La Grotta Tra amicizia e Letteratura... Oltre le "barriere" virtuali

Di fragili timori e di equilibri

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    Versolibero
    Utente Gold
    00 04/12/2020 23:35

    Un saluto a chi visita questo luogo, in particolare a Caleidos.

    ------------------------------------------------------------------

    Di fragili timori e di equilibri

    Io non capisco proprio i controllori
    che in piedi, sopra i treni a mille all’ora
    rimangono pur sempre in equilibrio
    senza aggrapparsi mai a una maniglia,
    serafici, piantati come pali

    io invece, per esempio,
    solo al pensiero di poter cadere
    mi vedo già per terra:
    sarà che ad inciampare basta un nulla:
    un piccolo granello, un filo d’erba; il minimo, sottile dislivello
    corrispondente a un’ala di farfalla,
    per avvertire il senso di squilibrio;
    e al solo immaginare la caduta
    cado.
    Ho sempre quel timore dell’impatto
    tra il duro della terra e il mio pensiero.

    Mi dico che non devo aver paura:
    in fondo il mio pensare è imperturbabile,
    granitico e antisismico, tenace ma
    capace a rimbalzare, refrattario
    all’idea di vacillare; e se proprio arriva un dubbio che mi assale
    e attacca dall’interno la mia roccia
    per renderla friabile, chiedo consiglio al cuore
    come bambina che ascolta la nonna
    sapendo che così non può sbagliare.

    Sarà che pure se battessi i denti
    sui sassi, sugli spigoli più duri
    io me le tengo strette, le parole
    tra lingua e gola, protette in mezzo al limbo dei pensieri,
    aduse a carezzare i desideri ed a giocare con la tenerezza;
    abbracciano una vita parallela; rafforzano quel timido coraggio
    di chi non ha la forza di reagire; ricuciono talvolta anche gli strappi
    col breve filo delle scuciture:
    punt’ombra, punto a giorno, chiaroscuri…

    Le digito su pagine virtuali
    tra scampoli sbiaditi di cultura
    e l’ostinata e ferrea convinzione
    di estendere il collage all’infinito
    accostando con grazia ad una ad una
    tutte le sfumature dei colori



    Rosanna Spina


    ______________________________________________________________________________
    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)
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    Heartless-
    Utente Senior
    00 11/12/2020 06:29
    Piaciuta molto. da tenere strette le parole,tra denti e lingua.
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    Versolibero
    Utente Gold
    00 11/12/2020 18:18
    Re:
    Heartless-, 11/12/2020 06:29:

    Piaciuta molto. da tenere strette le parole,tra denti e lingua.



    Evviva, Heartless,
    che bello ritrovarti [SM=g27836]






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    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)
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    Versolibero
    Utente Gold
    00 29/12/2020 19:46
    E poi finisco per versificare così:


    ______________________________________________________________________________
    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)
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    Versolibero
    Utente Gold
    00 29/12/2020 19:46
    E poi finisco per versificare così:



    Io non capisco affatto i controllori
    che in piedi, sopra i treni a mille all’ora
    rimangono pur sempre in equilibrio
    senza aggrapparsi mai a una maniglia,
    serafici, piantati come pali

    io invece, per esempio,
    solo al pensiero di poter cadere
    mi vedo già per terra:
    sarà che ad inciampare basta un nulla:
    un piccolo granello, un filo d’erba,
    il minimo, sottile dislivello
    corrispondente a un’ala di farfalla,
    per avvertire il senso di squilibrio,
    e al solo immaginare la caduta

    cado.

    Ho sempre quel timore dell’impatto
    tra il duro della terra e il mio pensiero.
    Mi dico che non devo aver paura:
    in fondo il mio pensare è imperturbabile,
    granitico e antisismico,
    tenace ma capace a rimbalzare,
    refrattario all’idea di vacillare;
    e se c’è qualche dubbio che mi assale
    e attacca dall’interno la mia roccia
    per renderla friabile,
    chiedo consiglio al cuore
    come bambina che ascolta la nonna
    sapendo che così non può sbagliare.

    Sarà che pure se battessi i denti
    sui sassi, sugli spigoli più duri
    io me le tengo strette, le parole
    tra lingua e gola,
    protette in mezzo al limbo dei pensieri,
    aduse a carezzare i desideri
    ed a giocare con la tenerezza;
    abbracciano una vita parallela;
    rafforzano quel timido coraggio
    di chi non ha la forza di reagire;
    ricuciono talvolta anche gli strappi
    col breve filo delle scuciture:
    punt’ombra, punto a giorno, chiaroscuri…

    Le digito su pagine virtuali
    tra scampoli sbiaditi di cultura
    e l’ostinata e ferrea convinzione
    di estendere il collage all’infinito
    accostando con grazia ad una ad una
    tutte le sfumature dei colori





    R. S.
    [Modificato da Versolibero 29/12/2020 19:47]


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    "Le parole sono 'contenitori' troppo angusti per le mie emozioni e quando, leggendo, le sento 'soffrire'
    o mi segnalano delle 'sofferenze' corro a liberarle senza pensarci due volte per provarne di più adatti".
    (citazione di EEFF)