Io, dopo aver sentito le dichiarazioni odierne dell'UEFA, ci credo.

Tantissimo.







Il nostro presidentissimo non la pensa come te...se capitasse l'opportunita' il Napoli sarebbe la prima squadra italiana a salire sul carro del g14
-krol--
00giovedì 23 marzo 2006 19:39
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: La Mano de Dios 23/03/2006 19.34



Il nostro presidentissimo non la pensa come te...se capitasse l'opportunita' il Napoli sarebbe la prima squadra italiana a salire sul carro del g14




Lo so bene.

Più volte ho scritto che quando Dela parla di Superlega lo impiccherei.

Fortunatamente Dela dice molte stronzate.

Siamo in Europa non in America.



carrarobastardo
00venerdì 24 marzo 2006 09:28
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: -krol-- 23/03/2006 19.39



Lo so bene.

Più volte ho scritto che quando Dela parla di Superlega lo impiccherei.

Fortunatamente Dela dice molte stronzate.

Siamo in Europa non in America.






ma credi davvero che il progresso possa essere fermato?

La mia paura è che si andrà verso un compromesso. Per cui non avremo il campionato europeo, ma tornei nazioanli sempre meno importanti, ed una Champions League sempre più mastodontica, semmai aumentando il numero delle squadre delle nazioni che contano. La vera sperequazione in Italia non sta nei 35 milioni di euro in più che la Juve prende rispettoalla Roma, ma nei milioni di euro che arrivano dalla Champions. Se in Europa ci vanno sei italiane, avremo anche un campioanto nazionale più equilibrato.

ps: io ho l'impressione che tu ti fidi troppo dell'autorità costituita, e della legge scritta. La verità è che poi dietro tutto ci sono gli uomini che muovono i fili. Nella Figc, nella Uefa e nella Fifa.
In certi momenti mi sembri un idealista, Laddove il mondo è fatto dai pragmatisti, come ben sai.
Però mi piace che sei coerente sempe con questa linea. Non la condivido, ma in questo ti apprezzo
-krol--
00venerdì 24 marzo 2006 18:05
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: carrarobastardo 24/03/2006 9.28


ma credi davvero che il progresso possa essere fermato?

La mia paura è che si andrà verso un compromesso. Per cui non avremo il campionato europeo, ma tornei nazioanli sempre meno importanti, ed una Champions League sempre più mastodontica, semmai aumentando il numero delle squadre delle nazioni che contano. La vera sperequazione in Italia non sta nei 35 milioni di euro in più che la Juve prende rispettoalla Roma, ma nei milioni di euro che arrivano dalla Champions. Se in Europa ci vanno sei italiane, avremo anche un campioanto nazionale più equilibrato.

ps: io ho l'impressione che tu ti fidi troppo dell'autorità costituita, e della legge scritta. La verità è che poi dietro tutto ci sono gli uomini che muovono i fili. Nella Figc, nella Uefa e nella Fifa.
In certi momenti mi sembri un idealista, Laddove il mondo è fatto dai pragmatisti, come ben sai.
Però mi piace che sei coerente sempe con questa linea. Non la condivido, ma in questo ti apprezzo





L'UEFA (e la FIFA) porterà avanti un principio:

qualsiasi cosa va acquisita sul campo e non per censo.

Su questo è inderogabile.

Quando questo principio sparirà, sparirà anche l'UEFA, e ci sarà il Far West.

Partendo da questo principio, poi si può discutere di tutto, e l'UEFA è disponibile a parlarne.

Addirittura Platinì ha parlato che tempo fa aveva in mente di proporre una Champions a 150 squadre, ad eliminazione diretta, quindi pensa te per quante squadre ci sarebbe stato spazio.

Ma la partecipazione sarebbe sempre stata garantita facendo bene nel proprio Campionato, e non per censo.

Quindi, si può discutere di tutto, anche di dare più soldi alle Società, ma sempre rispettando i diritti di tutte le squadre europee di avere una chance di vincere, anche per una maltese (logicamente solo in teoria).

Se l'UEFA non torverà un muro nella UE, e sembra che non lo troverà, potrà studiare delle riforme per riequilibrare i valori.

Alcune di queste riforme sono già note:

- numero minimo di calciatori della nazione della squadra presenti nella lista presentata all'UEFA (11 su 18?).

- riduzione del numero dei calciatori, dagli attuali 25, magari a 22-23 più i giovani.


Io non sono solo idealista, ma sono anche molto ottimista.

Forse in Italia non è così, ma all'estero le Nazionali sono sacre, più importanti dei Club.

Il G14 ha fatto un attacco alle Nazionali, e stai certo che i tifosi non glielo perdoneranno facilmente.

Inoltre i tifosi all'estero amano i propri campionati, e la Superlega non li attrae minimamente.

Sono gli italiani che si fanno ammaliare da queste porcate, perchè ormai l'italiano medio ha perso ogni scrupolo, venderebbe anche la madre per il potere, per il denaro, per il successo.

E' una mentalità nata anche a causa dei condoni.

Un Paese che fa dei condoni un passepartotut per risolvere tutto, è un Paese agonizzante, che dà il peggiore insegnamento possibile ai propri cittadini:

tutto è possibile, perchè tutto è condonabile.

Io dico no.

E non lo dico solo io.

Presto vedremo in quanti lo diranno.

E il calcio di conseguenza ne avrà immediati benefici.



Francesco da Milano
00venerdì 24 marzo 2006 18:23
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
[SM=g27811]




Scritto da: -krol-- 24/03/2006 18.05




L'UEFA (e la FIFA) porterà avanti un principio:

qualsiasi cosa va acquisita sul campo e non per censo.

Su questo è inderogabile.

Quando questo principio sparirà, sparirà anche l'UEFA, e ci sarà il Far West.

Partendo da questo principio, poi si può discutere di tutto, e l'UEFA è disponibile a parlarne.

Addirittura Platinì ha parlato che tempo fa aveva in mente di proporre una Champions a 150 squadre, ad eliminazione diretta, quindi pensa te per quante squadre ci sarebbe stato spazio.

Ma la partecipazione sarebbe sempre stata garantita facendo bene nel proprio Campionato, e non per censo.

Quindi, si può discutere di tutto, anche di dare più soldi alle Società, ma sempre rispettando i diritti di tutte le squadre europee di avere una chance di vincere, anche per una maltese (logicamente solo in teoria).

Se l'UEFA non torverà un muro nella UE, e sembra che non lo troverà, potrà studiare delle riforme per riequilibrare i valori.

Alcune di queste riforme sono già note:

- numero minimo di calciatori della nazione della squadra presenti nella lista presentata all'UEFA (11 su 18?).

- riduzione del numero dei calciatori, dagli attuali 25, magari a 22-23 più i giovani.


Io non sono solo idealista, ma sono anche molto ottimista.

Forse in Italia non è così, ma all'estero le Nazionali sono sacre, più importanti dei Club.

Il G14 ha fatto un attacco alle Nazionali, e stai certo che i tifosi non glielo perdoneranno facilmente.

Inoltre i tifosi all'estero amano i propri campionati, e la Superlega non li attrae minimamente.

Sono gli italiani che si fanno ammaliare da queste porcate, perchè ormai l'italiano medio ha perso ogni scrupolo, venderebbe anche la madre per il potere, per il denaro, per il successo.

E' una mentalità nata anche a causa dei condoni.

Un Paese che fa dei condoni un passepartotut per risolvere tutto, è un Paese agonizzante, che dà il peggiore insegnamento possibile ai propri cittadini:

tutto è possibile, perchè tutto è condonabile.

Io dico no.

E non lo dico solo io.

Presto vedremo in quanti lo diranno.

E il calcio di conseguenza ne avrà immediati benefici.




La Mano de Dios
00venerdì 24 marzo 2006 19:54
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:

Scritto da: -krol-- 24/03/2006 18.05




L'UEFA (e la FIFA) porterà avanti un principio:

qualsiasi cosa va acquisita sul campo e non per censo.

Su questo è inderogabile.

Quando questo principio sparirà, sparirà anche l'UEFA, e ci sarà il Far West.

Partendo da questo principio, poi si può discutere di tutto, e l'UEFA è disponibile a parlarne.

Addirittura Platinì ha parlato che tempo fa aveva in mente di proporre una Champions a 150 squadre, ad eliminazione diretta, quindi pensa te per quante squadre ci sarebbe stato spazio.

Ma la partecipazione sarebbe sempre stata garantita facendo bene nel proprio Campionato, e non per censo.

Quindi, si può discutere di tutto, anche di dare più soldi alle Società, ma sempre rispettando i diritti di tutte le squadre europee di avere una chance di vincere, anche per una maltese (logicamente solo in teoria).

Se l'UEFA non torverà un muro nella UE, e sembra che non lo troverà, potrà studiare delle riforme per riequilibrare i valori.

Alcune di queste riforme sono già note:

- numero minimo di calciatori della nazione della squadra presenti nella lista presentata all'UEFA (11 su 18?).

- riduzione del numero dei calciatori, dagli attuali 25, magari a 22-23 più i giovani.


Io non sono solo idealista, ma sono anche molto ottimista.

Forse in Italia non è così, ma all'estero le Nazionali sono sacre, più importanti dei Club.

Il G14 ha fatto un attacco alle Nazionali, e stai certo che i tifosi non glielo perdoneranno facilmente.

Inoltre i tifosi all'estero amano i propri campionati, e la Superlega non li attrae minimamente.

Sono gli italiani che si fanno ammaliare da queste porcate, perchè ormai l'italiano medio ha perso ogni scrupolo, venderebbe anche la madre per il potere, per il denaro, per il successo.

E' una mentalità nata anche a causa dei condoni.

Un Paese che fa dei condoni un passepartotut per risolvere tutto, è un Paese agonizzante, che dà il peggiore insegnamento possibile ai propri cittadini:

tutto è possibile, perchè tutto è condonabile.

Io dico no.

E non lo dico solo io.

Presto vedremo in quanti lo diranno.

E il calcio di conseguenza ne avrà immediati benefici.








Condivido il tuo spirito...
ma non la tua visione della realta'...
io non ho piu' fiducia negli uomini...
figuriamoci nelle istituzioni...
figuriamoci doppiamente nelle istituzioni calcistiche...
Loro fanno la lotta al g14 non per la democrazia nel calcio ,
ma per mantenere il loro potere oligarchico decennale
Cosa mai ti puoi aspettare da Mr.Blatter e Mr.Johansonn(si chiama cosi'? Mi e' venuto un lapsus) ?

P.s.

Una curiosita' ci pensate che il presidente dell'Uefa non e' riuscito mai ad azzeccare il capitano di una squadra a cui affidare la champions da 10 anni a questa parte ?
Da quando gliela voleva dare a Ravanelli e non a Vialli quando vinse la Juve ogni anno e' lo stesso...pensate come ama il calcio e quanto ne sa...
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