Ok!
Il viaggio (di 7 giorni ma consiglio di fane almeno 15) è stato fatto con la Italturist, con partenza da Milano Malpensa e arrivo a Camawey.
Dall’aereoporto al villaggio ci sono circa 1 ora e mezza di viaggio (con il pulman)
Il villaggio Caracol è molto tranquillo, con belle palazzine di 4 appartamenti e per chi è fotunato (come noi!) c’è la possibilità di alloggiare in villette ad un piano (camera 1148/1147) proprio vicino alla spiaggia.
L’acqua è stata potabilizzata, quindi si può tranquillamente usare quella del rubinetto per la pulizia personale, c’è anche chi l’ha bevuta, ma consiglio di bere una buonissima birra: la Cristal che si può trovare a 0.70 cent di dollaro nei locali.
Di fianco al villaggio c’è un piccolo centro commerciale, dove si possono trovare souvenir e acquistare rum e sigari.
Nel villaggio vicino di Tarraraco (raggiungibile a piedi in 10 minuti) passate dalla “azienda” dove distribuiscono alimentari ai cubani, con 1 dollaro (e qualche dolcetto) vi daranno 20 sigari di discreta qualità.
Nelle spiagge si può avere la possibilità di incontrare piccole bancarelle (anche se sono spesso bersaglio dei vigilantes dei vari hotel) dove scambiare i vostri asciugamani o i vostri sandali con qualche souvenir.
Utilizzando uno dei numerosi calessi che troverete fuori dai villaggi, potete, con 5/7dollari raggiungere Coco Beach, bella spiaggia spesso senza quel fastidioso vento che invece abbiamo trovato quasi ogni giorno in riva al mare davanti al villaggio (siamo sull’oceano atlantico)
Da vedere il paese vicino alla spiaggia, alcune baracche dove ti rendi conto un po’ di più di come vivono i cubani della zona.
La barriera corallina (la seconda al mondo) si trova a 1 chilometro dalla riva e, a detta di chi c’è stato e ha la fortuna di “andare sotto” è uno spettacolo da non perdere!!
Insieme ad Ester e Massimo abbiamo affittato un’auto (nella vicina rimessa) e siamo partiti per Santiago. (circa 350 km).
Le strade hanno pochissime indicazioni, la benzina si trova con qualche diffolcoltà, ma noi abbiamo avuto la fortuna di trovare fuori dal villaggio un gruppetto di escursionisti organizzati dal tour operetor che andavano proprio a Santiago!!
Abbiamo così fatto la strada con loro, passando da Las Tunas (alla veloce) e Holguin arrivando poi a Santiago (strade buone ma con molte buche, indicazioni quasi inesistenti).
A Santiago, per chi non ha la nostra fortuna di trovare un gruppo in visita, si possono seguire i pulman della Cubanacan, li troverete sicuramente e seguendo loro sarà come avere una guida del posto.
La nostra raccomandazione è quella di non dare niente ai bambini che vi verranno intorno, non per cattiveria, ma nelle città grosse come Santiago, se ti vedono dare oggetti o cos’altro, nel giro di pochi secondi ti ritrovi attorniato da uno scame di ragazzi.
(i giocattoli e le magliette che vi portate da casa, potete darli ai bambini nei piccoli villaggi)
Devo dire che è stato interessante soprattutto il viaggio da Santa Lucia a Santiago. Passare in mezzo all’isola e vedere le palme reali, le coltivazioni di canna da zucchero e di tabacco. La visita alla città di Santiago mi ha un po’ deluso, sporca e molto caotica ma comunque da vedere.
Attenzione comunque nelle strade e soprattutto quando fa buio, vi capiterà di incontrare auto con i fari spenti, biciclette che spuntano dai campi e caretti trainati da cavalli, quindi andare sempre piano e occhio al serbatoio del carburante!!! È facilissimo rimanere a secco!!
Concludo dando un suggerimento ai fumatori: ottime per le sigarette Monterrey (a 0,60 cent di dollaro) da acquistare anche all’aeroporto.
Cuba, sicuramente ci torneremo, magari dalla parte del mar dei Caraibi, quindi a sud dell’isola, By a tutti!!