PurpleRain81: la tua richiesta purtroppo nasconde una risposta impossibile.
Molte delle ragazze più appariscenti che frequentano locali come il Jungle non sono mai le stesse anche quando sono le stesse, non so se mi spiego.
Con la tua descrizione non possiamo aiutarti, per giunta non ti ricordi neppure come si fa chiamare... già, perchè va molto di moda dare di sè un nome inventato, magari particolare e d'effetto, piuttosto che quello di battesimo.
Altra caratteristica che potrebbe quasi di certo avere è la seguente: se ti ha notato, la prossima volta sarà lei a venire da te, a farsi riconoscere. Se così non fosse, lascia perdere, non sei di suo interesse.
Per DjElettrodo: Alesh a mio avviso era ironico, inoltre le sue affermazioni sono accettabilissime. Infatti vanno relazionate alle sue esperienze personali, che come in tutti noi, variano il metro di misura di tutte le cose mano a mano che passano gli anni. Tu hai risposto così perchè hai avuto un percorso di vita forse sostanzialmente diverso dal suo, ma tutti noi in qualche modo abbiamo un argomento debole su cui generalizziamo.
Per esempio per me una troia è una donna che ti rende il suo corpo in cambio di qualcosa che reputi conveniente, non necessariamente denaro, sicuramente non l'amore. Quest'idea quindi estende il concetto di troia non solo alle prostitute, ma anche a moltissime donne, ragazze, pure ragazzine, che vendono il proprio corpo in cambio di soldi, di un viaggio in Porsche, addirittura di semplici ricariche telefoniche. Lo fanno sia attivamente, con contatto fisico e rapporti reali, che virtualmente, attraverso le webcam, le telefonate erotiche, i videoblog. Allora mi aspettavo (ma sono contento che tu non l'abbia fatto) che commentassi negativamente anche la battuta di Pablito; anzi, a confronto del post di Alesh, forse, rientrava meglio nella tua critica. Concordo invece con te quando parli di donne che vivono la propria sessualità senza fini di lucro e trovo oltremodo giusto che queste non vadano definite troie (altrimenti bisognerebbe subito coniare un omonimo termine per gli uomini che diversi non sono). Dare della troia ad una donna libera, o anche occupata ma con libertà reciproche di coppia, lo trovo bigotto, ma non reazionario.
Curiosità: si litiga di più per i soldi, per la politica o per la figa?