...

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto a ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, nè più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perchè con quattr' occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perchè sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.

da Xenia II, Eugenio Montale



(sono andata in libreria e ho visto questo librone "Tutte le poesie" in edizione economica, mi si è illuminato tutto e l'ho comprato. Poi sono andata a casa e ho scoperto che il mio amore me lo aveva regalato per il mio compl)
(della serie: quando l'amore non è polenta......)

Nina

Cè chi vive nel tempo che gli è toccato ignorando che il tempo è reversibile come un nastro di macchina da scrivere.
Chi scava nel passato può comprendere che passato e futuro distano appena un milionesimo di attimo fra loro.
EUGENIO MONTALE


Mi inchino...

Mi piace Montale, ma questa poesia è la mia preferita. Mi da proprio il senso della mancanza che si può provare dopo aver condiviso una vita intera insieme.
Mi lascia tanta tristezza e tanta dolcezza insieme....
Flora

il tempo passa e la mia adorazione per Montale cresce


ciao pipistrelli belli

Nina

mneraviglia questa poesia. ogni tanto ripasso per leggerla!

un abbraccio a tutti.