abolizione del valore legale di laurea e diplomi

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(ispettore)
00domenica 18 gennaio 2009 21:13
un illetterato potrà fare l'ingegnere?
Ho letto che è in discussione in Parlamento un ddlche dovrebbe abolire il valore legale di tutti i titoli di studio lauree e diplomi compresi. e che chiunque potrebbe patecipare a qualsiasi concorso ed essere assunto per qualsiasi impiego senza dover aver conseguito un titolo di studio corrispondente.
Oggi per esempio un contabile può essere solo un ragioniere/dottore commercialista, domani potrebbe essere anche un illetterato assunto perchè parente o amico dell'amico, e per assurdo potrebbe diventare autista amt una persona senza patente
euge1893
00domenica 18 gennaio 2009 21:59
come no, finiremo come quando c'era Pol Pot: i medici a fare i minatori e i minatori a fare i medici! L'hai comprata buona stasera ispettore, consentimi la battuta.
(ispettore)
00domenica 18 gennaio 2009 22:18
su internet
questa proposta c'è davvero, è stata presentata dalla Lega Nord con l'approvazione dell'ex PD Lanzillotta!
Ci sono anche dei blog su questo argomento
cliobini
00lunedì 19 gennaio 2009 12:42
Una laurea di certo non dimostra l'intelligenza di una persona, ma è altrettanto vero che non tutti possono fare tutti i lavori. Io non potrei fare il chirurgo domani mattina

Sinceramente però avendo trascorso ben 21 anni della mia vita a "studiare", cerco di difendere la categoria dei laureati (generica)...
(ispettore)
00lunedì 19 gennaio 2009 20:38
ma non capisco
Le lauree hano la fuzione di fare sì che certe mansioni siano affidate a persone che hanno le caratteristiche almeno minimali per poterle fare, se non ho capito male questo ddl adesso per esempio non sarebbe più necessaria una laurea in giurisprudenza per esercitare l'avvocatura, e la cosa mi sembra paradossale
Qualcuno bene informato non è che potrebbe dire come stanno le cose?
ralco
00lunedì 19 gennaio 2009 21:58
QUI una nota abbastanza chiara sullo stato delle cose.
GenoaJackson
00lunedì 19 gennaio 2009 22:15
Pur non essendo ancora laureato (e Dio solo sa quando accadrà...) difendo a spada tratta i titoli di studio. Dietro ad un diploma, ma soprattutto ad una laurea c'è tanto sudore della fronte e anni passatima capo chino (ci sono poi i bamboccioni ma io parlo per la mia generazione...), quindi questa cosa la boccio assolutamente.
(ispettore)
00martedì 20 gennaio 2009 10:24
per cui
Da quel che ho capito se questa legge sarà approvata non ci saranno più "titoli di studio obbligatorii per esercitare una data professione", ma chiunque potrà concorrere per qualsiasi mansione, lasciando a datori di lavooro o clienti l'onere di decidere se si è abili o meno.
Tra l'altro sparirebbe anche il titolo di "dottore" dai documenti.
che conseguenze avrebbe?
Beh, che il prestigio di ogni titolo di studio sarebbe ridotto ai minimi termini, e la cosa in effetti suona offensiva verso chi li ha conseguiti, ci sarebbe proliferazione di ciarlatani ed imbroglioni "legalizzati" che giocano sul bisogno di ammalati e persone in difficoltà (legalizzati perchè possono farlo visto che non è più proibito)

Ci sarebbe anche una possibile invasion di persone dall'estero per certe mansioni, per esempio di ingegneri dall'India senza che abbiano dovuto superare l'esame di Stato Italiano
Trammax
00martedì 20 gennaio 2009 14:27
Condivido le considerazioni di Alex e di Ispettore, ma bisogna considerare, almeno per le licenze superiori il problema costituito dai diplomifici che ti garantiscono il titolo anche se sei un caprone, basta pagare e profumatamente :non faccio nomi per non rischiare una querela, ma si parla di una scuola superiore in Ciocaria che è un vero diplomificio per privatisti somari& fancazzisti. Per costoro mi augurerei che il titolo di studio venga degradato a carta igienica. [SM=g28001]
euge1893
00martedì 20 gennaio 2009 15:07
E' anche vero che normalmente nelle selezioni del personale la scuola e, a maggior ragione, l'Università di provenienza, per quel determinato corso di laurea, sono decisivi...

Comunque continuo a non capire in che cosa si sostazierebbe questa riforma, che a quanto pare tutto il mondo politico auspica [SM=x1406605]
(ispettore)
00mercoledì 21 gennaio 2009 20:37
disposizioni
Il disegno di legge è in discussione in prima lettura e non l’ho ancora trovato su internet, da quello che sembra la proposta di fondo è “abolire il requisito di specifici titoli di studio per esercitare qualsivoglia professione”, fermi restando gli obblighi di iscrizione agli albi ove previsti.
Se fosse davvero così la legge sarebbe diversa da come si discuteva negli anni passati, in cui il proposito principale era di evitare certe storture, ma che manteneva il prerequisito del titolo di studio per determinate professioni.
Secondo me se la legge fosse approvata molti laureati diplomati sarebbero in difficoltò, perchè magari per molte mansioni sarebbero in competizione con chi ha dato esami ma non ha terminato i corsi, o con chi ha conseguito lauree similari, o magari con lavoratori stranieri.
In definitiva si può dire che sembra una iniziativa volta a rendere ultra-liberistico il "mercato del lavoro", ma chi aveva deciso di fare un determinato percorso i studi per avere il "lavoro assicurato" sarà un pò nelle canne.
L'iniziativa è partita dalla Lega Nord, ma già mesi fa Brunetta aveva accennato a qualcosa di simile pur senza fornire molti particolari
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